Amour de loin della scrittrice, drammaturga Alma Daddario con Silvia Siravo e Simone Migliorini che cura anche la regia, con le musiche di David Dainelli e la partecipazione de I Madaus con il brano inedito Ti lascio un bacio interpretato da Aurora Pacchi, andrà in onda in Prima Nazionale oggi mercoledì 13 gennaio 2021, alle ore 14:30, in esclusiva su Radio Vaticana, nella trasmissione Tredici Tredici, all’interno di Buona la Prima. L’appuntamento con la Seconda parte è mercoledì 20 gennaio, alle ore 14:30. La produzione di Amour del loin è del Festival Internazionale Teatro Romano Volterra.
In Amour de loin, Alma Daddario costruisce, su una trama alquanto insolita e suggestiva, la storia di Valerio e Francesca, docenti universitari impegnati nella raccolta di epistolari storici a tema amoroso: il più classico degli argomenti inquadrato in una originalissima prospettiva letteraria che abbraccia passato e presente, collocata nello scenario più attuale, ovvero quello oscurato dalle difficoltà e dalle nuove problematiche insorte a più riprese a seguito della pandemia da Covid-19 e del lockdown. Un tessuto che si intreccia con le passioni di grandi personaggi della storia avvolge i protagonisti, imprigionati in una contemporaneità che cerca, impreparata, talvolta annichilita, il futuro attraverso una porta socchiusa. Valerio e Francesca, nella avvincente interpretazione di Silvia Siravo e Simone Migliorini, trasportano idealmente il pubblico in una dimensione che pare sospesa nel tempo, di grande fascino, in cui i due amanti, costretti ad una lontananza forzata, vivono e sono testimoni di amori celebri del passato ancora straordinariamente vivi, e si confrontano su una raccolta di lettere d’amore tra le più belle mai scritte, di autori come Ovidio, Marcel Proust, Cyrano de Bergerac, Dino Campana, Rainer Maria Rilke, Francis Scott Fitzgerald, Ludwig van Behetoven, Jean Jacques Rousseau, Napoleone Bonaparte, Gustav Jung, Madame de Staël, Aphra Behn, Emily Dickinson, Sabina Spielrein, Marina Cvetaeva, Sibilla Aleramo.
“Le lettere – spiega Alma Daddario - sono un’arma efficace per manifestare una gioia, per esternare un’emozione rendendo partecipi gli altri, per riempire il vuoto di una lontananza fisica. Hanno un respiro ampio e parlano al cuore e alla mente con modalità diverse dai messaggi veicolati dai cellulari: modalità che le rendono immortali. Si scrivono per se stessi, senza cercare fama, o approvazione. Si scrivono per dare dimora alle passioni, ma anche alle debolezze, per comunicare… l’incomunicabile. In poesia o letteratura, finzione o storia, la lettera d’amore è specchio dell’anima di chi la scrive. Erede moderna dell’’amor di lontano’, cantato dai trovatori, che esprimeva nostalgia, desiderio, illusione. L’Amour de loin, l’amore impossibile, che poteva essere vissuto solo in modo virtuale attraverso i versi, così come attraverso le missive. Una lettera è in grado di superare spazio e tempo… racconta i momenti in cui gli esseri umani sono più veri, dubbiosi o fragili, appassionati o disperati, ingenui o cinici. Poeti, filosofi, scrittori, musicisti e… comuni mortali, donne e uomini, attraverso le lettere, hanno ci hanno lasciato una traccia di immortalità. Personaggi immaginari o storici, mitologici o reali, rappresentano la continuità delle nostre speranze, dei nostri sogni, delle aspettative dell’uomo davanti a un sentimento inspiegabile che crea gioia, dolore, desiderio, sconcerto. L’amore è tutto – affermava Emily Dickinson – e questo è tutto ciò che sappiamo dell’amore”.
Amour de loin - Prima parte
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