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“Attraverso me”, l’interiorità femminile indagata attraverso il ritratto

“Attraverso me”, l’interiorità femminile indagata attraverso il ritratto

Nelle opere di Agostina Lisi la ricerca sul corpo tra cerchi magici ed attese clandestine

Autore: Anonym/venerdì 3 agosto 2018/Categorie: Attualità, Arte, Italia, Lazio

Attraverso me, è il titolo della prima mostra personale di Agostina Lisi, allestita negli spazi del Centro Culturale Fax, a Roma. Il titolo dell’esposizione, che ha fatto registrare un rilevante numero di visitatori, è indicativo della volontà di Agostina di prendere per mano il fruitore, accompagnandolo nel mondo che l’artista percepisce: un mondo di cui fanno parte stati d’animo come la paura e le incertezze comuni ad ognuno di noi. Per l’occasione sono state presentate le serie di Cerchi magici ed Attese clandestine.

Cerchi magici, come dichiarato dall’artista, sono parte di un progetto in evoluzione che ad oggi raggruppa tre opere prodotte dalla stessa nel 2018, dipinte con tecnica di ecoline e acquerello su supporti quadrati (40x40 cm) di carta intelata. I Cerchi magici traggono origine dal desiderio della Lisi di esternare le proprie energie, esorcizzando i momenti difficili della vita ed indagando sugli avvenimenti nuovi o accidentali in cui inevitabilmente nel corso degli anni ci si imbatte.

Attese clandestine raggruppa nove opere pittoriche prodotte nel 2016 con tecnica mista su supporti di carta intelata (30,5x22,9 cm). L’autrice si rappresenta nei panni di una giovane amante nascosta, impersonificando il concetto di attesa e contestualmente uno sprezzante senso di confusione, malessere e di irriducibile ripetitività di una giovane donna innamorata che attende una figura all’orizzonte, qualcuno che tarda a venire, o che forse, non arriverà mai.

Agostina Lisi, classe 1986, d’origine pugliese, consegue il Diploma di laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, concludendo poi la sua formazione artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, città nella quale espone i propri lavori in mostre collettive. Ha partecipato attivamente a diverse esposizioni con Pier Luigi Berto, suo docente e maestro nel periodo romano di formazione.
La giovane artista si approccia alle nuove tendenze dell’arte figurativa attraverso la pittura, la fotografia e la scultura, arrivando anche a fondere tecniche diverse. Predilige il disegno, attraverso il quale descrive realtà e tratti umani che si rivelano nella loro essenza più intima.



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