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12 Feb 2025

Legge europea sul ripristino della natura: pubblicata la Guida redatta dalle associazioni

Legge europea sul ripristino della natura: pubblicata la Guida redatta dalle associazioni

In vista dei sei mesi di entrata in vigore della legge, Nature Restoration Law, tradotta in italiano da Lipu, Legambiente, Pro Natura e WWF Italia, contiene le raccomandazioni delle principali associazioni europee per la difesa dell’ambiente.

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12 Feb 2025

Dalla genetica una risposta ai disordini del movimento causati dalla distonia

Dalla genetica una risposta ai disordini del movimento causati dalla distonia

Pubblicato uno studio congiunto della Scuola Sant’Anna di Pisa, dell’Istituto Besta di Milano e di altri partner internazionali che collega le mutazioni genetiche alle disfunzioni nel cervello nella distonia.

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10 Feb 2025

Il Ministro delle Imprese Urso ha incontrato a Parigi il Ministro dell’Economia Lombard

Il Ministro delle Imprese Urso ha incontrato a Parigi il Ministro dell’Economia Lombard

Urso: “Italia e Francia condividono la stessa visione su molte delle sfide che l’industria europea sta affrontando”. Tra gli argomenti trattati, il ritardo dell’Europa nel settore aerospaziale, la microelettronica e la produzione energetica nucleare.

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10 Feb 2025

I Carabinieri TPC restituiscono alla Spagna una stele funeraria di età romana rubata dall’area archeologica di Merida

I Carabinieri TPC restituiscono alla Spagna una stele funeraria di età romana rubata dall’area archeologica di Merida

Il bene, recuperato a seguito di una attività di Cooperazione Internazionale di Polizia, è stato riconsegnato dal Generale di Divisione Francesco Gargaro, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, all’Ambasciatore di Spagna in Italia Miguel Fernández-Palacios Martínez.

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8 Feb 2025

“OFF: Out Forest Fires - i territori che prevengono gli incendi boschivi”, si conclude il progetto del WWF Italia

“OFF: Out Forest Fires - i territori che prevengono gli incendi boschivi”, si conclude il progetto del WWF Italia

Il programma ha incluso giornate dedicate alla formazione al fine di trasmettere la conoscenza delle buone pratiche per una efficace prevenzione, ai vari soggetti presenti sul territorio, come la pubblica amministrazione, la protezione civile, i privati cittadini.

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7 Feb 2025

Marchio del Patrimonio Europeo 2025: il MiC ha scelto il Teatro Olimpico di Vicenza e il Parco Naturale Regionale Bosco delle Querce

Marchio del Patrimonio Europeo 2025: il MiC ha scelto il Teatro Olimpico di Vicenza e il Parco Naturale Regionale Bosco delle Querce

Entro il 1° marzo le due candidature saranno presentate alla Commissione Europea. Il riconoscimento valorizza i siti che hanno svolto un ruolo significativo nella storia, nella cultura e nello sviluppo dell’Unione Europea.

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Legge europea sul ripristino della natura: pubblicata la Guida redatta dalle associazioni Wednesday, February 12, 20250

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Dalla genetica una risposta ai disordini del movimento causati dalla distonia Wednesday, February 12, 20250

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Pubblicato uno studio congiunto della Scuola Sant’Anna di Pisa, dell’Istituto Besta di Milano e di altri partner internazionali che ...

Il Ministro delle Imprese Urso ha incontrato a Parigi il Ministro dell’Economia Lombard Monday, February 10, 20250

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Urso: “Italia e Francia condividono la stessa visione su molte delle sfide che l’industria europea sta affrontando”. Tra gli ...

I Carabinieri TPC restituiscono alla Spagna una stele funeraria di età romana rubata dall’area archeologica di Merida Monday, February 10, 20250

I Carabinieri TPC restituiscono alla Spagna una stele funeraria di età romana rubata dall’area archeologica di Merida

Il bene, recuperato a seguito di una attività di Cooperazione Internazionale di Polizia, è stato riconsegnato dal Generale di ...

“OFF: Out Forest Fires - i territori che prevengono gli incendi boschivi”, si conclude il progetto del WWF Italia Saturday, February 8, 20250

“OFF: Out Forest Fires - i territori che prevengono gli incendi boschivi”, si conclude il progetto del WWF Italia

Il programma ha incluso giornate dedicate alla formazione al fine di trasmettere la conoscenza delle buone pratiche per una efficace ...

Marchio del Patrimonio Europeo 2025: il MiC ha scelto il Teatro Olimpico di Vicenza e il Parco Naturale Regionale Bosco delle Querce Friday, February 7, 20250

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Entro il 1° marzo le due candidature saranno presentate alla Commissione Europea. Il riconoscimento valorizza i siti che hanno svolto un ...

Tajani oggi in missione nel Principato di Monaco e a Nizza Friday, February 7, 20250

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Il Ministro incontrerà il Principe Alberto II e il Ministro degli Esteri Isabelle Berro Amadei. Nella capitale della Costa Azzurra ...

Daniele Schroder e Valerio Perinelli nuovi Direttori Generali per SACE BT e per SACE Fct Friday, February 7, 20250

Daniele Schroder e Valerio Perinelli nuovi Direttori Generali per SACE BT e per SACE Fct

Le società di SACE specializzate in assicurazione del credito, cauzioni, rischi della costruzione e catastrofali, e in soluzioni di ...

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1 Mar 2017

NEL GIARDINO DELLE VITE BIFORCATE

NEL GIARDINO DELLE VITE BIFORCATE

Author: Anonym / Wednesday, March 1, 2017 / Categories: News, Teatro, Italia, Toscana / Rate this article:
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Teatro Carignano – Torino – 30 ottobre 2016
IL GIARDINO DEI CILIEGI di Anton Čechov. Versione italiana di Valter Malosti. Consulente per la lingua russa Vera Rodaro. Regia di Valter Malosti. Con Elena Bucci, Natalino Balasso, Fausto Russo Alesi, Giovanni Anzaldo, Piero Nuti, Eva Robin’s, Roberto Abbiati, Gaetano Colella, Roberta Lanave, Camilla Nigro, Jacopo Squizzato e con gli allievi della Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino Federica Dordei e Alessandro Conti. Scene di Gregorio Zurla. Costumi di Gianluca Sbicca. Suono Gup Alcaro. Luci di Francesco Dell'Elba. Cura del movimento di Alessio Maria Romano. Assistente alla regia Elena Serra. Prod. Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, con il sostegno della Fondazione CRT.Teatro Carignano.TORINO

Strindberg aveva definito la sua Signorina Giulia (1888) una “tragedia naturalistica” e Cechov il suo Giardino dei ciliegi (1904) “una commedia in quattro atti”: si sbagliarono entrambi. Avevano scritto due testi teatrali che superavano la composizione “di genere” per inaugurare, a pieno titolo, la drammaturgia novecentesca nell’affermazione dell’opera in quanto tale, quindi dei suoi valori drammaturgici piuttosto che testuali; al di là, in definitiva, di qualunque collocazione di comodo in cui ingabbiare il testo drammatico, inaugurando altresì il concetto di “interpretazione” dell’opera teatrale da parte del Regista, spesso completamente opposta all’idea che ne aveva il suo autore. Così Stanislavskij legge e mette in scena il Giardino in chiave seria, drammatica, mentre Cechov se lo voleva rappresentato come un vaudeville. Valter Malosti lo affronta come un lavoro teatrale che preannuncia le temperie sociali e politiche della Rivoluzione d’Ottobre del ’17. Così la vicenda di Liuba Andreevna, possidente in rovina, si trasforma da affare di famiglia in una questione più generale e politica nel momento in cui il regista sorprende e inchioda i suoi personaggi nel pieno del loro smarrimento, di una trattenuta angoscia, di una lacerazione culturale e umana immedicabile.
Per raggiungere il suo fine scenico, Malosti adotta una sofisticata tecnica di straniamento che porta i suoi attori ad essere il personaggio ma mai fino in fondo, e nello stesso tempo, come in un carsico flusso di coscienza, un moto interiore del pensiero, o scarto della mente, a guardarsi pirandellianamente vivere, in quello strano incrocio spazio-temporale che è diventata la scena teatrale, soprattutto da un punto di vista strettamente storico, ma anche visivo, ideativo. Sul fondo, non ciliegi abbattuti ma uno spazio desolato e nella seconda parte dello spettacolo la statua di Lenin rovesciata; all’interno della casa, mura crollate, armadi sbilenchi, macerie come dopo un bombardamento o un terremoto: segni forti che fanno da contrappunto all’intima fragilità dei personaggi mentre gli attori si muovono in completa disarmonia gli uni rispetto agli altri, ciascuno a suo modo, badando ai fatti propri, in una recitazione sostanzialmente espressionista, grottesca, caratterizzata sovente da una comicità meccanica, volutamente esagerata: come di persone in qualche modo lontane dalla vicenda che dovrebbero rappresentare, individui, vincitori e vinti, travolti dal dinamismo della storia e dalla stessa vita che li divide. Elena Bucci fa della Andreevna una donna poco sognante e distratta, più vicino per temperamento ad un personaggio di Ibsen, col piglio realistico di una figura femminile di Giovanni Boldini; Fausto Russo Alesi è un Lopachin nevrotico e sfuggente, evita, finché può, di incrociarsi con Ljuba, sommerso come è da ragioni più grandi di lui che fatica a comprendere. Molto particolari e originali l’Epichodov di Gaetano Colella, il Simeonov di Roberto Abbiati, e il Gaev un po’ surreale di Natalino Balasso. Ben differenziate la Varja di Roberta Lanave e l’Anja di Federica Dordei, Eva Robin’s (strana presenza la sua) nella parte di Charlotte promette molto ma mantiene poco; dove invece, Piero Nuti nella parte del vecchio Firs è un servitore poco senile, niente affatto estraneo alle vicende della casa, legge perfino le didascalie di ogni atto come se fosse lì in scena a rappresentare l’autore e alla fine anche la sua morte, avvenuta meno di sei mesi dopo la prima del Giardino al Teatro d’Arte di Mosca (17 gennaio 1904). Efficaci gli splendidi costumi di Gianluca Sbicca così come la scenografia di Gregorio Zurla che ci offrono l’immagine cupa di un mondo colto nel suo momento di più acuta e tragica trasformazione. 

Photo Tommaso Le Pera

 
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