L’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia, Viktor
Alexander Elbling è stato insignito ieri, nella sede dell’Ambasciata del
Messico, dell’onorificenza dell’Ordine dell’Águila Azteca, nel grado di
Banda, massimo riconoscimento, istituito nel 1933, concesso dal Messico ai
cittadini stranieri per i servigi resi alla Nazione o all’umanità, ai capi
delle missioni diplomatiche accreditate in Messico, in base al principio di
reciprocità. Ha spiegato il valore di questa decorazione onorifica
l’Ambasciatore del Messico in Italia Carlos García de Alba, durante la
cerimonia alla quale hanno preso parte, oltre a Nuria Sanz a fianco del marito
Ambasciatore Elbling, numerosi ambasciatori e diplomatici tra i quali il Decano del Corpo Diplomatico Nunzio Apostolico in Italia Mons. Emil Paul Tscherrig, il Capo del Cerimoniale
Diplomatico della Repubblica Inigo Lambertini, l’Ambasciatore del Messico
presso la Santa Sede Alberto Medardo Barranco Chavarría, Antonella Cavallari,
Segretario Generale dell’Istituto Internazionale Italo-Latino Americano (IILA),
che ha ricevuto le congratulazioni dell’Ambasciatore Carlos
García de Alba per il suo
recentissimo nuovo incarico.
L’Ambasciatore del Messico in
Italia ha espresso l’onore e la grande
soddisfazione di offrire il massimo riconoscimento del suo Paese
all’Ambasciatore Elbling, che ricorda
di avere incontrato a Guadalajara, sua città natale, in occasione della Fiera
internazionale del libro.
“La nomina, nel 2014, di uno
dei più brillanti ed importanti diplomatici tedeschi a guidare la sua
Rappresentanza in Messico – ha affermato - è stata la conferma dell’importanza
e del rispetto che ci accordiamo. Nonostante le apparenti distanze culturali e
geografiche, la verità è che nel corso della storia, Messico e Germania hanno
profuso affetto e dichiarato simpatia. Anche come parte inevitabile del
comportamento umano, gli stereotipi che popolano l’immaginario delle nostre
società, raccolgono elementi e caratteristiche che mettono in luce virtù o
qualità ammirevoli, attraenti e persino desiderabili, che ci completano”.
Proseguendo nel suo intervento,
l’Ambasciatore ha fatto riferimento allo “sguardo che lo scienziato Alexander
von Humboldt ha avuto verso il Messico all’inizio del XIX secolo: in lui alla
curiosità propria dell’uomo colto e intelligente, la stessa in ogni tempo e ad
ogni latitudine, si sono unite la sensibilità e l’impegno nei grandi valori
della tradizione filosofica e del rigore scientifico proprio della Germania. La
richiesta che, all’epoca, egli rivolse al governo del Messico, di fare in modo
che vi fossero pari opportunità per tutti e di fare dell’educazione il motore
della prosperità di un popolo, è stata un appello intriso di impegno sociale e
giustizia, ma anche visionario, perché oggi sappiamo che entrambi gli elementi
sono indispensabili quando si parla di sviluppo nel XXI secolo”.
“L’Ambasciatore Viktor Elbling
– ha proseguito - fa parte di questa tradizione. Innumerevoli sono stati i suoi
contributi e i campi in cui sono stati sviluppati, sottolineando in
particolare il desiderio di approfondire,
con successo, schemi di cooperazione innovativi, in cui il rafforzamento del
capitale umano di entrambi i Paesi è stato una priorità indiscutibile. La sua
convinzione che l’acquisizione di abilità e capacità di affrontare le sfide
contemporanee deve essere accompagnata da una prospettiva sociale impegnata, da
parte dei soggetti pubblici, dell’attività privata e dall’assunzione di
responsabilità da parte della società civile, parla da sola. Pertanto,
questioni come il modello della doppia istruzione e della responsabilità sociale
delle imprese, sono state due grandi aree in cui si è distinta l’attività di
Viktor Elbling in Messico. Allo stesso modo, con la sua personalità aperta e il
suo spirito sensibile ha apprezzato e promosso l’approccio al patrimonio, alla
creazione artistica e alle manifestazioni ricche e diverse della cultura
contemporanea tra Germania e Messico. Il successo del biennio 2016-2017 ne è
stata una chiara testimonianza. D’altra parte, la presenza dell’Ambasciatore
Elbling in Messico, ha avvicinato entrambi i governi. Le molteplici coincidenze
in posizioni internazionali hanno lasciato il posto ad alleanze aperte e, non
di rado, a chiare intese per portare avanti le questioni vitali dell’Agenda
Globale. Messico e Germania giocano nella stessa squadra, come ha detto Viktor
Elbling più di una volta”.
Pienamente d’accordo su questa
affermazione, l’Ambasciatore del Messico ha messo in evidenza il valore
economico del rafforzamento dei legami e del reciproco interesse a costruire
nuove strategie su di essi, anche in vista degli obiettivi dettati dall’Agenda
2030.
Nell’ambito delle relazioni tra
i due Paesi, di interessi e passioni condivise, l’Ambasciatore, ha voluto includere anche altri
argomenti, che ha simpaticamente definito “ugualmente molto seri, ma che uniscono
profondamente i nostri due popoli: la birra e il famoso Vocho Volkswagen”. “La prima – ha spiegato – è stata naturalizzata
e fa parte della nostra orgogliosa vita gastronomica e sociale. Il secondo, che
è stato il risultato dello sviluppo rivoluzionario dell’industria
automobilistica, che ha cambiato la vita in ampi settori della popolazione
tedesca e del mondo, in Messico è diventato qualcos’altro, un vero protagonista
di momenti affascinanti per milioni di messicani. Viktor Elbling lo ha afferrato
e così l’iconico Vochol, il Vocho Huichol ha deliziato chiunque, ovunque è stato esposto.
Era la rappresentazione di un abbinamento tra l’arte Huichol, la tecnologia tedesca e la fattura messicana di alto
valore aggiunto. Il Vocho, la cui
storia è oggi tristemente interrotta, è stato un fattore identificativo della
mia generazione e di quella di milioni di messicani”.
“Oggi – ha proseguito -
l’Ambasciatore Viktor Elbling lavora con la stessa dedizione, pratica
professionale e passione, nel suo nuovo incarico in Italia. Tuttavia, vorrei
ricordarti – conclude rivolgendosi a lui direttamente - che in Messico hai
lasciato affetti profondi e che attraverso di me il governo e il popolo
messicano lo decorano”.
L’Ambasciatore Viktor Elbling,
ringraziando della “magnifica decorazione”, importante per lui e per la moglie,
ha dichiarato di essere molto legato al Messico e si considera assai fortunato
perché dopo esservi stato, è venuto anche in Italia realizzando così un sogno.
Veniamo da un Paese con una profondità culturale immensa e siamo arrivati qui,
in un altro Paese molto speciale”.
“Per me il Messico è speciale
sotto tanti aspetti”, ha aggiunto. “Mi sono sempre interessato moltissimo alla
sua storia”. Ha quindi raccontato
di quando, all’età di quattordici anni, ha ricevuto in dono un libro sulla
conquista del Messico, ricchissimo di dettagli. “Ho sempre vissuto una relazione molto stretta con questo
Paese che ha una cultura meravigliosa”. Numerosissimi sono stati i contatti, le
frequentazioni e le amicizie con gli artisti messicani grazie anche alla
moglie, Direttore di Unesco Messico. “Un oceano immenso di artisti di prima
qualità a livello globale, di grandi maestri, si trova in Messico”. Tra i
contemporanei che, dice, “conosciamo poco”, cita tra i nomi degli amici più
cari quello di Francesco Toledo scomparso lo scorso anno che ha definito “uno
dei maggiori del mondo”.
Ha evidenziato la speciale
complementarietà tra l’industria e l’innovazione messicana e quella tedesca;
l’importanza dei rapporti diplomatici tra i governi ai quali si devono
aggiungere quelli con la società civile. “Abbiamo incontrato – ha detto - in
Messico molti amici, gente generosa, aperta, sempre disposta a dare, a
integrarsi. È stato meraviglioso. Una popolazione incredibile”.
“Siamo molto felici – ha
concluso con una parafrasi L’Ambasciatore Viktor Elbling - di essere qui a
Roma, vicino a Dio in quanto vicini al Vaticano, ma siamo molto tristi perché
siamo lontani dal Messico”.
Foto: L’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia Viktor
Alexander Elbling riceve l’onorificenza dell’Ordine dell’Águila Azteca dall’Ambasciatore
del Messico in Italia Carlos García de Alba.
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