Il Consiglio Regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese, dice "no" a Pian dell'Olmo, Pizzo del Prete e Valle Galeria come siti per le discariche di Roma del "dopo Malagrotta".
In una mozione unitaria, approvata nella notte, Pian dell’Olmo viene definita “non fattibile” per una serie di criticità già indicate sia dai tecnici nominati dal precedente commissario che in un memorandum del Ministero dell’Ambiente. Pizzo del Prete risulta "presentare le medesime criticità già evidenziate in identiche situazioni, in riferimento al limitrofo sito Unesco della necropoli etrusca della Banditaccia (Cerveteri)". Ribadita dall'assemblea della Pisana l'assoluta indisponibilità della Regione a prendere in considerazione qualsiasi sito ubicato nell'area geografica "Valle Galeria" per "l'ormai insopportabile concentrazione di attività compromettenti l'equilibrio e la salvaguardia ambientale".
La Giunta Regionale, che alle 21:10 vedeva ancora decine di manifestanti bloccare le uscite del Consiglio alla Pisana, ha approvato infine la mozione per cui si fa promotrice nei confronti del Governo italiano e del commissario Sottile di una celere e approfondita valutazione dell’atto di "individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento rifiuti" adottato il 7 giugno scorso dalla Provincia di Roma. L'assemblea ha impegnato inoltre la Giunta a valutare la possibilità di individuare all'interno di Roma Capitale l'ambito ottimale.
Ad inizio seduta era intervenuto l'assessore alle Attività produttive e politiche dei rifiuti, Pietro Di Paolo, che ha comunicato la prossima presentazione in Giunta di una proposta di legge quadro sul trattamento dei rifiuti, con cui verranno regolamentate le Autorità d'ambito.
Da più parti, nel corso del dibattito, è emersa la volontà non solo di trovare siti alternativi, ma anche di potenziare la differenziata impiegando nuove tecnologie per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Fra le proposte, quella di riqualificare l’intera zona dopo la chiusura di Malagrotta.
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