Sono oltre
25.000 gli open badge rilasciati ai professionisti del patrimonio culturale
dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali nell’ambito del
progetto PNRR "Dicolab. Cultura al digitale" che compie un anno. Il
progetto, che si colloca in anticipo rispetto ai target previsti dall’Unione
Europea procede verso il target europeo di 30.000 unità formative da completare
entro dicembre 2025.
Realizzato e
curato dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, promosso
dal Ministero della Cultura – Digital Library e finanziato dall’Unione Europea
- Next Generation EU nell’ambito del PNRR Cultura 4.0 (iniziativa M1C3|1.1.6
Formazione e miglioramento delle competenze digitali), "Dicolab. Cultura
al digitale" accompagna professionisti, enti e organizzazioni nel processo
di trasformazione digitale del patrimonio culturale con un’ampia gamma di
attività formative e di ricerca.
La missione è
fornire a tutti gli operatori del settore, pubblico e privato, le competenze
per guidare e gestire la trasformazione digitale. Un investimento di 20 milioni
di euro con un programma formativo di life-long learning, che a giugno 2026
avrà coinvolto oltre 300 docenti impegnati in più di 400 ore formative per un
catalogo di oltre 150 corsi online.
Il progetto è
di importanza strategica – specifica il MiC - e tiene conto della complessità
del settore culturale italiano includendo tra i propri destinatari sia i
professionisti della cultura che le organizzazioni, da quelle che hanno avviato
da tempo processi di digitalizzazione, a quelle che si sono avvicinate a questi
temi solo dopo la pandemia.
In questo
contesto "Dicolab. Cultura al digitale", partendo da un processo di
ascolto delle esigenze dei diversi target formativi, fornisce conoscenze e
capacità pratiche diversificate, ampie e complementari tra loro, fondamentali
per disegnare e gestire la trasformazione digitale di musei, archivi,
biblioteche e organizzazioni culturali tramite un’offerta formativa gratuita,
innovativa e certificata, che spazia dal pensiero digitale, alle conoscenze di
base, alle competenze specialistiche e tecnico-giuridiche, dalle soft skills al
project management, dalla gestione dei dati alla comunicazione.
Iscrivendosi
alla piattaforma di formazione a distanza (fad.fondazionescuolapatrimonio.it) è
possibile accedere gratuitamente all’intera offerta formativa di e-learning.
Sono già moltissimi gli utenti attivi: ad oggi sono state superate le 70.000
iscrizioni ai corsi (multimediali, webinar, podcast, etc.). Il progetto sta
riscuotendo un forte interesse da parte dei dipendenti del Ministero della
Cultura, con il 46% degli iscritti ed il 54% degli open badge che provengono
proprio dalle persone del MiC.
Anche il dato
sull’età dei fruitori conferma che "Dicolab. Cultura la digitale" è
in linea con gli obiettivi di formazione continua e aggiornamento professionale
dei professionisti del settore: il 47% degli utenti attivi rientra infatti
nelle fasce tra i 40 e i 60 anni.
Un sistema
formativo blended learning che all’ampio catalogo di e-learning affianca un
ricco programma di attività in presenza diffuse sul territorio a livello
nazionale, con laboratori pratici organizzati in occasione dei più importanti
eventi di settore, progetti di accompagnamento e tutoraggio e sistemi di
mappatura delle pratiche al digitale. Di particolare rilevanza per le attività
sul territorio è l’attivazione di 10 HUB territoriali, selezionati con una gara
europea, che nei primi mesi del 2025 inizieranno le attività laboratoriali in
presenza in tutte le regioni italiane. Il 6 dicembre, con un convegno
internazionale all’Auditorium della Biblioteca Nazionale di Roma, è stato
presentato Digital MAB, una linea del programma Dicolab che prevede l’avvio di
un articolato sistema di azioni formative per favorire la convergenza digitale
tra Musei, Archivi e Biblioteche.
Infine, la
Ricerca è un ulteriore importante tassello del progetto Dicolab: in questo
ambito, si segnala quella sul tema dell’intelligenza artificiale, finalizzata a
fornire alcune risposte sul grande tema di quale sarà l’impatto delle IA
generative sulle professioni culturali, e quella sull’impatto della
digitalizzazione sui servizi di mediazione culturale degli istituti del
patrimonio.
Grazie a
"Dicolab. Cultura al digitale" un’ampia platea di destinatari può
accedere gratuitamente a una formazione qualificata e certificata. Un
patrimonio strategico con una valenza strutturale e di sistema che rimarrà a
disposizione degli operatori culturali anche dopo il raggiungimento del target
europeo fissato dal PNRR. La grande adesione a "Dicolab. Cultura al
digitale", rafforza l'evoluzione del settore culturale verso nuove
opportunità di riconoscimento, valorizzazione, tutela, gestione, fruizione, uso,
sostenibilità e accessibilità del patrimonio culturale italiano.
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