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1865, FIRENZE CAPITALE D’ITALIA. LE CELEBRAZIONI DEL CENTOCINQUANTENARIO

1865, FIRENZE CAPITALE D’ITALIA. LE CELEBRAZIONI DEL CENTOCINQUANTENARIO

Il programma delle commemorazioni aperto in Palazzo Vecchio. Un fitto cartellone di appuntamenti varati dal Comitato Promotore Firenze Capitale presieduto da Eugenio Giani

Author: Anonym/Wednesday, February 4, 2015/Categories: News, Italia, Toscana

Il 3 febbraio 1865 Vittorio Emanuele II lasciava, in treno, Torino per approdare, dopo oltre 12 ore di viaggio, alle 22, a Firenze, nuova capitale d’Italia. Prese alloggio a Palazzo Pitti, che – dopo essere stato per secoli la reggia dei Medici e dei Lorena – sarebbe così diventato (per pochi anni), quella dei Savoia, sovrani del neonato Stato nazionale unificato. Oggi, nel 2015, Firenze ha scelto quella data per iniziare ufficialmente il programma di celebrazioni del centocinquantenario di Firenze Capitale: e se, nell’Ottocento, il trasferimento della capitale – solo una tappa in vista dello spostamento definitivo a Roma – dalle rive del Po all’Arno, fu un momento critico, in cui scoppiarono a Torino tumultuosi disordini (52 morti) e in cui anche i fiorentini accolsero il nuovo ruolo della loro città con fastidio e sospetto, oggi la celebrazione avviene – naturalmente – nel segno dell’unità e della simpatia. Tant’è che alla cerimonia solenne di celebrazione della ricorrenza di arrivo di Vittorio Emanuele, tenutasi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, erano, fianco a fianco, il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente del Consiglio comunale di Torino Giovanni Porcino (che sostituiva il sindaco Piero Fassino). Il clima di sentita unità nazionale e di totale riconciliazione storica era reso evidente anche dalla presenza in sala di Emanuele Filiberto di Savoia, grato al sindaco di Firenze dell’invito. Per un caso, il giorno della cerimonia ha coinciso con quello dell’insediamento del nuovo Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella (“per questo – ha detto Nardella nel suo intervento – oggi festeggiamo due volte”). Palazzo Vecchio ospitò, negli anni della Capitale, le sedute del Parlamento. Alla cerimonia sono intervenuti Valerio Massimo Manfredi, storico, archeologo e scrittore di romanzi di successo, e l’attore Toni Servillo, che ha recitato due poesie che il poeta cileno Pablo Neruda scrisse durante una sua visita a Firenze nei primi anni Cinquanta, in visita al sindaco comunista Mario Fabiani: commosso omaggio di un uomo che veniva – anche culturalmente - da molto lontano, alla grandezza artistica e culturale di Firenze e al suo messaggio perenne di bellezza rivolto a tutte le generazioni e a tutti i popoli.

Insieme a Nardella e a Porcino, ha presieduto la cerimonia Eugenio Giani, presidente del Comitato Promotore Firenze Capitale, politico e instancabile animatore della vita civile e culturale fiorentina. Il Comitato, senza i fondi che una attesa legge dello Stato avrebbe dovuto assicurare, forte solo di un finanziamento dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, ha varato un cartellone di appuntamenti già fittissimo, che durerà sei anni, quanti furono quelli che trascorsero prima che la capitale passasse da Firenze a Roma. Al momento le iniziative previste sono 62, ma il loro numero è destinato a crescere ancora, in maniera notevole. Inaugurata già, all’Archivio di Stato, la mostra “Una Capitale e il suo architetto. Eventi politici, sociali, urbanistici e architettonici. Firenze e l’opera di Giuseppe Poggi”. Un omaggio al grande architetto, che – per volontà dei piemontesi – ridisegnò la struttura urbanistica di Firenze, dandole il volto che più o meno ha anche oggi: abbattendo le mura e creando la cerchia dei viali, realizzando Piazza della Repubblica e il Mercato Centrale, modernizzando drasticamente gran parte del centro, creando il Piazzale Michelangiolo (dove questa lapide lo ricorda: Giuseppe Poggi, architetto fiorentino. Volgetevi intorno: ecco il suo monumento”). Un “restyling” della città che trovò oltremodo critici se non ostili i fiorentini, ma sul quale i giudizi oggi sono, nell’insieme, favorevoli. Oltre a numerose altre mostre (“Il profumo della luce” a Palazzo Corsini Antinori, “La facciata della Basilica di San Lorenzo” a Casa Buonarroti, “Firenze Capitale Ideale” a Palazzo Rosselli Del Turco, “Il principe dei Sogni” – Arazzi medicei di Pontormo e Bronzino” a Palazzo Vecchio, “Dal mercato vecchio al mercato nuovo: la costruzione del Mercato di San Lorenzo e la trasformazione urbana per Firenze Capitale” all’Archivio Storico del Comune, “Firenze Capitale 1865-2015”. I doni e le collezioni del Re” alla Galleria d’Arte Moderna e altre), il cartellone di Firenze Capitale comprende al momento spettacoli, incontri, conferenze e convegni, una serie di premi e concorsi e perfino un Galà di pugilato.

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