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23 lug 2020

United States-Mexico-Canada Agreement (USMCA): molto positive le valutazioni dell’Ambasciatore del Messico in Italia Carlos Eugenio García de Alba Zepeda

United States-Mexico-Canada Agreement (USMCA): molto positive le valutazioni dell’Ambasciatore del Messico in Italia Carlos Eugenio García de Alba Zepeda

A due settimane dall’entrata in vigore del nuovo accordo, il Messico, mentre continua a combattere contro la pandemia, guarda al futuro della sua economia, rafforzata dal nuovo accordo con USA e Canada. Confermati, anche durante l’emergenza sanitaria, gli investimenti delle imprese italiane.

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21 lug 2020

Sista Bramini incanta il pubblico del Teatro Romano con "Viaggio di Psiche"

Sista Bramini incanta il pubblico del Teatro Romano con

Lo spettacolo tratto dall'opera di Apuleio rivive a Volterra suggerendo nuove, suggestive interpretazioni.

 

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18 lug 2020

“Xitomatl-Pomodoro, un regalo del Messico al Mondo”: presentato il bando per il concorso gastronomico e una nuova associazione

“Xitomatl-Pomodoro, un regalo del Messico al Mondo”: presentato il bando per il concorso gastronomico e una nuova associazione

Promozione della Gastronomia Messicana in Italia: un concorso e il primo incontro di lavoro per la costituzione di una Associazione dedicata, presso la sede dell’Ambasciata del Messico in Italia.

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18 lug 2020

Dimmi Tiresia, al Teatro Romano di Volterra

Dimmi Tiresia, al Teatro Romano di Volterra

Luisa Stagni, drammaturga, regista, interprete, porta in scena il mito dell’indovino, nella “contemporaneità diventata il luogo dell’astratto (…)”.

 

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14 lug 2020

FESTIVAL INTERNAZIONALE TEATRO ROMANO Presentata la XVIII EDIZIONE a Volterra, Palazzo dei Priori

FESTIVAL INTERNAZIONALE TEATRO ROMANO Presentata la XVIII EDIZIONE a Volterra, Palazzo dei Priori

Nella cavea del Teatro riposizionate le gradinate disegnate 30 anni fa dall’Arch. Piero Inghirami.

 

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3 lug 2020

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È stata inaugurata a Palermo la mostra “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e parole”. Resterà aperta fino al 30 aprile 2024 lunedì 8 aprile 20240

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La narrazione visiva di trent’anni di viaggi e di incredibili emozioni vissute ed immortalate dal celebre fotoreporter, è ora ...

 Il giro del mondo in 446 scatti del foto reporter Franco Barbagallo giovedì 4 aprile 20240

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Un viaggio emozionale, un’esperienza unica attraverso la mostra antologica “Franco Barbagallo, Globetrotting 1983-2013, Immagini e ...

XXI stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra, la presentazione a Palazzo del Pegaso giovedì 22 giugno 20230

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Alla conferenza stampa di presentazione, nel Media Center Sassoli di Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio Regionale della Toscana, hanno ...

Prende il via la regata per The Nations Trophy – Swan One Design organizzata dallo YCCS in associazione con ClubSwan Racing mercoledì 21 giugno 20230

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La regata è riservata alle classi monotipo del cantiere Nautor, i ClubSwan 50, ClubSwan 42 e ClubSwan 36

 Premiazione del Concorso “Una fiaba per la legalità e la solidarietà” Riservato agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Capuana – Pardo” di Castelvetrano (TP)  lunedì 29 maggio 20230

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L’evento si svolgerà presso il Centro Commerciale Belicittà il 31 maggio 2023 (ore 10:30) alla presenza del Questore di ...

Record di partecipazione al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023 con oltre 300 iscritti domenica 21 maggio 20230

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Tra gli appuntamenti di maggiore interesse della tre giorni di Marsala, la Tavola rotonda “Istituzioni, enti di controllo e scienza a ...

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8 nov 2021

Beethoven in Vermont

Beethoven in Vermont

Autore: Giuseppe Liotta / lunedì 8 novembre 2021 / Categorie: Attualità, Teatro, Italia / Vota questo articolo:
3.5

Beethoven in Vermont

Uno spettacolo scritto e diretto da Maria Letizia Compatangelo, con il Trio Metamorphosi  (Mauro Loguercio, Francesco Pepicelli e Angelo Pepicelli). Costumi di Roberta Sileo, Musiche di Ludwig van Beethoven. Terni (Teatro Secci), Pordenone (Teatro Verdi).

Ha la leggerezza di Venere e il professore ("A song is born" - 1948, Howard Hawks, sceneggiatura di Billy Wilder) questa commedia musicale che, invece che al musical americano, ruba note e pentagramma al classico concerto da camera per trio (pianoforte, violino e violoncello) capovolgendone la tessitura sonora e la sintassi ritmica in un fraseggio jazz di accattivante e, per molti versi divertente, ascolto. Più precisamente si fa riferimento al Concerto di inaugurazione del “Malboro Music Festival”  che  nell’estate del 1951 si svolse nel Vermont, fortemente voluto da tre musicisti esuli dalla Germania nazista: Adolf Busch, Herman Busch e Rudolf Serkin, impersonati rispettivamente da un incalzante Mauro Loguercio e dai disinvolti e brillanti Francesco e Angelo Pepicelli. Lo spettacolo, proposto con felicissima intuizione drammaturgica da Maria Letizia Compatangelo, racconta la storia di quell’evento sperduto fra le montagne del Nord-America e ne fa un simbolo di riscatto politico e culturale dalla barbarie del nazismo, nonché di educazione musicale e di rinascita umana sotto il segno di Beethoven.

Un evento assolutamente “speciale” quello di 70 anni fa che ha mantenuto il suo carattere di eccezionalità anche a distanza di tutti questi anni per il forte impegno della regista e dei tre straordinari esecutori e interpreti entusiasti nel ripercorrere le vicende artistiche e di vita di quei coraggiosi e spavaldi musicisti che, esuli politici in una terra straniera di cui non conoscevano né lingua né abitudini, tentarono l’impresa di unire le persone attraverso il linguaggio universale della musica. La Vecchia Europa, forte della sua millenaria cultura e dei suoi geni musicali, a confronto col Nuovo Mondo, che sul piano della creatività musicale aveva molto da imparare, ma dove ha già fatto la sua apparizione il jazz, la musica dei poveri d’America che sta conquistando le élites culturali del tempo: i loro allievi sono giovani americani che hanno sete di conoscere e di sperimentare: il Concerto d’apertura del Festival sarà un successo, ma quello che veramente conta è come ci si era arrivati.

E qui, Maria Letizia Compatangelo tesse una trama di relazioni, incontri, dubbi, sospensioni, rilanci in un testo molto fluido e accattivante in cui ricostruisce, immaginandola, la vigilia di quello storico debutto, affidando le sue parole agli stessi musicisti che suonano in scena e che le interpretano con quella leggerezza, entusiasmo e partecipazione da rappresentare un felice unicum performativo, in quel fluido dialogo fra di loro, da sophisticated comedy, e i loro stessi strumenti e che forse si sarebbe potuto anche estendere ad Irene, la moglie di Rudolf e figlia di Adolf, violinista anch’essa e che sta dando una mano in cucina. Ma, quale potrà essere il programma musicale da presentare per quel primo concerto che voleva testimoniare la fine dall’incubo nazista e l’inizio di una nuova era democratica: Adolf, Hermann e Rudolf uniti da legami famigliari e professionali se lo chiedono molte volte, in quel capannone-granaio dove avevano aperto una scuola frequentata da allievi appassionati alla musica dei geni europei  Schubert, Mozart, Haydn, Dvorak, Ravel, Debussy: andare a pescare in quel repertorio a loro conosciuto e molte volte eseguito, o cercare qualcosa di nuovo, di inedito, una musica più universale? Ed è così che viene fuori il nome di Beethoven e il suo Trio per l’Arciduca, (1811) la partitura per pianoforte e archi op. 97 amata dal grande musicista tedesco e che si dice avesse sul suo comodino vicino al letto di morte, su cui cadrà la scelta definitiva.

In questa rappresentazione si parla di vita e di gioia, e di un sogno che quando si realizza diventa un ponte da attraversare per le generazioni future.

Applausi calorosi e insistiti alla fine di uno spettacolo teatrale inconsueto e davvero molto “speciale”.

 

 

 

 

Trio Metamorphosi. Foto di Giorgio Mostarda

 

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