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29 lug 2020

L’impegno dell’Istituto Fanfani, leader nella diagnostica medica, nell'emergenza Covid-19

L’impegno dell’Istituto Fanfani, leader nella diagnostica medica, nell'emergenza Covid-19

Fondato nel 1954 dal Prof. Manfredo Fanfani, l’Istituto che porta il suo nome, guidato adesso dai figli Fabio e Stefania, è sempre stato all’avanguardia nella diagnostica e nella ricerca di apparecchi di estrema precisione per l’applicazione di tecniche di sempre minore invasività e rischi per il paziente.

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23 lug 2020

United States-Mexico-Canada Agreement (USMCA): molto positive le valutazioni dell’Ambasciatore del Messico in Italia Carlos Eugenio García de Alba Zepeda

United States-Mexico-Canada Agreement (USMCA): molto positive le valutazioni dell’Ambasciatore del Messico in Italia Carlos Eugenio García de Alba Zepeda

A due settimane dall’entrata in vigore del nuovo accordo, il Messico, mentre continua a combattere contro la pandemia, guarda al futuro della sua economia, rafforzata dal nuovo accordo con USA e Canada. Confermati, anche durante l’emergenza sanitaria, gli investimenti delle imprese italiane.

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21 lug 2020

Sista Bramini incanta il pubblico del Teatro Romano con "Viaggio di Psiche"

Sista Bramini incanta il pubblico del Teatro Romano con

Lo spettacolo tratto dall'opera di Apuleio rivive a Volterra suggerendo nuove, suggestive interpretazioni.

 

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18 lug 2020

“Xitomatl-Pomodoro, un regalo del Messico al Mondo”: presentato il bando per il concorso gastronomico e una nuova associazione

“Xitomatl-Pomodoro, un regalo del Messico al Mondo”: presentato il bando per il concorso gastronomico e una nuova associazione

Promozione della Gastronomia Messicana in Italia: un concorso e il primo incontro di lavoro per la costituzione di una Associazione dedicata, presso la sede dell’Ambasciata del Messico in Italia.

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18 lug 2020

Dimmi Tiresia, al Teatro Romano di Volterra

Dimmi Tiresia, al Teatro Romano di Volterra

Luisa Stagni, drammaturga, regista, interprete, porta in scena il mito dell’indovino, nella “contemporaneità diventata il luogo dell’astratto (…)”.

 

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14 lug 2020

FESTIVAL INTERNAZIONALE TEATRO ROMANO Presentata la XVIII EDIZIONE a Volterra, Palazzo dei Priori

FESTIVAL INTERNAZIONALE TEATRO ROMANO Presentata la XVIII EDIZIONE a Volterra, Palazzo dei Priori

Nella cavea del Teatro riposizionate le gradinate disegnate 30 anni fa dall’Arch. Piero Inghirami.

 

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 Il genetliaco dimenticato

Il genetliaco dimenticato

Serata d'onore al Teatro Rossini di Lugo di Romagna per ricordare i cento anni della nascita di Luigi Squarzina, uno dei più importanti registi europei del '900, che il mondo del teatro ha dimenticato di celebrare come avrebbe dovuto.

Autore: Giuseppe Liotta/venerdì 16 dicembre 2022/Categorie: Attualità, Teatro, Italia

Cento anni fa, il 18 febbraio del 1922, nacque e Livorno Luigi Squarzina, insieme a Giorgio Strehler (Trieste,1921) il Padre Fondatore del teatro di Regia in Italia, ma mentre per il regista triestino, lo scorso anno, ci sono state un susseguirsi di manifestazioni, eventi, ricordi personali, memoires giornalistiche che ne raccontavano e illustravano il grande magistero teatrale, nel caso, quest’anno che sta per chiudersi, di Squarzina il classico “assordante silenzio”, reso ancora più colpevole, a mio avviso, dal semplice fatto che l’uomo di teatro Luigi Squarzina, livornese di nascita, ma di Lugo di Romagna (di cui è stato “cittadino onorario”), la famiglia, romano, genovese ed emiliano – per molti anni ha insegnato al Dams, Università di Bologna, dopo esserne stato uno dei principali fondatori – è stato il regista più importante del teatro italiano del Novecento, un autentico Maestro da cui è partita la meglio gioventù registica del dopoguerra, a cominciare da Luca Ronconi, Massimo Castri, Mario Missiroli, e poi Aldo Trionfo, Giancarlo Cobelli e, per l’acribia delle sue più recenti indagini drammatico-registiche, lo stesso Federico Tiezzi.

Non è questa la sede per raccontare la poliedrica vita teatrale di Luigi Squarzina caratterizzata da innumerevoli interessi artistici e professionali, diversificati nei generi drammatico /letterari e perfino attorali, teorici e pedagogici, tenuti saldamente insieme da un’unica e forte passione per il Teatro di cui ne diventa il più razionale e multiforme interprete. Poetica (le istanze del fare) e Storia (il rapporto ineludibile fra politica e società) sembrano in lui assolutamente congenite, affini all’esistenza stessa. Intellettuale organico, secondo la definizione di Gramsci per cui non si può separare l’homo faber dall’homo sapiens, Squarzina è stato uno storico e studioso del teatro che ha lasciato dei libri fondamentali per capire la storia dello spettacolo teatrale moderno e contemporaneo che non poteva essere riconosciuto e spiegato se non attraverso i rapporti di forza esistenti nella società in quei momenti di grandi trasformazioni culturali e tecnologiche che si sono succedute nel corso dei secoli, e farli interagire fra di loro: dai greci, agli elisabettiani, dall’illuminismo alle correnti di pensiero ottocentesco, alle avanguardie del primo e del secondo ‘900, fino all’idea/ipotesi di un teatro dell’avvenire come utopia realizzata sulla scena teatrale, all’aperto come nel chiuso di una sala teatrale di cui riusciva ad esplorarne tutte le possibilità visive moltiplicandole in prospettive inusuali e plurime come nel suo Molière/Bulgacov del 1976, che mi pare sia, alla fine, lo spettacolo che meglio lo definisce e comprende. Oltre sessanta anni di teatro vissuti intensamente a partire dal 1947 (Tutti miei figli di A. Miller) fino alla morte avvenuta l’8 ottobre 2010, ci hanno lasciato in eredità una mole enorme di materiali che fanno parte dell’imponente Archivio donato all’Istituto Gramsci di Roma, mentre la Biblioteca ricca di preziosissimi volumi è confluita nella Fondazione Cini di Venezia (Sezione Teatro e Melodramma) che insieme ai quasi 50 spettacoli dal vivo, le innumerevoli regie televisive e radiofoniche, gli otto testi teatrali, le tante regie di opere liriche e i numerosi adattamenti costituiscono un patrimonio d’eccellenza unico e ineguagliabile, probabilmente irraggiungibile. Ecco perché bisogna essere grati al Teatro Rossini di Lugo che ne ha ricordato i 100 anni dalla nascita con una eccezionale serata d’onore di ricordo e di spettacolo, affidato il primo agli interventi di Oliviero Ponte di Pino che ne ha illustrato in maniera impareggiabile l’accattivante biografia artistica, intanto che Massimo Popolizio, Tommaso Cardarelli, Michele Nani, Sandra Toffolatti, in lettura drammatizzata, recitavano, scene nodali (ma era quasi l’intero testo) dei tre atti di Tre quarti di luna, lo spettacolo che segnò l’esordio come attore di Luca Ronconi, al Teatro Valle nel 1953. Festosi e insistiti applausi dal numeroso pubblico presente, alla fine della intensa mise en éspace, fra i quali la moglie di Squarzina, Silvia Danesi, e Maria Ida Biggi, direttrice dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Cini. Un prezioso evento che fa un po’ giustizia di un genetliaco dimenticato.

 

Nella foto: Giovanni Barberini Direttore del Teatro Rossini di Lugo.

Nella Galleria fotografica: le immagini della mise en éspace di Tre quarti di luna al Teatro Rossini.


Foto credit: Giuseppe Melandri



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Giuseppe Liotta

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