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I COMPAGNI DI VITA PIU’ PREZIOSI

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I Cani guida per i non vendenti e i disabili addestrati nell’apposita Scuola Nazionale a Scandicci. Per i quattro zampe un percorso che dura da 18 mesi a 2 anni

Autore: Anonym/lunedì 21 ottobre 2013/Categorie: Attualità, Animali, Toscana

Ha sede a Scandicci, alle porte di Firenze, la Scuola nazionale dei cani guida: per ciechi, ma anche per disabili. Il primo documento che ne attesta l’esistenza – non esiste, stranamente, un dato certo sull’anno di fondazione – risale al 1929: era stato il presidente dell’Unione italiana Ciechi, Aurelio Nicoledi, a rivolgersi a una scuola analoga che esisteva a Vevey, in Svizzera, da dove arrivarono anche gli istruttori che insegnarono l’arte dell’addestramento dei cani ai primi istruttori della Scuola. Nel 1979 la struttura, che apparteneva proprio all’Unione Italiana Ciechi, fu rilevata dalla Regione Toscana, che ne è proprietaria ancora oggi. Dalla precedente sede di via del Gignoro, nel 1962 la Scuola si trasferì in una villa acquistata dalla famiglia Martini. All’interno è stata realizzata un’area tecnica per l’addestramento che, accanto a quattro canili, comprende una serie di percorsi con siepi di bosso. 

L’attività, estremamente articolata, della Scuola Nazionale Cani Guida coinvolge decine di operatori specializzati: la “mission” dell’isituto è l’allevamento, la selezione e l’addestramento dei cani che diventeranno, una volta preparati in maniera adeguata, i compagni di vita dei non vedenti e di altre persone con handicap. In realtà, il percorso formativo di queste guide a quattro zampe è abbastanza complesso. Dalla nascita fino a un anno - un anno e mezzo di vita vengono affidati a famiglie per un periodo di “socializzazione” in cui anche vivono anche un’esperienza di forte affettività: già in questo periodo i cani vengono sottoposti a prime “sedute” di istruzione dal personale della Scuola. Le spese che le famiglie sostengono vengono rimborsate dalla Scuola stessa; al termine del periodo di affidamento il cane viene trasferito definitivamente a Scandicci dove subirà il vero e proprio addestramento, della durata di circa sei mesi. 

Due settimane invece serviranno per l’assegnazione al non vedente, che deve, a sua volta, seguire un percorso di istruzione. Se per l’aiuto ai disabili si utilizzano razze diverse – tra cui il pastore australiano – per i ciechi i labrador e i golden retriever hanno praticamente soppiantato i “classici” pastori tedeschi, più minacciosi e spesso poco socievoli, affettuosissimi con il non vedente ma scorbutici e aggressivi, a volte, con le altre persone. Inoltre i labrador e i golden sono anche più robusti, in quanto il pastore tedesco è – insospettabilmente – un cane dalle salute abbastanza fragile, sottoposto a frequenti problemi fisici, soprattutto alle ossa. Labrador e golden retriever hanno anche, in media, una vita più lunga (di solito un animale accompagna il cieco fino alla sua morte). 

La Scuola di Scandicci assegna ogni anno circa 25 cani: un numero più che rispettabile, considerando la difficoltà dell’addestramento, nel quale l’animale viene istruito a valutare e ad affrontare il traffico, all’obbedienza (ma anche alla “disobbedienza intelligente”, quando occorre, il cane vede qualcosa di pericolosi per il cieco), alla capacità di evitare ostacoli ed insidie, e infine al corretto comportamento sociale. La Scuola è aperta alle visite, in particolare di scolaresche: per le richieste in questo senso occorre scrivere a scuola.cani.guida@regione.toscana.it.



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