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11 may. 2024

Pessoa e Wilson, artisti allo specchio

Pessoa e Wilson, artisti allo specchio

In "prima mondiale" alla Pergola di Firenze un memorabile spettacolo di Bob Wilson su testi di Fernando Pessoa. Divertimento, strepitosa bellezza visiva e riflessioni sulla vita si intrecciano in un caleidoscopio di immagini che prendono spunto da vari generi teatrali, dal Varietà al Musical americano. Magnifici tutti gli interpreti che si misurano in vari ruoli. Grande successo di pubblico.

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8 abr. 2024

È stata inaugurata a Palermo la mostra “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e parole”. Resterà aperta fino al 30 aprile 2024

È stata inaugurata a Palermo la mostra “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e parole”. Resterà aperta fino al 30 aprile 2024

La narrazione visiva di trent’anni di viaggi e di incredibili emozioni vissute ed immortalate dal celebre fotoreporter, è ora disponibile anche on line nel sito dedicato alla mostra.

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4 abr. 2024

Il giro del mondo in 446 scatti del foto reporter Franco Barbagallo

 Il giro del mondo in 446 scatti del foto reporter Franco Barbagallo

Un viaggio emozionale, un’esperienza unica attraverso la mostra antologica “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e parole”, a Palermo dal 7 al 30 aprile 2024.

 

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22 jun. 2023

XXI stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra, la presentazione a Palazzo del Pegaso

XXI stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra, la presentazione a Palazzo del Pegaso

Alla conferenza stampa di presentazione, nel Media Center Sassoli di Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio Regionale della Toscana, hanno partecipato il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo, il consigliere regionale Diego Petrucci, il sindaco di Volterra Giacomo Santi e il fondatore e direttore artistico del Festival Simon Domenico Migliorini.

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21 jun. 2023

Prende il via la regata per The Nations Trophy – Swan One Design organizzata dallo YCCS in associazione con ClubSwan Racing

Prende il via la regata per The Nations Trophy – Swan One Design organizzata dallo YCCS in associazione con ClubSwan Racing

La regata è riservata alle classi monotipo del cantiere Nautor, i ClubSwan 50, ClubSwan 42 e ClubSwan 36

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29 may. 2023

Premiazione del Concorso “Una fiaba per la legalità e la solidarietà” Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Capuana – Pardo” di Castelvetrano (TP)

 Premiazione del Concorso “Una fiaba per la legalità e la solidarietà” Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Capuana – Pardo” di Castelvetrano (TP)

L’evento si svolgerà presso il Centro Commerciale Belicittà il 31 maggio 2023 (ore 10:30) alla presenza del Questore di Trapani Salvatore La Rosa, della Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Castelvetrano Laura Cavasino, della Dirigente dell’Istituto Anna Vania Stallone.

 

 

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Puntuale, nonostante le emergenze, il Festival Internazionale Teatro Romano Volterra annuncia il primo appuntamento dell’Edizione XVIII  miércoles, 24 de junio de 20200

Puntuale, nonostante le emergenze, il Festival Internazionale Teatro Romano Volterra annuncia il primo appuntamento dell’Edizione XVIII

Daniela Giovanetti, splendida interprete di Bianca, Omaggio a Moby Dick di Melville, racconta la nascita dello spettacolo di apertura della ...

Lo Yacht Club Costa Smeralda pronto per la stagione 2020 viernes, 15 de mayo de 20200

Lo Yacht Club Costa Smeralda pronto per la stagione 2020

È prevista la riapertura per la fine di giugno o inizio di luglio. In attesa delle disposizioni governative definitive, e dell’evoluzione della ...

Nel tempo immobile il teatro di domani? Conversazione con Giuseppe Liotta martes, 12 de mayo de 20200

Nel tempo immobile il teatro di domani? Conversazione con Giuseppe Liotta

Alcune idee per il rinnovamento del sistema teatrale italiano dopo la sospensione degli spettacoli a causa del coranovirus.

Dal Generale Saverio Capolupo, una lucida analisi critica di alcuni tra i maggiori problemi del Paese, con qualche esempio di possibili interventi risolutivi sábado, 2 de mayo de 20200

Dal Generale Saverio Capolupo, una lucida analisi critica di alcuni tra i maggiori problemi del Paese, con qualche esempio di possibili interventi risolutivi

Il finanziamento del 50% a fondo perduto, oppure gli interessi interamente a carico dello Stato, sono alcune delle ipotesi realizzabili per ...

Antonio Salines, un magistrale Mefistofele nel Faust di Marlowe, in Prima Nazionale al Festival Internazionale Teatro Romano Volterra, disponibile sul canale web del Festival domingo, 22 de marzo de 20200

Antonio Salines, un magistrale Mefistofele nel Faust di Marlowe, in Prima Nazionale al Festival Internazionale Teatro Romano Volterra, disponibile sul canale web del Festival

A oltre quarant’anni dalla celebre trasposizione televisiva con Tino Buazzelli e con la regia di Castellani, Salines torna in scena con lo ...

Edoardo Siravo, primo direttore artistico del Festival Internazionale, nel 2003, torna sul palcoscenico del Teatro Romano con il suo travolgente Faust  domingo, 22 de marzo de 20200

Edoardo Siravo, primo direttore artistico del Festival Internazionale, nel 2003, torna sul palcoscenico del Teatro Romano con il suo travolgente Faust

La splendida, immortale opera di Christopher Marlowe, è da adesso disponibile sul canale video del Festival Internazionale Teatro Romano ...

#iorestoacasa in compagnia del Festival Internazionale Teatro Romano Volterra domingo, 22 de marzo de 20200

#iorestoacasa in compagnia del Festival Internazionale Teatro Romano Volterra

Il Festival Internazionale Teatro Romano Volterra si allinea con i grandi Enti del teatro e della cultura e da oggi trasmette sulla propria ...

AZZURRA VINCE A CAPE TOWN IL PRIMO EVENTO DELLA 52 SUPER SERIES 2020 viernes, 6 de marzo de 20200

AZZURRA VINCE A CAPE TOWN IL PRIMO EVENTO DELLA 52 SUPER SERIES 2020

“Non avrebbe potuto esserci un miglior inizio”, ha commentato il Commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda, Riccardo Bonadeo. ...

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28 jul. 2015

"Passio Hominis", sul colle di San Miniato

Author: Anonym / martes, 28 de julio de 2015 / Categories: Realidad, Teatro, Italia, Toscana / Rate this article:
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San Miniato, in Toscana, e più esattamente la sua storica, panoramica Piazza del Duomo, è da 69 anni il fulcro di una programmazione teatrale incentrata sulla drammaturgia spirituale e religiosa: in senso più o meno stretto, perché nel tempo l'attenzione si è rivolta, a tratti, anche su testi dalla spiritualità assolutamente laica. Qui, dal 1947, l'Istituto del Dramma Popolare - il cui direttore artistico è tornato ad essere, da qualche anno, un religioso, don Piero Ciardella - organizza in estate la Festa del Teatro, imperniata sulla rappresentazione all'aperto di un testo diverso per ogni edizione, preferenzialmente mai rappresentato in Italia. "Assassinio nella cattedrale" di Eliot, "I dialoghi delle carmelitane" di Bernanos, "Processo a Gesù" di Diego Fabbri, "Un uomo per tutte le stagioni" di Robert Bolt, "Giobbe" di Karol Wojtyla, "La grande strada maestra" di Strindberg, "Sarabanda" di Ingmar Bergman, e testi ricavati dalla narrativa come "Il potere e la gloria" di Graham Greene, "Billy Budd" di Melville, "L'avventura di un povero cristiano" di Ignazio Silone: sono solo alcuni dei lavori andati in scena nella piazza di San Miniato. Mentre, per tacere degli attori, l'elenco dei registi annovera figure come Giorgio Strehler, Orazio Costa, Luigi Squarzina, Krzysztof Zanussi, Sandro Bolchi, Ugo Gregoretti, Franco Enriquez. Tutto il teatro italiano (e non solo italiano) è passato dalla Festa, dando il suo apporto ad una ricerca infaticabile della persistenza, o meglio della particolare fecondità dei temi spirituali negli orizzonti più degni e problematici del teatro e della letteratura moderni: anche non moderni, come è accaduto - un po' insolitamente - quest'anno, quando il regista Antonio Calenda ha portato in scena il suo adattamento di una trascrizione cinquecentesca, opera della monaca teatina Maria Jacova Fioria, di testi di sacre rappresentazioni di origine popolare. È nato così lo spettacolo "Passio Hominis", in versi arcaici eppure ben comprensibili - anzi di maggior suggestione e forza proprio grazie al loro linguaggio - con Lina Sastri (la Madonna) e il giovane Jacopo Venturiero (Gesù) come protagonisti. Ogni volta, a San Miniato, il palco e la platea vengono orientati diversamente, nella piazza: stavolta è stata creata una struttura centrale, circondata da tre lati dal pubblico, ma con spettatori anche seduti su panche all'interno dello spazio scenico, con un rapporto estremamente ravvicinato, diretto con i personaggi della rappresentazione. Con scelta sorprendente all'inizio, ma a guardar bene non originalissima, Calenda sceglie per la vicenda della Passione di Cristo un'ambientazione moderna, novecentesca: tra gli anni Quaranta (la guerra, il fascismo, la Resistenza, perfino le luci dell'avanspettacolo) e Cinquanta (immagini di un'Italia popolare con la macchina da cucire Singer alla quale lavora Maria, e il Sinedrio che sembra una congrega ora di fascisti ora di mafiosi). C'è posto anche per visioni di gusto ingenuamente popolano - l'Angelo, il diavolo che viene a prendersi Giuda - per un po' di Brecht, e perfino per qualche passo di tango (?). Se Maria sembra una addolorata donna del Sud, Gesù indossa un maglione da post-'68, e muore non crocifisso ma abbattuto da raffiche di mitra. Tutto questo però non disturba, interagendo con una lingua poetica di tanti popoli fa, e le pittoriche visioni più vicine all'iconografia tradizionale del dramma supremo narrato dal Vangelo, come nel bellissimo finale. Al centro di questa rilettura della Passione è il rapporto tra Gesù e la Madre, ben più centrale rispetto al racconto degli Evangelisti: pensiamo - soluzione di toccante umanità - alla scena in cui Cristo va dalla Madre ad annunciare la sua prossima Morte cercando, impossibilmente, di confortarla in anticipo per la sua perdita e di farle accettare un così terribile destino. O ancora al fatto che più volte Gesù, prima e dopo essere inchiodato in croce, afferma che il dolore della madre che lo vede morire lo tormenta molto di più delle sue sofferenze stesse. Se Lina Sastri, a tratti statuaria, pietrificata figura di madre, convince il pubblico con una drammaticità e una tragicità mai retoriche, asciutte, dirette - per così dire - e brucianti, il Cristo di Venturiero è efficace, commovente nel percepire e avvertire lo strazio che agli altri provoca la sua fine. Di grande rilievo, già nel copione, la figura di Giuda - Francesco Benedetto - quasi un terzo protagonista, che curiosamente ricostruisce un suo destino di colpa simile a quello classico di Edipo: elusi i tentativi di riparare a una terribile profezia, uccise il padre e sposò la madre. Al di là di qualche momento un po' scolastico, molto bravi i giovani e giovanissimi attori di contorno, azzeccati anche come physique du role (vedi il Giovanni di Antongiulio Calenda). Non marginale il ruolo delle musiche, firmate da Germano Mazzocchetti.




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