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24 mar 2021

Al Ct Firenze tappa di qualificazione ai campionati italiani Tpra doppio padel

Al Ct Firenze tappa di qualificazione ai campionati italiani Tpra doppio padel

Lo storico Circolo ha organizzato per l’ultimo week end di marzo il primo torneo di questa disciplina in provincia di Firenze.   

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12 mar 2021

Young Azzurra è seconda sul podio: unica con equipaggio italiano

Young Azzurra è seconda sul podio: unica con equipaggio italiano

A Gaeta la giornata conclusiva della Youth Foiling Gold Cup, primo evento internazionale dell’anno.

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27 feb 2021

Carlo Pennisi nel nome del rinnovamento alla presidenza del CT Firenze

Carlo Pennisi nel nome del rinnovamento alla presidenza del CT Firenze

Da 51 anni al Circolo con una grande passione per il tennis e spiccate doti organizzative a livello sportivo e sociale, ha dato lustro al CT Firenze contribuendo in maniera determinante ad una stagione d’oro ricca di premi e di riconoscimenti.

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24 feb 2021

Volterra: siglata la prima convenzione tra Comune e Gruppo Progetto Città a sostegno del Festival Internazionale Teatro Romano

Volterra: siglata la prima convenzione tra Comune e Gruppo Progetto Città a sostegno del Festival Internazionale Teatro Romano

In attesa della diciannovesima edizione del Festival e del 2022 che vedrà Volterra prima Città Toscana della Cultura, è in preparazione un ricco programma culturale di eventi e di spettacoli.

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13 feb 2021

Il Circolo del Tennis Firenze inizia il 2021 nel segno del rinnovamento

Il Circolo del Tennis Firenze inizia il 2021 nel segno del rinnovamento

Presentata l'attività sportiva con una eventuale alternativa al Torneo Internazionale Under 18 “Città di Firenze”.

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13 gen 2021

“Amour de loin” di Alma Daddario con Silvia Siravo e Simone Migliorini a Radio Vaticana

“Amour de loin” di Alma Daddario con Silvia Siravo e Simone Migliorini a Radio Vaticana

Proseguono con successo le produzioni del Festival Internazionale Teatro Romano Volterra. Grandi storie d’amore del passato prendono vita attraverso un ricco epistolario giunto tra le mani di una coppia di ricercatori in crisi.

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UN INSOLITO SHAKESPEARE A MISURA D’ATTORE

UN INSOLITO SHAKESPEARE A MISURA D’ATTORE

Fluido e intrigante “Misura per misura” diretto e interpretato da Jurij Ferrini che guarda al “romanzo d’appendice” e a Pirandello.

Autore: Anonym/domenica 5 febbraio 2017/Categorie: Attualità, Teatro, Italia

Torino -Teatro Gobetti - 18 dicembre 2016
MISURA PER MISURA, di William Shakespeare, traduzione di Cesare Garboli. Regia di Jurij Ferrini. Regista Assistente Marco Lorenzi. Con Jurij Ferrini, Elena Aimone, Matteo Alì, Lorenzo Bartoli, Gennaro Di Colandrea, Sara Drago, Francesco Gargiulo, Raffaele Musella, Rebecca Rossetti, Michele Schiano di Cola, Marcello Spinetta, Angelo Tronca. Scene di Carlo De Marino. Costumi di Alessio Rosati. Luci di Lamberto Pirrone. Suono di Gian Andrea Francescutti. Prod. Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

Un testo shakespeariano non è mai quello che è, nasconde al suo interno (sia dal punto di vista della struttura teatrale che dei temi, perfino della trama) possibilità di lettura, di analisi, d’interpretazione svariate, per non dire infinite, che vanno dalle più semplici alle più complesse, da quelle più immediate a quelle più arcane e ambigue, in una sovrapposizione spesso perfettamente coincidente di opposti significati e segni espressivi da offrirci in simultanea il dramma apparente e il suo doppio invisibile. Da questo punto di vista, Misura per misura ne rimane l’esempio più clamoroso, come si trattasse di due testi differenti che procedono in parallelo, uno di fianco all’altro, inseparabili, ma con due facce, due drammaturgie diverse: una di commedia picaresca, quasi brillante, comica; la seconda, di tragedia sognata. Per non parlare della lingua, in questo preciso caso tutta da ricostruire, da inventare. Di questo testo ho in mente due versioni sceniche: quella di Luigi Squarzina del 1977 (di cui ha curato pure la traduzione) allestita in chiave “politica”, come si trattasse di un dramma sociale, e quella di Luca Ronconi del 1993 proposta in maniera simbolica, con la folgorante idea della città di Vienna come grandiosa metafora del teatro; ebbene, lo spettacolo di Jurij Ferrini, in qualche modo, le contiene e le supera entrambe. Nella versione di Ferrini, il plot è tutto: ritmo, azione, rivelazioni improvvise, furti di identità, incroci amorosi, peripezie degne del “Conte di Montecristo”, a cui non è comunque estranea, soprattutto nelle scene iniziali, la fertile e inedita linea che sembra ricondurre Shakespeare a Pirandello. Nutrendosi verbalmente di quella succulenta ed originale traduzione che Cesare Garboli compose per l’edizione ronconiana, rinvigorendone la sintassi teatrale, e qualche volta il lessico, transitando con imperturbabile disinvoltura, ma senza indifferenza, da un genere teatrale “alto” ad uno più in basso, sfiorando anche l’aspetto involontariamente comico delle svariate situazioni, il regista e interprete principale della commedia nei panni del Duca di Vienna, ci regala un pezzo di teatro vero da seguire e immergersi dentro come un romanzo d’appendice con i suoi “colpi di scena” messi al punto giusto, la partecipazione emotiva a quelle vicende rappresentate, altresì non disgiunta da una calibratissima e coltivata distanza “epica”, senza alcuna concessione al facile effetto spettacolare, anzi tenendo sotto stretta sorveglianza l’idea di un teatro di ricerca anche popolare, come ci tramanda l’esperienza teatrale di Leo de Berardinis. In questo modo l’azione risulta estremamente fluida, non interrotta dai tanti quesiti di ordine morale, legale, di giustizia che il testo contiene. Ciascun personaggio, ciascun evento descritto nella commedia ha una sua misura che spesso entra in conflitto e contraddice quella degli altri: compito del regista e degli interpreti, come suggerisce Peter Brook nel suo libro La qualità del perdono, è di cercare di mantenere un equilibrio fra i reciproci ideali, anche quelli religiosi rappresentati da Isabella, e le rispettive miserie umane di cui tutti i personaggi incarnano vizi e virtù mescolati insieme. Bravissimi tutti gli interpreti nel restituire ai loro personaggi quel tanto di “non finito” che ci permette di intravvedere l’ombra del loro opposto, l’oscuro oggetto del desiderio.

© Photo: Bepi Caroli

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11 mag 2024

Pessoa e Wilson, artisti allo specchio

Pessoa e Wilson, artisti allo specchio

In "prima mondiale" alla Pergola di Firenze un memorabile spettacolo di Bob Wilson su testi di Fernando Pessoa. Divertimento, strepitosa bellezza visiva e riflessioni sulla vita si intrecciano in un caleidoscopio di immagini che prendono spunto da vari generi teatrali, dal Varietà al Musical americano. Magnifici tutti gli interpreti che si misurano in vari ruoli. Grande successo di pubblico.

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8 apr 2024

È stata inaugurata a Palermo la mostra “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e parole”. Resterà aperta fino al 30 aprile 2024

È stata inaugurata a Palermo la mostra “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e parole”. Resterà aperta fino al 30 aprile 2024

La narrazione visiva di trent’anni di viaggi e di incredibili emozioni vissute ed immortalate dal celebre fotoreporter, è ora disponibile anche on line nel sito dedicato alla mostra.

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4 apr 2024

Il giro del mondo in 446 scatti del foto reporter Franco Barbagallo

 Il giro del mondo in 446 scatti del foto reporter Franco Barbagallo

Un viaggio emozionale, un’esperienza unica attraverso la mostra antologica “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e parole”, a Palermo dal 7 al 30 aprile 2024.

 

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22 giu 2023

XXI stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra, la presentazione a Palazzo del Pegaso

XXI stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra, la presentazione a Palazzo del Pegaso

Alla conferenza stampa di presentazione, nel Media Center Sassoli di Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio Regionale della Toscana, hanno partecipato il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo, il consigliere regionale Diego Petrucci, il sindaco di Volterra Giacomo Santi e il fondatore e direttore artistico del Festival Simon Domenico Migliorini.

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