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Paul Klee e l'Italia

Paul Klee e l'Italia

Autore: Anonym/giovedì 11 ottobre 2012/Categorie: Attualità, Arte, Italia

Paul Klee, visitata l’Italia per ben sei volte nella sua vita, non l’ha mai rappresentata. La Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma gli dedica una mostra in cui cerca di coglierne la relazione. Circa cento opere, esposte fino al 27 gennaio 2013, sue e di suoi contemporanei – da Kandinsky ad Albers a Soldati, per citarne alcuni, tracciano un ipotetico percorso su un rapporto non consumato.
La città che più affascina il pittore, lo si coglie dai suoi carteggi personali, è certamente Genova: della Superba nessuna traccia dipinta. Procedendo con ordine la mostra apre con alcune acqueforti su zinco, figurative, che rappresentano brutte figure umane, per cedere il passo alla crescente astrazione nelle sale successive. Dei soggiorni napoletani, fiorentini, versiliesi, veneziani e veneti, come di quelli emiliani e lombardi ci sono, ancora, le testimonianze scritte, cartoline e ricordi; nei dipinti, forse, qualche atmosfera, come in Mazzarò o in Quartiere di ville “fiorentino”.
Divertente l’idea di dedicare una sala ad attività di laboratorio didattico per i bambini. Il gioco che propone Vacanze da artisti, ideato dai servizi educativi della Galleria e Coopculture, è di disegnare la propria opera seguendo le “istruzioni” di Klee: attraverso l’ascolto di una voce registrata che recita passi di alcune sue lettere e annotazioni, i piccoli visitatori potranno disegnare ciò che ascoltano e portare a casa il proprio capolavoro.
Ciò che di più si apprezza nelle cinque sezioni in cui le curatrici Tulliola Sparagni e Mariastella Margozzi hanno suddiviso il percorso espositivo, è l’impegno critico con cui Klee viene studiato.
Se dei suoi rapporti con il futurismo, a cui cerca di avvicinarsi pur non conoscendone gli esponenti, e con l’espressionismo restano molte opere che qui non sono state tralasciate, è interessante notare il ribaltamento di focus dell’ultima sezione.
L’Italia e Klee, dedicata alla ricezione di questo artista nella Penisola, cita le biennali di Venezia a cui partecipò, il suo clamoroso successo e l’eco che molti ne sentono ancora oggi.

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