Cipro, isola di Afrodite: la bellezza senza tempo di cinquantasei capolavori antichi di millenni, esposta fino al 5 gennaio 2013 nelle Sale delle Bandiere del Quirinale.
Allestita per celebrare il turno di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea di Cipro, la mostra raccoglie opere provenienti da tutta l’isola – dato importante, che segna un altro passo nel processo di coesione fra la parte greca e quella turca in cui la Repubblica è ancora divisa. La scelta di porre al centro la figura di Afrodite è dettata proprio dall’importanza che il culto di questa dea, nato con tutta probabilità proprio a Cipro, ha rappresentato per l’isola nell’antichità.
Dalle statuette risalenti al periodo neolitico, raffiguranti creature ermafrodite che via via si sono evolute nell’immagine della grande dea madre, ai monili d’oro del periodo ellenistico, la figura di Afrodite va delineandosi fino ad assumere, in una statua tardo ellenistica acefala e senza braccia, la straordinaria bellezza per cui ancora oggi è ricordata. Gli altri reperti, di piccole dimensioni, raffiguranti figure di donne che portano in braccio dei neonati sono un’immagine inedita rispetto all’antica statuaria occidentale e commuovono nella loro naturale semplicità.
“È un’occasione davvero fortunata e propizia che questa mostra sia inaugurata a Roma – dice in una nota il presidente della repubblica di Cipro Demetris Christofias –, la capitale di una delle più grandi
civiltà del Mediterraneo. Le civiltà dell’Italia e di Cipro rappresentano due aspetti differenti dello stesso fenomeno storico e culturale, essendo ambedue ancorate al Mediterraneo”. Ricordare l’importanza di essere luogo di passaggio e incontro di civiltà diverse, in un’Europa che, unita, sembra ogni giorno più prossima ad abbandonare la propria coesione, è forse il primo dei messaggi positivi di questa nuova presidenza a tutta l’Unione.
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