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Michele Coppola:

Michele Coppola: "Olimpi?"

Autore: Anonym/lunedì 4 giugno 2012/Categorie: Arte, Italia

I protagonisti della mitologia Greca tornano alla luce in tutta la loro raffinatezza ed eleganza. Si chiama “OLIMPI?” la mostra presentata dall’artista contemporaneo Michele Coppola presso la Sala delle Leopoldine a Firenze.

Dalle leggere ma decise pennellate, racchiuse nelle sagome rappresentanti le divinità elleniche dal Giove all’Apollo, alla Demetra e alla Nike di Samotracia, si evincono la passione dell’artista non solo per la pittura ma anche per la storia.

Il tema della classicità, percorso da tanti artisti contemporanei, trova nell’arte di Michele Coppola non soltanto una semplice rivalutazione in chiave moderna ma un riflesso di quello che è un insieme di studi, indagini e intuizioni sul periodo storico ancora ricoperto da misteri.
Gli enigmi del passato affascinano l’artista e trovano la sua espressione attraverso la pittura carica di valori e simboli.

A distanza di un anno dalla precedente esposizione dove l’artista, trasformando i miti in archetipi legati alla memoria collettiva, ha cercato di spiegare quelle che sono le origini di un presente carico di contradizioni, “Olimpi?” si configura come prosecuzione di questa indagine.

Nella ricerca delle radici antiche il pittore sprofonda nel tempo. Stavolta non si tratti soltanto dell’arte o della filosofia del mondo Greco antico, il pensiero va oltre e fa risalto in particolar modo a quello che “fui l’intuito di Cosimo dei Medici che attraverso le traduzioni che affidò a Marsilio Ficino durante il periodo rinascimentale va a collegarsi addirittura con il corpus hermeticum”, raccolta di scritti filosofico-religiosi, attribuiti a Ermete Trismegisto, lascia ancora discusso il problema sulla datazione dei trattati.

La tesi dell’artista recupera i dibattiti storici ancora aperti sull'importanza dell'influsso egiziano sulla Grecia.

I dubbi e le domande creano un terreno su quale l’artista attraverso le pennellate vivaci e decise libera ogni propensione creativa.

Il ruolo del tutto indispensabile nelle opere di Coppola assume il colore al quale l’artista affida il compito eloquente del suo sentimento interiore.

Talvolta saturo e sgargiante, trapassa l'uno nell'altro, con un effetto esuberante e coinvolgente per poi estendersi su tutta la superficie; talvolta del tutto assente, come nella tela dell’Afrodite o Artemide, evidenziando in questo modo la perfezione e la bellezza divina.

Nonostante il suo spiccato interesse per l’arte, comincia a dipingere già nell’età adulta da autodidatta. Eppure è proprio questa caratteristica che gli ha permesso di sviluppare uno stile unico e indipendente dagli schemi linguistici. Libero da condizionamento critico conduce la sua ricerca verso un’arte nuova lasciando tutti incuriositi ad aspettare la prossima mostra.


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