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25 Aprile: L’Italia sentitamente ringrazia

25 Aprile: L’Italia sentitamente ringrazia

La Costituzione festeggia i suoi sessantotto anni portati benissimo

Autore: Anonym/giovedì 25 aprile 2013/Categorie: Attualità, Italia

“L’Italia è libera, l’Italia risorgerà”. Con queste frase scritta a caratteri cubitali le prime pagine dei rotocalchi annunciarono la liberazione dal nazifascismo. Era il 25 Aprile di sessantotto anni fa e da allora ogni anno nello stesso giorno si festeggia quello che è l’anniversario più importante della nostra Repubblica.
Durante la Seconda Guerra mondiale (iniziata nel 1939 e terminata nel 1945), dopo il 1943 l’Italia si trovò divisa in due. Al nord Benito Mussolini e i fascisti costituirono la Repubblica Sociale Italiana, vicina ai tedeschi e al Nazismo di Hitler, mentre al sud si formò in opposizione il governo Badoglio, in collaborazione con gli alleati americani e inglesi.
Per combattere il dominio nazifascista, i Partigiani formarono la cosiddetta Resistenza. Si trattava di uomini, donne, giovani, anziani, preti, militari, persone di diversi ceti sociali, di diverse idee politiche e religiose, che avevano in comune la volontà di lottare in prima persona, ognuno con i propri mezzi, per ottenere in patria la democrazia e il rispetto della libertà individuale e l’uguaglianza.
Il 25 Aprile 1945 i Partigiani, supportati dagli Alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, mettendo fine al tragico periodo di lutti e rovine. Dopo due anni l’Assemblea Costituente approvò la Costituzione come legge fondamentale dello Stato Italiano, “la più bella del mondo” come dice Roberto Benigni, entrata in vigore il primo Gennaio 1948.
Vale la pena ricordare un’importante citazione del Prof. Pietro Calamandrèi (Firenze 1889 – ivi 1956, giurista, scrittore, docente universitario, nonché uomo politico) “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”. Attaccata e criticata da più parti politiche, la nostra Carta Costituzionale rimane attuale e immutata negli anni.


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