Un dato sorprendente, riguardante anche la Toscana, arriva dal forum dell’A.N.I.B.O. (Associazione Nazionale Italiana Buying Offices) che si è svolto nella sede di Corso Italia a Firenze, e dai risultati delle ricerche IRPET (Istituto regionale di programmazione economica) illustrati, nell'occasione, dal Direttore Stefano Casini Benvenuti. In questi anni di grave crisi per l’economia, le esportazioni in Toscana risultano aumentate fino a superare quelle della Repubblica Federale Tedesca. Con il contributo delle grandi imprese e delle PMI, i prodotti toscani hanno raggiunto sia gli Usa che i mercati del BRIC (Brasile, Russia, India e Cina). In particolare “i buyers, una vera risorsa – ha dichiarato Carlo Mazzoli Presidente A.N.I.B.O. – del mondo import/export e dello stesso turismo, hanno svolto un ruolo importante ed insostituibile per la loro grande esperienza e per la capacità organizzativa nel proiettare le produzioni toscane sui mercati internazionali. Le esportazione intermediate dai buyers hanno avuto il maggiore incremento – secondo i dati A.N.I.B.O. relativi al totale degli scambi commerciali riferito al 70% degli associati - nei settore tessile abbigliamento maglieria, dove si è passati, in Toscana, da 35.909 (in Italia 113.362) nel 2012, a 56.409 (in Italia 152.090) nel 2014. Sono stati registrati aumenti, nello stesso triennio in Toscana, anche negli scambi commerciali dei comparti pelletteria calzature borse, passati da 31.100 (in Italia 84.150) a 35.366 (in Italia 89.788) nel 2014, arredamento home - da 10.477 (in Italia 42.201) a 11.628 (in Italia 48.031), cosmetici - da 3.415 (in Italia 6.995) a 4.324 (in Italia 9.350). Nel food il dato toscano è quasi stazionario mentre in Italia fa registrare una diminuzione: da 3.438 (in Italia 14.500) nel 2012, a 3.478 (in Italia 13.295) nel 2.014. Complessivamente si è passati da un totale di scambi commerciali di 84.339 (in Italia 261.208) nel 2012, a 111.205 (in Italia 312.554). I dati dei singoli settori, utili per comprendere meglio l’orientamento dei mercati e come indicazioni per il futuro, sono stati illustrati dagli interventi dei buyers Elena Degl’Innocenti, Leonardo Fantoni, Marco Melli, Marco Di Bari e Julia Koslowsky. I rappresentanti delle categorie economiche intervenuti al forum, tra cui Aldo Cursano presidente locale di Fipe Confcommercio, Francesco Bechi presidente di Federalberghi, Marco Landi di Federmoda, hanno preso atto dei dati positivi incoraggiando gli enti pubblici ad intervenire a sostegno di questa tendenza.
Il turismo è un volano importante per l’export toscano con una presenza 23 milioni di stranieri nella regione. E’ stato evidenziato che “le sinergie con il settore manifatturiero (da implementare, secondo il parere delle rappresentanze delle categorie presenti), vanno in due direzioni in quanto una parte del turismo è alimentata dagli uomini d’affari che hanno una elevata capacità di spesa, mentre una parte della spesa pubblica è rivolta verso l’acquisto di beni di produzione di tale settore”.
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