Si è appena conclusa alla Fortezza da Basso di Firenze l’edizione n. 85 di Pitti Bimbo, vetrina internazionale delle collezioni per la primavera estate 2018 destinata ai più piccoli ma anche alle mamme, sempre più spesso rappresentate sulle passerelle accanto ai giovanissimi modelli, e soprattutto, da sempre un’occasione in più per qualche star di trovarsi davanti ad obiettivi e telecamere. Testimonial, da soli o con i propri figli, di un brand rubano la scena ai bambini catturando l’attenzione mediatica e dei compratori finali sensibili ai modelli da imitare specialmente se appartenenti al mondo del cinema, della televisione o della politica. Tra questi, è Claudia Galanti, modella, showgirl, e attrice, originaria del Paraguay. Il fascino della bellezza sudamericana, oggi più che mai molto quotato, appare un eccellente espressione dell’immagine che Gaialuna vuole trasmettere: “divertente, fresca, colorata”, come la definisce la stessa Galanti che aggiunge ”piace tanto alla mia bambina ed io posso usare questi capi sia per lo stile sportivo che per quello elegante”.
Cosa pensa Claudia Galanti della moda?
Penso che la moda, di base, non sia una questione di soldi, ma una questione di gusto. Bisogna considerare come le persone indossano la moda: questo è importante e i soldi non bastano per comprare la classe e il gusto.
Qual è il suo rapporto con la moda per i bambini?
Una volta, se devo dire la verità, cercavo molto di più la moda mentre adesso cerco un po’ più la semplicità. Adesso sono io che scelgo gli abiti per i miei bambini, anche se spesso è difficile perché hanno un carattere abbastanza forte e quindi accade che ci scontriamo e alla fine posso solo dare loro consigli. Questo capita soprattutto col maschio. La femmina, invece, si fa ancora un po’ guidare.
Oltre alla famiglia che cosa la sta impegnando in questo momento?
Sto aprendo un ristorante di cucina e cibo latinoamericano, cioè brasiliano, paraguaiano, messicano per fare assaggiare a tutti … l’America Latina!
Che rapporto ha con le sue origini paraguaiane?
Beh sono le mie radici: sono partita da lì quando ero piccola ma le mie origini restano quelle e l’idea del ristorante è anche un modo per far riaffiorare la mia infanzia.


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