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Bocelli canta e accende le nuove luci sul Ponte Vecchio

Bocelli canta e accende le nuove luci sul Ponte Vecchio

Bocelli canta e accende le nuove luci sul Ponte Vecchio

Autore: Anonym/martedì 17 giugno 2014/Categorie: Attualità, Musica, Teatro, Moda, Italia, Toscana

La voce miliardaria di Andrea Bocelli risuona dal Ponte Vecchio nel “Firenze è come un albero fiorito”, l’omaggio alla città dell’arte baldanzoso e insieme scanzonato, brioso e lirico del Rinetto del “Gianni Schicchi” pucciniano, in cui si parla di “palagi saldi e torri snelle” che “salgon alle stelle” mentre “l’Arno, prima di correre alla foce, canta baciando piazza Santa Croce”.

Tutto questo cantato sull’Arno, nel fascino stupefacente – per chi non è abituato a questa visione – della notte fiorentina: sull’arcata del ponte, strapieno di folla in attesa da almeno tre ore. Folla che in precedenza aveva assistito - sia pure con enorme difficoltà data la posizione – allo spettacolo sull’Arno del gruppo francese Ilotopie “Fous de bassin”: parata, tra il surreale e il fantastico, di una mitologia rivista in chiave visionaria e primitiva, raffinata e bizzarra, un po’ alla Hyeronimus Bosch un po’ alla Ariane Mnouchkine, tra presenze e personaggi naviganti – su imbarcazioni a motore e a pedali – e fuochi d’artificio sull’acqua.

Uno spettacolo, questo dei francesi, seguito bene invece dagli spettatori sistemati sulle terrazze dei lungarni o alle spallette, mentre invece gli invitati Vip occupavano, per due cene di gala, il Ponte Santa Trinita e il prato antistante la sede della Canottieri Firenze, sotto gli Uffizi.

E’ stata la serata evento di “Firenze Hometown of fashion”, la manifestazione celebrativa dei 60 anni del Centro Firenze per la Moda Italiana che si sovrappone all’86° edizione di Pitti Immagine Uomo, organizzata dallo stilista-imprenditore Stefano Ricci, con il contributo anche di Unicredit.

Dopo l’aria pucciniana, è toccato sempre a Bocelli premere il pulsante che ha acceso per la prima volta la nuova illuminazione di Ponte Vecchio, il cui costo (350.000 euro) è stato pagato da Stefano Ricci (anche presidente del Centro di Firenze della Moda Italiana) ed è stata progettata, sotto il profilo architettonico e artistico, da Claudio Bini.

Una illuminazione che, nella chiave di una maggiore e più calda armoniosità, appare ben studiata e calibrata per rivelare all’occhio particolari architettonici e strutturali che prima sfuggivano: tra l’altro, si coglie meglio la distinzione tra parti medievali (trecentesche) del Ponte e il Corridoio Vasariano; per non parlare del rilievo dato a curiosi e preziosi dettagli, che la luce va letteralmente a cercare. Una illuminazione “museale”, così la definisce l’architetto Dini, per mostrare il Ponte Vecchio come ciò che veramente è: cioè una grande opera d’arte, tra le maggiori di Firenze.

La folla sul Ponte Vecchio è stata così numerosa da limitare e rendere difficile il procedere del corteo del Calcio Storico Fiorentino, preceduto – come di prammatica – dal Gonfalone. Annunciato, ma assente alla serata sull’Arno, il premier Matteo Renzi; presente, ma solo alla cena, la moglie Agnese. Sul Ponte, ad accompagnare Bocelli il neosindaco di Firenze Dario Nardella.

In precedenza, nel tardo pomeriggio, sempre per le celebrazioni di Firenze “Hometown of Fashion” – lo stesso Andrea Bocelli è stato protagonista all’Opera di Firenze, il nuovo teatro che ha sostituito ormai definitivamente il Teatro Teatro Comunale, di un concerto lirico con i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino diretti da Eugene Kohn. Partner di canto del tenore, il soprano Patrizia Orciani: anche qui programma dedicato soprattutto a Puccini.

Esposti nel foyer del teatro alcuni splendidi costumi per il cinema o l’opera realizzati dalla gloriosa sartoria Tirelli su disegni di grandi costumisti come Piero Tosi, Gabriella Pescucci, Pier Luigi Pizzi, Danilo Donati: alcuni premiati con l’Oscar, alcuni mitici come quello di Donald Sutherland per il “Casanova di Federico Fellini” e di Silvana Mangano nel viscontiano “Morte a Venezia”. Questa esposizione resta visibile fino al 20 giugno in orario 10-19.

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