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724 migranti in salvo a Trapani: la Squadra Mobile ferma i presunti scafisti

724 migranti in salvo a Trapani: la Squadra Mobile ferma i presunti scafisti

Tre gommoni in balia delle acque soccorsi dalla Marina Militare Italiana e da una motonave norvegese

Autore: Redazione Aurora/lunedì 25 gennaio 2016/Categorie: Attualità, Italia, Sicilia

Dopo l’arrivo di oltre 700 migranti salvati in mare e condotti al porto di Trapani, sei presunti scafisti sono stati fermati dal personale della sezione Criminalità straniera della Squadra Mobile di Trapani, in collaborazione con la Guardia di Finanza di Trapani: quattro di loro sono nati in Gambia, Lamin Jatta (nel 1994), Cherno Jallow (nel 1994), Omar Sou (nel 1996), Bakary Bamba (nel 1992); Lamine Fofana in Costa d’Avorio, (1993) e Cheikhaya Dieng in Senegal (1992). I sei risultano indagati, in concorso con altri soggetti ancora ignoti, per favoreggiamento aggravato all’immigrazione clandestina.
Al Molo Isolella del Porto di Trapani è approdata, nel mattino di domenica 24 gennaio, la motonave norvegese Siem Pilot. A bordo 724 migranti, di cui uno deceduto. Questo nuovo carico di disperati del mare erano stati soccorsi su tre gommoni in balia del mare nel Canale di Sicilia, in acque internazionali, dalla stessa nave norvegese e dalle navi della Marina Militare Italiana Fiorillo e Dattilo. Dall’attività investigativa svolta con i militari della Dattilo, è stato possibile individuare alcuni potenziali scafisti. Molti dei migranti interrogati dalle Forze dell’Ordine, hanno fornito testimonianze e descrizioni concordi riguardo a coloro che conducevano i gommoni. Hanno riferito di essere partiti la notte tra giovedì 21 e venerdì 22 gennaio dalla costa libica: i gommoni, in precarie condizioni, hanno continuato ad imbarcare acqua per tutto il periodo della navigazione. Ognuno dei migranti aveva pagato, per effettuare il viaggio, una somma compresa tra 1000 e 1500 dinari ad intermediari dell’organizzazione libica. I migranti hanno indicato Omar Sou e e Bakary Bamba quali rispettivamente conducente ed assistente di rotta di un primo gommone soccorso alle 7 del 22 gennaio con a bordo circa 110 persone, alcune sprovviste di dotazione individuale di sicurezza. Altri migranti, invece, hanno riconosciuto Lamine Fofana e Lamin Jatta quali assistente di rotta e conducente di un altro gommone soccorso alle 10 dello stesso 22 gennaio con a bordo circa 120 persone: anche in questo caso alcune erano sprovviste di dotazione individuale di sicurezza. Infine, sono stati riconosciuti anche Cheikhaya Dieng e Cherno Jallow rispettivamente conducente ed assistente di rotta di un terzo gommone soccorso alle 11 del 22 gennaio con a bordo circa 130 persone, alcune delle quali sprovviste di dotazione individuale di sicurezza. A seguito delle testimonianze ottenute i sei individui sono stati posti in stato di fermo sussistendo un imminente pericolo di fuga. Al termine delle formalità di rito sono stati associati presso la casa circondariale di Trapani a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente. Nel frattempo gli agenti della sezione omicidi della Squadra Mobile stanno svolgendo accurate indagini tese all’identificazione del cadavere sbarcato con i migranti, la cui morte pare comunque riconducibile a cause naturali e non violente.

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