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Invito alla danza. Edizione ridotta nei numeri ma grande nella qualità

Invito alla danza. Edizione ridotta nei numeri ma grande nella qualità

Autore: Anonym/mercoledì 3 luglio 2013/Categorie: Attualità, Danza, Italia, Lazio

Torna a Roma Invito alla Danza. Dal 9 al 30 luglio, alcune delle eccellenze del panorama artistico internazionale si esibiranno sul palco del piccolo Teatro Vascello. Una 23esima edizione figlia dell’incertezza che, in un vero e proprio annus horribilis per la danza italiana, sorge come un esempio, un simbolo di tenacia e coraggio. Marina Michetti, direttore artistico del festival, ha dovuto affrontare non poche difficoltà – difficoltà che si chiamano Assessorato alle Politiche Culturali della Capitale che, sospendendo il giudizio sulla manifestazione ha, di fatto, negato il palco di Villa Pamphilj, e fare i conti con un bando per l’Estate Romana privo, fino a qualche giorno fa, di copertura economica. Impasse superata scegliendo di ridurre il numero degli spettacoli, senza intaccare la qualità, e appoggiandosi, appunto, al Vascello.

“Nijinsky il Pazzo”, novità assoluta ispirata ai diari di Nijinsky, presentata dalla Celli Contemporary Ballet, apre la rassegna. A seguire, l’11 luglio, torna il Balletto Teatro di Torino con lo spettacolo “Musica Divina”, che comprende InMozart, dedicata alla musica di M. Nyman, e la novità assoluta Ciaikovskij Suites. Matteo Levaggi ne firma le coreografie.  

Nell’Anno della Cultura Italiana in USA, per rafforzare i legami esistenti e crearne di nuovi, Invito alla Danza ha ideato il progetto “USA: Stili e tecniche negli States”, che prevede due appuntamenti: uno il 15 luglio con il debutto in prima nazionale della Peridance Contemporary Dance Company con “New York Oggi” a firma di Igal Perry, Ohad Naharin, Dwight Rhoden e Sidra Bell, e uno il 19 con la Parsons Dance, compagnia che non ha bisogno di presentazione. “The Best of Parsons Dance” è il titolo dello spettacolo, con novità come “Round my World”, sui temi della globalizzazione e dell’informatizzazione, accanto a capisaldi come Caught.

Torna la Compagnia Aterballetto con il più recente lavoro di Mauro Bigonzetti “Canto per Orfeo”, accompagnata da musica dal vivo e dal canto del cruppo Kitarodia. Segue un’altra prima assoluta, il 25 luglio, con la compagnia Astra Roma Ballet che, in “Voce di Donna”, esplora da due punti di vista l’universo femminile: Turris Eburnea di Enrico Morelli rievoca personaggi femminili del Sud e Joni Songs di Milena Zullo è dedicata alla poetica della cantautrice americana Joni Mitchel. 

Imperfect Dancers Company il 29 luglio propone la nuova produzione “Madama Butterfly’s Son”, in cui il coreografo Walter Matteini immagina un ipotetico seguito alla storia di Butterfly.

Chiude la rassegna, il 30 luglio, un’altra prima nazionale, “Moralejas”, presentata dal Ballet Flamenco José Porcel per la prima volta in Italia. La storia prende spunto da un libro di proverbi e consigli che un maestro commenta con un giovane alunno: la saggezza del libro diviene musica e ballo in una successione coreografica ricca di sentimento ed energia. 

Chiosano gli organizzatori: “Tre performance in prima assoluta e due debutti in prima nazionale per un “Invito alla Danza” … malgré tout!”


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