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Nell’ex carcere delle Murate esposti (e in vendita) i dipinti dei detenuti della Toscana

Nell’ex carcere delle Murate esposti (e in vendita) i dipinti dei detenuti della Toscana

È un’iniziativa dell’Associazione Volontariato Penitenziario di Firenze

Autore: Anonym/giovedì 24 marzo 2016/Categorie: Attualità, Arte, Italia, Toscana

Un ex carcere che è diventato luogo espositivo, anche caffè letterario, bar-ristorante, palcoscenico di spettacoli: è “Le Murate” a Firenze, scelto ora dall’Associazione Volontariato Penitenziario onlus di Firenze – presieduta da Saverio Migliori – per una mostra di opere pittoriche di detenuti delle carceri toscane. L’esposizione, realizzata in collaborazione con il Cesvot, il Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria e con il Comune di Firenze che ha fornito il patrocinio, è stato il momento conclusivo del progetto "Trompe l'Oeil. Schiudi l'arte e mettila da parte", che ha coinvolto con iniziative diverse e laboratori artistici le Case circondariali di Sollicciano (Firenze), Don Bosco (a Pisa), Pianosa e San Gimignano, oltre all’Istituto penale per minori “Meucci” di Firenze. È stato, in particolare, il cosiddetto “semiottagono” delle Murate – uno spazio di grande suggestione nella prospettiva visuale legata alla sua vertiginosa altezza – ad ospitare questa mostra, le cui opere sono state valutate e classificate in precedenza da una giuria composta da 9 membri: Sandro Bellesi, Benedetta Cappello, Ardo Kekezy, Corrado Marcetti, Giuseppe Martone, Alessandro Masetti, Serena Padovani, Francesco Petri, Giuseppe Martone, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Toscana e Franco Corleone, Garante dei diritti dei detenuti della Regione Toscana. Corleone, presente all’inaugurazione, ha sottolineato che, con iniziative come il Progetto “Trompe l’Oeil”, l’Italia può riguadagnare credito a fronte delle ripetute censure e condanne internazionali a causa delle condizioni delle sue prigioni.
Non è rara la presenza di laboratori artistici nelle carceri italiane: quello che è insolito è che queste opere possano avere l’occasione di essere viste anche fuori dai luoghi in cui sono nate, come ha reso possibile - invece - la mostra di Firenze, che ha permesso di conoscere autori dalla personalità creativa sicuramente interessante. Molti gli stili pittorici, dall’astratto informale ai tradizionali paesaggi, dal metafisico alle citazioni dei “grandi” dell’arte. La giuria ha selezionato le opere secondo quattro “fasce di qualità”, attribuendo ad esse non solo un valore artistico, ma anche un valore economico: è stato così possibile acquistare i dipinti in mostra. I proventi delle vendite saranno destinati - secondo la volontà degli stessi autori - all’attività dei laboratori artistici situati all’interno degli istituti penitenziari.

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