it-ITen-USes-ESba-RU

28 ott 2020

Costituita oggi a Roma l’Associazione Economica Messico – Italia

 Costituita oggi a Roma l’Associazione Economica Messico – Italia

La sua missione sarà quella di favorire gli scambi commerciali, scientifici, artistici, turistici e culturali tra l’Italia ed il Messico. La nuova Associazione rappresenta il primo passo verso la costituzione della Camera di Commercio Messicana in Italia.

0 Commenti
Valutazione articolo: Nessuna

28 ott 2020

Marilena Rizzo Presidente del Tribunale di Firenze con una nuova cultura della giustizia e con progetti che hanno ricevuto onori internazionali

Marilena Rizzo Presidente del Tribunale di Firenze con una nuova cultura della giustizia e con progetti che hanno ricevuto onori internazionali

“È necessario - afferma - avere uno sguardo non strettamente limitato alla decisione sulla controversia, ma vedere il servizio in tutta la sua portata e funzione nella società, pensare a modi di renderlo anche meno tradizionali ma più efficaci nei risultati”.

0 Commenti
Valutazione articolo: Nessuna

28 ott 2020

Il “Día de Muertos”, Patrimonio Immateriale dell’Umanità, in Italia con un serie di eventi organizzati dall’Ambasciata del Messico

Il “Día de Muertos”, Patrimonio Immateriale dell’Umanità, in Italia con un serie di eventi organizzati dall’Ambasciata del Messico

A Roma l’ampio programma che si svolgerà tra la sede dell’Ambasciata, l’Istituto Cervantes e il Museo delle Civiltà – Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, per far conoscere il valore di questa celebrazione dalle origini preispaniche e dai molti e profondi significati.

0 Commenti
Valutazione articolo: Nessuna

25 set 2020

Ottavio Rossani è il vincitore del XXII Premio Letterario Camaiore - Francesco Belluomini

Ottavio Rossani è il vincitore del XXII Premio Letterario Camaiore - Francesco Belluomini

Il poeta e giornalista, autore di diverse raccolte di versi, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento nell’edizione del 2020, con “La luna negli occhi”.

0 Commenti
Valutazione articolo: 3.0

24 set 2020

Seminario di promozione economica del Messico per gli imprenditori della regione Marche

Seminario di promozione economica del Messico per gli imprenditori della regione Marche

L’evento si è svolto nella sede dell’Ambasciata del Messico in Italia.

0 Commenti
Valutazione articolo: Nessuna

16 set 2020

Volterra 2022, due eventi per presentare il dossier per la candidatura a Capitale italiana della Cultura

Volterra 2022, due eventi per presentare il dossier per la candidatura a Capitale italiana della Cultura

Gli appuntamenti del fine settimana a Villa Cristaldi (venerdì 18) e al Teatro Persio Flacco (sabato 19).

0 Commenti
Valutazione articolo: Nessuna
12345678910 Ultimo
Pessoa e Wilson, artisti allo specchio sabato 11 maggio 20240

Pessoa e Wilson, artisti allo specchio

In "prima mondiale" alla Pergola di Firenze un memorabile spettacolo di Bob Wilson su testi di Fernando Pessoa. Divertimento, strepitosa bellezza ...

È stata inaugurata a Palermo la mostra “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e parole”. Resterà aperta fino al 30 aprile 2024 lunedì 8 aprile 20240

È stata inaugurata a Palermo la mostra “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e parole”. Resterà aperta fino al 30 aprile 2024

La narrazione visiva di trent’anni di viaggi e di incredibili emozioni vissute ed immortalate dal celebre fotoreporter, è ora ...

 Il giro del mondo in 446 scatti del foto reporter Franco Barbagallo giovedì 4 aprile 20240

Il giro del mondo in 446 scatti del foto reporter Franco Barbagallo

Un viaggio emozionale, un’esperienza unica attraverso la mostra antologica “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e ...

XXI stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra, la presentazione a Palazzo del Pegaso giovedì 22 giugno 20230

XXI stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra, la presentazione a Palazzo del Pegaso

Alla conferenza stampa di presentazione, nel Media Center Sassoli di Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio Regionale della Toscana, hanno ...

Prende il via la regata per The Nations Trophy – Swan One Design organizzata dallo YCCS in associazione con ClubSwan Racing mercoledì 21 giugno 20230

Prende il via la regata per The Nations Trophy – Swan One Design organizzata dallo YCCS in associazione con ClubSwan Racing

La regata è riservata alle classi monotipo del cantiere Nautor, i ClubSwan 50, ClubSwan 42 e ClubSwan 36

 Premiazione del Concorso “Una fiaba per la legalità e la solidarietà” Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Capuana – Pardo” di Castelvetrano (TP)  lunedì 29 maggio 20230

Premiazione del Concorso “Una fiaba per la legalità e la solidarietà” Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Capuana – Pardo” di Castelvetrano (TP)

L’evento si svolgerà presso il Centro Commerciale Belicittà il 31 maggio 2023 (ore 10:30) alla presenza del Questore di ...

Record di partecipazione al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023 con oltre 300 iscritti domenica 21 maggio 20230

Record di partecipazione al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023 con oltre 300 iscritti

Tra gli appuntamenti di maggiore interesse della tre giorni di Marsala, la Tavola rotonda “Istituzioni, enti di controllo e scienza a ...

Messina Wine Fest, la prima edizione dal 14 al 17 giugno 2023 sabato 13 maggio 20230

Messina Wine Fest, la prima edizione dal 14 al 17 giugno 2023

Fulcro di MWF è “Incoming and B2B with international buyers” organizzato da Sicindustria con Enterprise Europe Network per ...

RSS
12345678910 Ultimo

28 mag 2018

Integrazione, tolleranza, o accettazione?

Integrazione, tolleranza, o accettazione?

Autore: Alfredo Maiolese / lunedì 28 maggio 2018 / Categorie: EML, Italia / Vota questo articolo:
4.0

Nel 1990 la Legge Martelli regolarizzava, per la prima volta, i cittadini extracomunitari che giungevano nel nostro Paese come rifugiati. Inizialmente marocchini o tunisini, che andavano progressivamente aumentando di numero, erano identificati come poveri arabi musulmani. Con il tempo, dallo stupore iniziale per la loro presenza, si è passati alla discussione, richiedendo ad alta voce che la loro permanenza dovesse accompagnarsi incondizionatamente all'integrazione nelle nostre tradizioni e nella nostra cultura. I musulmani arabi, però, ne hanno una loro, e professano una religione che, sebbene sia diversa da quella cristiana, è comunque una confessione monoteista, con le medesime radici e la fede nello stesso Creatore, avendo in comune più elementi simili che di divisione e di contrasto. Agli emigranti italiani che, tra Ottocento e Novecento hanno lasciato la loro terra in cerca di opportunità, lavoro e miglioramento della propria condizione economica e sociale, in Paesi europei ed extra, nessuno ha mai chiesto di rinunciare alla loro ricca ed eterogenea cultura. Del resto, ovunque, si sono integrati molto bene e hanno collaborato alla crescita economica e sociale della nazione che li aveva accolti così come oggi, nel nostro Paese, fa la maggior parte degli immigrati. Quando parliamo di integrazione non si dovrebbe varcare la soglia della sfera strettamente personale dell’individuo, quella che concerne gli aspetti della sua vita interiore, religiosa, delle sue tradizioni culturali e sociali, delle sue scelte alimentari che non offendono e non interferiscono con quelle di altri. È integrato colui che vive, lavora, studia, pratica sport, ed è in contatto con gli altri, con cui si relaziona nel rispetto della legge, dell'etica e delle regole civili. Chi trasgredisce la legge va giudicato e se condannato, punito: ciò vale per tutti. L’osservanza delle leggi e delle regole di un Paese, quale garanzia di una pacifica convivenza, nel rispetto degli interessi delle inclinazioni personali, delle conoscenze e professionalità diverse, sono le condizioni per definire un individuo integrato. Dopo numerosi dibattiti e discussioni, si fa sempre più forte la richiesta di integrazione. Ma il pressing esercitato rimane solo una volontà unilaterale, dopo aver constatato l'ostica difficoltà al cambiamento. L'integrazione non è avvenuta, restando i migranti saldi al bagaglio di provenienza culturale, e spirituale, spingendo di conseguenza, il dibattito sulla tolleranza.
Analizziamo la tolleranza. Il dizionario della lingua italiana dice: tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa, mal sopportata. Perciò credo si debba passare ad un terzo approccio dialettico e strutturale con una bella parola che supera integrazione e tolleranza: accettazione. Accettazione dell'altro pure nelle diversità. Accettazione che corrisponde ad armonia, rispetto, coesione e collaborazione, rimanendo ognuno con il proprio personale patrimonio culturale e religioso. Spesso ho sentito dire che quando noi italiani andiamo in un Paese musulmano ed entriamo in una moschea, per non turbare la sensibilità dei musulmani, ci togliamo dal collo la catenina con la croce. Di conseguenza, quando i musulmani vengono in Italia devono accettare le nostre regole. Cerchiamo di fare chiarezza. Un turista italiano che si reca in un altro Paese e vi rimane per un periodo limitato, essendo viaggiatore, rispetta gli usi e costumi del luogo, come ugualmente deve fare l'arabo musulmano, venendo in Italia da turista. Tutt'altra cosa riguarda il residente al quale non possono essere imposte delle limitazioni. Il musulmano non mangia maiale. Il musulmano non beve alcolici. Il musulmano non è dedito al gioco. Il musulmano, come il cristiano, non deve tradire la moglie e pone particolare attenzione alla famiglia tradizionale, coltivando valori morali e rettitudine. A mio avviso si è fatta troppa confusione tra valori occidentali e religione cristiana. Quando noi musulmani siamo esortati ad assecondare i valori occidentali dobbiamo domandarci quali valori dovremmo seguire? I valori spirituali che ci ha lasciato Gesù figlio di Maria, che è nostro Profeta benedetto, pace sia su di Lui e sua madre, o i valori del consumismo, dell’oscurantismo, dell'immoralità, della distruzione della famiglia, della corruzione? Sentiamo dire che in Arabia Saudita non è concesso il permesso di costruire chiese e che quindi, in Italia, di riflesso, non dovrebbe essere concesso quello per le moschee. Il diritto internazionale prevede che tali decisioni spettino agli Stati interessati alla questione e non ai soggetti privati che non hanno titolo per entrare nel merito. Nei diritti fondamentali dell'uomo non è ammessa la rappresaglia e la professione del culto è garantita dalla nostra Costituzione e non deve essere richiamata solo quando conviene. Chi ha visitato Paesi arabi musulmani ha potuto facilmente verificare la presenza di Chiese e strutture ecclesiastiche cristiane dove i fedeli si recano a pregare. Quando un musulmano fa una preghiera, digiuna, fa l’elemosina, che fastidio può dare, ovunque si trovi? Non sono forse questi anche principi della religione cristiana? Perché si discute di incomprensione tra Cristiani e Musulmani? Sono più i punti che ci uniscono di quelli che ci dividono. I sostenitori e i paladini dei valori occidentali cosa difendono in realtà e chi sono? Sono essi praticanti e credenti del Vangelo o credenti e praticanti di valori tutt'altro che religiosi? I parametri da seguire per la pacifica convivenza tra credenti di fedi diverse sono ben delineati. Il musulmano non può imporre la sua religione e deve essergli permesso di professarla. Se digiuna, il sacrificio lo fa su se stesso e non lo pretende da altri. Al digiunante va detto di integrarsi alle regole occidentali. Gesù, pace sia su di Lui, non ha forse digiunato? Quando il musulmano prega il venerdì si sente chiedere perché, come se anche i cristiani non pregassero. Il musulmano insegna ai figli di evitare l'adulterio, che è un peccato anche per i cristiani, così come l’uso di anticoncezionali. Il musulmano non deve pretendere di far togliere il crocifisso esposto nelle aule delle scuole italiane che, seppure in uno Stato laico, fa parte della storia giudaico-cristiana del Paese. Il musulmano, in Italia, deve invitare il cristiano al dialogo ed alla comprensione. La diversità è ricchezza non limitazione. Si ha paura della Sharia che non è altro che una legge rivelata, scesa per disciplinare il rapporto tra Creatore e creature ed i rapporti tra umani. Quando noi musulmani insegniamo ad evitare corruzione e peccato, siamo visti come retrogradi e medioevali. In nome della modernità adolescenti bruciano tappe importanti dell'infanzia, diventando mamme bambine o baby papà; in nome della libertà si diffondono aids e malattie veneree. In nome della emancipazione si diffonde l’uso di droghe e dilaga la promiscuità sessuale. In nome dell'indipendenza non si rispettano i professori, ribellandosi agli adulti. In nome di Dio, noi musulmani, invece, rimaniamo fermi ed ancorati a "Lui ", il quale, va sempre seguito, amato, rispettato. Il problema non mi sembra, perciò, costituito dal musulmano che vuole seguire le orme dei Profeti, ma da colui che li ha dimenticati ed in nome della globalizzazione e della tecnologia a tutti i costi, si permette di deridere, criticare, infangare chi, invece si ricorda di loro, oggi ed in futuro. Il perbenismo ha impoverito la nostra nazione ed in nome di interessi mondani si vogliono annacquare le religioni. Il richiamo che tutti noi dobbiamo fare, uniti e nelle diversità dottrinali, è rafforzare la legge di Dio non depauperando il patrimonio dei libri sacri inviati all'umanità per la retta guida. Libri che qualcuno in nome delle democrazie e della libertà, vorrebbe riporre in una biblioteca rispolverandoli solo in occasione delle festività, relegandoli alla sola lettura e non alla pratica. Il terrorismo è il male assoluto, è la strumentalizzazione della religione. Noi viviamo l'Islam altri usano l'Islam.
Per concludere, sono da segnalare casi di assoluta ignoranza della religione. La famiglia può consigliare ad una ragazza un uomo da sposare, ma mai imporre le nozze con lui. Il velo non deve essere una costrizione ma una libera scelta come atto di devozione ed adorazione. Perché la donna velata dà fastidio? Non aveva forse il velo la Vergine Maria? Non avevano forse il velo le nostre nonne? Non hanno il velo le nostre suore? Chi arriva in Italia deve scoprirsi. Il coprirsi o lo scoprirsi sono situazioni che rientrano nella sfera personale della donna, che appartengono al suo pudore, che sono indice della sua rettitudine, della sua fede e del suo timore di Dio.



Copyright 2018 Aurora International Journal - Aurora The World Wide Interactive Journal.
Vietata la riproduzione anche parziale dei presenti contenuti

Numero di visite (15007)      Commenti (0)

Tags:

Alfredo Maiolese Alfredo Maiolese

Altri post di Alfredo Maiolese

Archivio