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XV Festival Internazionale Teatro Romano,

XV Festival Internazionale Teatro Romano, "suggellata" la collaborazione tra Consiglio Regionale Toscana e Volterra

Spettatori con le cuffie alla prima nazionale di “Pancrazio: la libertà di avere paura”

Autore: Rita Sanvincenti/mercoledì 28 dicembre 2016/Categorie: Attualità, Teatro, Italia, Toscana

Firenze. Alla soglia del 2017, quindicesimo anno dalla sua fondazione, il Festival Internazionale Teatro Romano Volterra, sotto la direzione artistica di Simone Migliorini, è stato presentato ufficialmente - per la prima volta - nella sede del Consiglio della Regione Toscana, alla presenza del Presidente Eugenio Giani. Un segnale importante che lascia intravedere nuovi scenari per il Festival che ha le sue radici in quella che lo stesso Giani ha definito la “capitale dell’Etruria centrale”. Del Festival, in particolare, è stato presentato lo spettacolo, in prima nazionale, “Pancrazio: la libertà di avere paura” - al Teatro Persio Flacco il 29 dicembre – con cui, ha dichiarato il Presidente Giani, “abbiamo voluto suggellare un anno fecondo di iniziative in ottima collaborazione tra Consiglio Regionale e Volterra che troverà modo di essere ulteriormente espressa nel 2017. Se Firenze ospiterà il vertice dei Ministri della cultura dei Paesi del G7, noi, come Regione, cercheremo di fare in modo che le iniziative non siano legate solo a Firenze. In un corollario di attività, quando parleremo degli Etruschi che, voglio sottolineare, sono la matrice e il denominatore comune dell’identità della regione toscana, svilupperemo azioni anche a Volterra”.
“Volterra città d’arte”, l’ha definita il sindaco Marco Buselli precisando che, “per continuare a mantenerla tale, non possiamo solo pensare agli Etruschi e ai Romani: dobbiamo continuare ad essere vivi. Arte teatro e cultura trovano a Volterra una cornice d’eccezione. La città vuole continuare a mantenere la capacità di attrazione che possiede. La dimensione di Volterra esce dal tempo, dallo spazio, è fragile e delicata. In un’epoca in cui l’omologazione spinge verso il basso, noi cerchiamo di tenere alti i valori che ci vengono dal passato e con essi la nostra matrice etrusca”. Sono quindi in linea con questa prospettiva e con questi obiettivi, anche per il Sindaco Buselli, il Festival e lo spettacolo sul mito di Pan.
Parole lodevoli a sostegno del Festival di Volterra giungono anche da Massimo Carlesi, in rappresentanza della Fondazione della Cassa di Risparmio di Volterra, che da anni ne è sostenitrice. Inoltre Simone Migliorini è, per lo stesso Carlesi, “un caro amico, meritevole di attenzione e di successo”. “Sono rimasto molto bene impressionato”, ha aggiunto, “dalla visione in anteprima, ad agosto, di ‘Pancrazio’: dal testo, dall’interpretazione e dal contesto in cui è stato rappresentato”. “È una iniziativa, quella del Festival, che a noi della Fondazione sta particolarmente a cuore perché nasce a Volterra, nel Teatro Romano, da un volterrano, portata avanti con tanta forza e coraggio. È per questo che vogliamo continuare a mantenere il nostro sostegno”. Carlesi ha quindi ricordato l’impegno di Migliorini ad “allevare artisti”, in ambito scolastico all’interno del Liceo Classico. “Un progetto sul quale lavoreremo – ha annunciato Carlesi - sarà quello di affiancare, se sarà possibile, all’insegnamento ‘normale’ quello teatrale, che potremmo istituzionalizzare e che potrebbe anche diventare un richiamo per i giovani”.
Sul Festival, molto radicato nel tessuto cittadino, è intervenuto il suo direttore artistico, spiegando come è riuscito a trovare un suo spazio, una sua originalità coerente con l’immagine mitica della città stessa, all’interno di uno straordinario sito archeologico. “Pancrazio”, spiega Migliorini, “nasce grazie alla collaborazione stretta con l’Amministrazione comunale, con la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, e, per la prima volta, con l’Accademia dei Riuniti”.
Lo spettacolo sarà preceduto, alle ore 17, da un vernissage – curato da Andrea Mancini - della pittrice pratese Daniela Billi, autrice anche dei quadri che arricchiranno la scenografia. Di seguito, si terrà un dibattito sullo spettacolo, sul mito di Pan nella contemporaneità, al quale parteciperanno, tra gli altri, l’autrice di “Pancrazio: la libertà di avere paura”, Alma Daddario, il regista, coreografo, direttore artistico di “Teatri di Pietra”, Aurelio Gatti e, in collegamento skype, Walter Maioli, compositore, polistrumentista, ricercatore e paleorganologo, fondatore del Centro Internazionale del Suono.
Lo spettacolo (ore 21:30), si presenterà con una novità assoluta: “Per la prima volta in un teatro italiano – spiega Migliorini che ne è l’interprete - gli spettatori assisteranno alla rappresentazione utilizzando delle cuffie wireless che verranno loro fornite. Questo per potere meglio immergersi nella parola. Da qualche tempo non siamo più grandi fruitori del teatro di parola che, adesso, viene declinato come teatro dell’immagine, in risposta ad una minore capacità di concentrazione da parte del pubblico. Faremo così questo esperimento: sarà un monologo con musiche di David Dainelli, con la violinista Angela Zapolla e con la coreografa danzatrice Carlotta Bruno.
‘Pancrazio’ si pone come reale anticipazione del Festival che ha in programma, in prima nazionale, “Dalì versus Picasso” di Fernando Arrabal (fondatore del “Movimento Panico”) con la regia di Sergio Aguirre. Tra le produzioni, da segnalare la Salomè di Oscar Wilde e un concerto della soprano Patrizia Ciofi”.

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