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La Notte dei Musei

La Notte dei Musei

Una notte spesa per l'arte

Autore: Anonym/venerdì 17 maggio 2013/Categorie: Attualità, Arte, Italia

Il 18 maggio, in tutta Europa, torna La Notte dei Musei. Le sedi statali imputate alla cultura, insieme a molte di quelle private, saranno aperte e gratuitamente fruibili al pubblico. Dalle 20.00 alle 2.00 sono garantiti ingressi e code chilometriche a chi spera di passare una serata diversa dal solito bar/pub/caffè/discoteca.

L’Italia, museo a cielo aperto per eccellenza, non si tira indietro nemmeno in un momento in cui la crisi economica continua a imperversare, e regala ai suoi cittadini una notte da milioni di euro.
Per non lasciare spazio alla noia, durante la serata sarà possibile assistere a concerti dal vivo – di ogni genere musicale – spettacoli teatrali, rassegne cinematografiche e performance di danza.

La sola città di Roma ha un calendario talmente fitto di iniziative che neppure il più distratto dei viandanti potrà fare a meno di accorgersi che qualcosa non va. Perché in fin dei conti di questo si tratta. Città dove la percezione di abbandono da parte delle pubbliche amministrazioni è ben chiara a chi le abita, si illuminano improvvisamente, si “ripuliscono”, ridisegnano loro stesse scoprendo senza vergogna un patrimonio che, per i restanti 364 giorni dell’anno è bene tener nascosto perché “costa”.
La Notte dei Musei, in astratto, è un evento lodevole; quel che diventa in concreto è propaganda politica, svendita a suon di belle parole di qualcosa che nemmeno lo stato, realmente, possiede –perché l’Arte è un bene universale. Chiedersi se con i denari spesi per questa iniziativa non sarebbe possibile fare qualcosa di più, e di migliore, per valorizzare un patrimonio artistico è, quanto meno, lecito. Le pubbliche elargizioni, in un momento in cui chi gestisce il potere chiede continui sacrifici ai suoi cittadini, rischiano di suonare come beffe ai loro danni; per La Notte dei Musei è bastato vestire di una simbolica giacca di paillettes il David di Michelangelo e tutti si sono trovati ad applaudire con la bocca aperta.

“Questa notte… Arte sarai la mia luna!” recita così il verso di un anonimo scelto come slogan per questo “evento”. Anche chiudendo un occhio sui tre puntini di sospensione, è davvero impossibile non puntare il dito verso quella Luna che si chiama qualunquismo.


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