Cinecittà deve rimanere un polo cinematografico d'eccellenza e devono essere evitate improprie utilizzazioni del sito. Questo il senso della mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese, dopo l'audizione con le organizzazioni sindacali dei lavoratori degli studios romani che si è svolta in commissione Lavoro.
La mozione su Cinecittà era stata presentata da Fabio Nobile (Fds) e altri consiglieri; ampliata in commissione Lavoro per essere poi riveduta in conferenza dei capigruppo, nella sua versione definitiva impegna la Giunta regionale "ad operare, per la propria competenza in materia urbanistico - edilizia, affinché le aree residue del compendio storico di Cinecittà siano utilizzate per lo sviluppo delle attività produttive industriali proprie di Cinecittà stessa … A promuovere un'azione che impegni il Governo a disporre del patrimonio immobiliare pubblico Cinecittà costituito da edifici storici e di più recente costruzione e da terreni liberi … ad operare affinché non venga data attuazione alle cessioni dei rami d'azienda che comportino il trasferimento dei lavoratori prima dell'apertura di un tavolo formale con le parti sociali e le istituzioni pubbliche".
La Regione Lazio si è fatta inoltre “promotrice di un’iniziativa presso le autorità competenti affinché Cinecittà Studios venga soggetto a vincolo di natura culturale”. Scopo principale è quello che far sì che Cinecittà Studios torni in mani pubbliche e mantenga il suo assetto primario di polo cinematografico più importante d’Italia e d’Europa.
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