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Marco Bellone alla guida del Corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo

Marco Bellone alla guida del Corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo

«Credo che questa sia una grande opportunità per crescere insieme», Bellone saluta con entusiasmo la sua nomina e pensa al futuro del Massimo

Autore: Anonym/mercoledì 11 marzo 2015/Categorie: Attualità, Danza, Teatro, Italia, Sicilia

Il Teatro Massimo di Palermo combatte l’austerità imposta da una situazione politica non semplice nominando una nuova guida per il Corpo di ballo. In un periodo in cui gli enti lirici tagliano sull’organico e sul numero di rappresentazioni, Palermo esce dal coro e chiama Marco Bellone con la fiducia di chi guarda alle possibilità del futuro e non alle sue insidie. 

Palermitano, classe 1980, Bellone si è diplomato alla Scala nel 2000, ha trascorso l’anno successivo presso il Maggio Musicale Fiorentino sotto la direzione di Federic Olivieri, dal 2001 al 2005 è stato ballerino proprio al Massimo ed è poi passato come solista al Balletto di Roma dove, lavorando a tutte le produzioni della compagnia, l’ha seguita in turnée in Italia e all’estero. Dal 2011 ad oggi lavora come maitre de ballet e assistente alle coreografie – tra le collaborazioni recenti quella con il Balletto di Torino e con il San Carlo di Napoli.

«Sono felice di questa nuova avventura, anche perché me la offre il Teatro della mia città. Vorrei portare a Palermo coreografi affermati e dare ai danzatori del Corpo di ballo la possibilità di trovare il loro spazio in veste di coreografi all’interno di alcuni spettacoli. Credo che questa sia una grande opportunità per crescere insieme», ha dichiarato Bellone.

Calorosa l’accoglienza da parte dei tersicorei in conferenza stampa, in cui anche il Sovrintendente Francesco Giambrone, il Direttore Artistico Oscar Pizzo e il Direttore Operativo Giorgio Pace hanno salutato il nuovo acquisto del Massimo. «Con l’arrivo di Bellone si completa la squadra del Teatro. Voglio ringraziare il sovrintendente per essersi assunto e avere rispettato quest’impegno, ma voglio ringraziare anche il Corpo di ballo che ha saputo attendere con fiducia», ha chiosato Pizzo.

“L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire”, questa l’epigrafe anonima incisa sul frontone del Teatro; con la sua scelta la città di Palermo dimostra di tener fede a tale motto.


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