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MAPPING THE GARDEN. MAPPING THE SKY all’Orto Botanico

MAPPING THE GARDEN. MAPPING THE SKY all’Orto Botanico

A Firenze l’ultimo appuntamento del programma “Conversazioni trasversali”

Autore: Redazione Aurora/mercoledì 13 settembre 2017/Categorie: Attualità, Arte, Scienze, Italia, Toscana

“Mapping The Garde, Mapping The Sky” è il titolo dell’ appuntamento, domani 14 settembre alle ore 15:30, all’Orto Botanico, Giardino dei Semplici, di Firenze (via Pier Antonio Micheli, 3. L’evento è inserito all’interno del programma delle “Conversazioni Trasversali”, dedicate al linguaggio della botanica “declinato – spiega Beth Vermeer che ha ideato il progetto e lo ha curato - attraverso il prisma di altre discipline. L’iniziativa, come già la precedente, Cappuccetto Verde, vuole essere un contributo reso in anticipo alle Giornate Europee della Cultura 2017, che intende focalizzare l’attenzione sulla natura e sul suo rapporto con la cultura.
“Mapping the Garden. Mapping the Sky stimola la forza immaginaria e la creatività di ripensare il nostro legame con la natura e con tutto ciò che essa ci offre”.
La prima parte dell’iniziativa è dedicata ad un workshop in cui, partendo dai sensi, bambini e adulti possono esplorare forme, colori, odori del Giardino e dei suoi elementi. Insieme all’artista fiorentina Meri Iacchi, I visitatori potranno sviluppare una grande mappa attraverso le diverse tecniche dell’arte e dei diversi materiali. Mapping the Garden è, come lo definisce la Vermeer, “il nuovo laboratorio che racconta l’Orto Botanico per immagini realizzando una grande opera collettiva”.
Dalle pratiche creative del giardino e della Terra si passa successivamente alle osservazioni del cielo. Dalle stelle alle stalle. Il Cielo come calendario dei contadini e dei pastori è il titolo dell’intervento dell’astrofisico Alberto Righini. A conclusione della serata avrà luogo un incontro tra poeti e astronomi che esploreranno l’universo adoperando linguaggi diversi ma complementari.
“Due squadre maestre – spiega Beth Vermeer - si confronteranno interagendo con il pubblico per diffondere la scienza che incontra la poesia. Ruggero Stanga, Eleonora Bianchi, Barbara Olmi ed Emanuele Pace, che forniranno una mappatura del cielo, mentre Karoline Borelli, Carlo Michele Marenco, Alberto Nocerino, Giovanna Olivari e Lidia Riviello del Gruppo Poeti Genova Voci completeranno il disegno universale con poesie e testi tratti da alcune loro pubblicazioni. Da sempre i poeti hanno trovato ispirazione nell’astronomia, associando il loro pensiero alla bellezza, all’armonia e altrettanto al caos dell’universo, al ritmo delle stagioni, agli oggetti celesti e ai fenomeni del cielo notturno”.
Il progetto di Beth Vermeer ha ottenuto il patrocinio del Comune di Firenze, la collaborazione della Direzione dell’Orto Botanico, del Museo di Storia Naturale e del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Firenze, e, per la promozione, il supporto del Consiglio della Regione Toscana.
La Consulenza scientifica nell’ambito della botanica è di Paolo Luzzi; quella scientifica nell’ambito dell’astronomia di Ruggero Stanga; il coordinamento scientifico è di Design of the Universe.


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