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Roses and Promises, ovvero le spose all’Orto botanico di Firenze

Roses and Promises, ovvero le spose all’Orto botanico di Firenze

Le creazioni di Gloria Modesti nelle “conversazioni trasversali” di Beth Vermeer

Autore: Redazione Aurora/giovedì 13 luglio 2017/Categorie: Attualità, Moda, Italia, Toscana

“Roses and Promises” è il progetto ideato e realizzato all’interno dell’Orto Botanico di Firenze da Beth Vermeer. Dopo i precedenti eventi, nati, secondo quanto spiega lei stessa, dall’”incrocio culturale” tra elementi come spezie ed erbe, arte culinaria e ricette, grembiuli sofisticati e brani di letteratura impressi sul tessuto, quest’ultimo trae origine da “le piante dell’unione”, secondo una “linea guida botanica”.
Il Direttore dell’Orto Botanico Paolo Luzzi, la stilista Gloria Modesti di Alta Rosa, e l’astronomo Ruggero Stanga hanno invitato il pubblico ad una passeggiata, divisa in cinque tappe, attraverso le piante connesse simbolicamente a cinque personaggi che appartengono alla storia o alla letteratura, che indossano abiti in maglia di Alta Rosa, e che sono stati collegati a cinque fenomeni celesti caratterizzati da un aspetto floreale.
Le creazioni di Alta Rosa, rigorosamente realizzate con filati naturali provenienti da coltivazioni biologiche, hanno reso omaggio alla cornice medicea dell’Orto Botanico “Giardino dei Semplici” con l’abito su disegno rinascimentale ispirato alla sposa di Lorenzo de’ Medici, Clarice Orsini, indossato da Letizia Sabatini. A Lucia Mondella (Silvia di Nunzio), ad Elizabeth Bennet (Marilena Agresta), ad Isabel Archer (Laura Pavoni), a Chloé (Greta Salucci), ed infine alla Dea Primavera (Arianna Romano), sono stati dedicati gli altri abiti.
Ad ogni sosta del percorso, corrispondente alla posizione di una pianta selezionata come il melograno, il mirto, la rosa, i cantori di musica antica, Rossana Damianelli (soprano) e Paolo Fabbroni (basso), hanno accompagnato le conversazioni con sonetti rinascimentali e madrigali.
In qualche modo legato al tema del progetto “Roses and Promises”, sempre a cura di Beth Vermeer, ha avuto luogo la presentazione – e lettura di alcune pagine - del romanzo “L’albero di noce” di Filomena Baratto.
Dell’evento ha fatto parte anche la performance di danza ideata ed eseguita da Erica Romano, “Summer Dew”, racconto della vita segreta di una Rosa la cui bellezza si conserva solo in silenzio e a distanza da occhi che possano sfiorare la sua tranquillità.




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