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I TESORI DI S. MARIA DEL FIORE E DEL BATTISTERO NEL NUOVO MUSEO DELL’OPERA DEL DUOMO

I TESORI DI S. MARIA DEL FIORE E DEL BATTISTERO NEL NUOVO MUSEO DELL’OPERA DEL DUOMO

A Firenze in costruzione la nuova galleria d’arte che sostituirà la precedente: con un grandioso allestimento ospiterà la Pietà Bandini di Michelangelo, la Maddalena di Donatello e tanti altri capolavori.

Autore: Anonym/domenica 21 dicembre 2014/Categorie: Attualità, Arte, Italia, Toscana

Fervono a ritmo serrato i lavori di allestimento del nuovo Museo dell’Opera del Duomo di Firenze: nuovo perché l’ampliamento degli spazi è così grande, e la ristrutturazione così radicale che sarà molto difficile, a lavori ultimati, intravedere le tracce della vecchia sistemazione della galleria che sorge a pochi passi dall’abside e della cupola brunelleschiana della Cattedrale. Franco Lucchesi, che è succeduto ad Anna Mitrano nel ruolo di presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore (l’istituzione che da fine ‘200 si occupa della conservazione e della valorizzazione del complesso del Duomo), spiega che il nuovo museo dell’Opera sarà grande più del doppio del precedente, aperto nel 1981. Questo grazie soprattutto all’utilizzo dello spazio dell’antico Teatro degli Intrepidi, che ospiterà una delle sale più grandi, in cui troverà posto una ricostruzione della facciata mai realizzata che per il Duomo progettò Arnolfo di Cambio, iniziatore, come è noto, della grandiosa fabbrica. Su questa facciata saranno ricollocati anche una quarantina di originali di statue piccole e grandi che adornavano la facciata della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Il progetto architettonico e di allestimento del nuovo museo è di Adolfo Natalini e Guicciardini & Magni architetti: direttore della galleria sarà monsignor Timothy Verdon. Tre piani, 25 sale, per un totale di 5.550 metri quadrati: quando sarà inaugurata, il 29 ottobre 2015, la nuova Opera del Duomo sarà uno dei musei più importanti al mondo dedicati alla scultura e architettura medievali e rinascimentali. Tra le opere custodite – l’elenco sarebbe lunghissimo – capolavori assoluti come la cosiddetta Pietà Bandini di Michelangelo (scolpita dopo i 70 anni dell’artista) che si trovava, fino a pochi anni fa, in Duomo, o la Maddalena, il Geremia e l’Abacuc di Donatello, o la sublime Porta del Paradiso e la Porta Nord del Battistero di San Giovanni opere di Lorenzo Ghiberti. E poi ancora opere di Luca della Robbia, Tino da Camaino, Nanni di Bartolo, il Ghirlandaio. Gli allestimenti saranno spettacolari e scenografici, in modo da valorizzare ed enfatizzare al massimo la splendida qualità artistica delle opere esposta. Il Museo ricostruirà anche l’accidentata vicenda, lunga molti secoli, dei progetti di realizzazione della facciata del Duomo, approntati da grandi artisti e mai realizzati fino all’epoca – nel XIX secolo – di Firenze capitale Una grande terrazza panoramica all’ultimo piano offrirà una straordinaria vista di Firenze.
I lavori – pagati in proprio dall’Opera di Santa Maria del Fiore, che non conta su nessun finanziamento pubblico e gode di scarse donazioni da parte di sponsor privati – stanno procedendo a grande velocità, per rispettare la scadenza del prossimo ottobre, praticamente in coincidenza con lo svolgimento, ai primi di novembre, del grande Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa italiana, che vedrà, almeno per un giorno, la presenza di Papa Francesco.


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