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8 apr 2024

È stata inaugurata a Palermo la mostra “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e parole”. Resterà aperta fino al 30 aprile 2024

È stata inaugurata a Palermo la mostra “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e parole”. Resterà aperta fino al 30 aprile 2024

La narrazione visiva di trent’anni di viaggi e di incredibili emozioni vissute ed immortalate dal celebre fotoreporter, è ora disponibile anche on line nel sito dedicato alla mostra.

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4 apr 2024

Il giro del mondo in 446 scatti del foto reporter Franco Barbagallo

 Il giro del mondo in 446 scatti del foto reporter Franco Barbagallo

Un viaggio emozionale, un’esperienza unica attraverso la mostra antologica “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e parole”, a Palermo dal 7 al 30 aprile 2024.

 

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22 giu 2023

XXI stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra, la presentazione a Palazzo del Pegaso

XXI stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra, la presentazione a Palazzo del Pegaso

Alla conferenza stampa di presentazione, nel Media Center Sassoli di Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio Regionale della Toscana, hanno partecipato il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo, il consigliere regionale Diego Petrucci, il sindaco di Volterra Giacomo Santi e il fondatore e direttore artistico del Festival Simon Domenico Migliorini.

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21 giu 2023

Prende il via la regata per The Nations Trophy – Swan One Design organizzata dallo YCCS in associazione con ClubSwan Racing

Prende il via la regata per The Nations Trophy – Swan One Design organizzata dallo YCCS in associazione con ClubSwan Racing

La regata è riservata alle classi monotipo del cantiere Nautor, i ClubSwan 50, ClubSwan 42 e ClubSwan 36

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29 mag 2023

Premiazione del Concorso “Una fiaba per la legalità e la solidarietà” Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Capuana – Pardo” di Castelvetrano (TP)

 Premiazione del Concorso “Una fiaba per la legalità e la solidarietà” Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Capuana – Pardo” di Castelvetrano (TP)

L’evento si svolgerà presso il Centro Commerciale Belicittà il 31 maggio 2023 (ore 10:30) alla presenza del Questore di Trapani Salvatore La Rosa, della Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Castelvetrano Laura Cavasino, della Dirigente dell’Istituto Anna Vania Stallone.

 

 

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21 mag 2023

Record di partecipazione al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023 con oltre 300 iscritti

Record di partecipazione al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023 con oltre 300 iscritti

Tra gli appuntamenti di maggiore interesse della tre giorni di Marsala, la Tavola rotonda “Istituzioni, enti di controllo e scienza a sostegno delle filiere agro-alimentari”.

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 Il genetliaco dimenticato

Il genetliaco dimenticato

Serata d'onore al Teatro Rossini di Lugo di Romagna per ricordare i cento anni della nascita di Luigi Squarzina, uno dei più importanti registi europei del '900, che il mondo del teatro ha dimenticato di celebrare come avrebbe dovuto.

Autore: Giuseppe Liotta/venerdì 16 dicembre 2022/Categorie: Attualità, Teatro, Italia

Cento anni fa, il 18 febbraio del 1922, nacque e Livorno Luigi Squarzina, insieme a Giorgio Strehler (Trieste,1921) il Padre Fondatore del teatro di Regia in Italia, ma mentre per il regista triestino, lo scorso anno, ci sono state un susseguirsi di manifestazioni, eventi, ricordi personali, memoires giornalistiche che ne raccontavano e illustravano il grande magistero teatrale, nel caso, quest’anno che sta per chiudersi, di Squarzina il classico “assordante silenzio”, reso ancora più colpevole, a mio avviso, dal semplice fatto che l’uomo di teatro Luigi Squarzina, livornese di nascita, ma di Lugo di Romagna (di cui è stato “cittadino onorario”), la famiglia, romano, genovese ed emiliano – per molti anni ha insegnato al Dams, Università di Bologna, dopo esserne stato uno dei principali fondatori – è stato il regista più importante del teatro italiano del Novecento, un autentico Maestro da cui è partita la meglio gioventù registica del dopoguerra, a cominciare da Luca Ronconi, Massimo Castri, Mario Missiroli, e poi Aldo Trionfo, Giancarlo Cobelli e, per l’acribia delle sue più recenti indagini drammatico-registiche, lo stesso Federico Tiezzi.

Non è questa la sede per raccontare la poliedrica vita teatrale di Luigi Squarzina caratterizzata da innumerevoli interessi artistici e professionali, diversificati nei generi drammatico /letterari e perfino attorali, teorici e pedagogici, tenuti saldamente insieme da un’unica e forte passione per il Teatro di cui ne diventa il più razionale e multiforme interprete. Poetica (le istanze del fare) e Storia (il rapporto ineludibile fra politica e società) sembrano in lui assolutamente congenite, affini all’esistenza stessa. Intellettuale organico, secondo la definizione di Gramsci per cui non si può separare l’homo faber dall’homo sapiens, Squarzina è stato uno storico e studioso del teatro che ha lasciato dei libri fondamentali per capire la storia dello spettacolo teatrale moderno e contemporaneo che non poteva essere riconosciuto e spiegato se non attraverso i rapporti di forza esistenti nella società in quei momenti di grandi trasformazioni culturali e tecnologiche che si sono succedute nel corso dei secoli, e farli interagire fra di loro: dai greci, agli elisabettiani, dall’illuminismo alle correnti di pensiero ottocentesco, alle avanguardie del primo e del secondo ‘900, fino all’idea/ipotesi di un teatro dell’avvenire come utopia realizzata sulla scena teatrale, all’aperto come nel chiuso di una sala teatrale di cui riusciva ad esplorarne tutte le possibilità visive moltiplicandole in prospettive inusuali e plurime come nel suo Molière/Bulgacov del 1976, che mi pare sia, alla fine, lo spettacolo che meglio lo definisce e comprende. Oltre sessanta anni di teatro vissuti intensamente a partire dal 1947 (Tutti miei figli di A. Miller) fino alla morte avvenuta l’8 ottobre 2010, ci hanno lasciato in eredità una mole enorme di materiali che fanno parte dell’imponente Archivio donato all’Istituto Gramsci di Roma, mentre la Biblioteca ricca di preziosissimi volumi è confluita nella Fondazione Cini di Venezia (Sezione Teatro e Melodramma) che insieme ai quasi 50 spettacoli dal vivo, le innumerevoli regie televisive e radiofoniche, gli otto testi teatrali, le tante regie di opere liriche e i numerosi adattamenti costituiscono un patrimonio d’eccellenza unico e ineguagliabile, probabilmente irraggiungibile. Ecco perché bisogna essere grati al Teatro Rossini di Lugo che ne ha ricordato i 100 anni dalla nascita con una eccezionale serata d’onore di ricordo e di spettacolo, affidato il primo agli interventi di Oliviero Ponte di Pino che ne ha illustrato in maniera impareggiabile l’accattivante biografia artistica, intanto che Massimo Popolizio, Tommaso Cardarelli, Michele Nani, Sandra Toffolatti, in lettura drammatizzata, recitavano, scene nodali (ma era quasi l’intero testo) dei tre atti di Tre quarti di luna, lo spettacolo che segnò l’esordio come attore di Luca Ronconi, al Teatro Valle nel 1953. Festosi e insistiti applausi dal numeroso pubblico presente, alla fine della intensa mise en éspace, fra i quali la moglie di Squarzina, Silvia Danesi, e Maria Ida Biggi, direttrice dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Cini. Un prezioso evento che fa un po’ giustizia di un genetliaco dimenticato.

 

Nella foto: Giovanni Barberini Direttore del Teatro Rossini di Lugo.

Nella Galleria fotografica: le immagini della mise en éspace di Tre quarti di luna al Teatro Rossini.


Foto credit: Giuseppe Melandri



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Giuseppe Liotta

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13 gen 2021

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