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Severo appello del presidente di EML dopo gli ultimi attentati in Nuova Zelanda

Severo appello del presidente di EML dopo gli ultimi attentati in Nuova Zelanda

Civili e fedeli di qualunque religione o Paese del mondo non devono diventare vittime di cruente guerre di potere.

Author: Alfredo Maiolese/20 март 2019 й/Categories: EML, Italia

Dopo gli attentati nelle moschee in Nuova Zelanda, è evidente che la guerra per il petrolio, per lo sfruttamento di risorse naturali, per la vendita di armi, ha assunto nuovi scenari, non previsti da chi aveva elaborato gruppi terroristici (Al Qaida, Isis ecc.), incardinandoli e trincerandoli in una religione. Dietro le quinte troviamo, da una parte, un esiguo numero di persone impegnate in riunioni segrete, dall’altra, gruppi pseudo islamici, manovrati secondo loschi ed immorali interessi. Al Medio Oriente, primo teatro di guerra, centro globale per lo sfruttamento di risorse di ogni tipo, da attaccare e da indebolire, si è aggiunto l’Occidente, in modo particolare la nostra Europa. L’involontaria propaganda dei mass media, confondendo gli attentatori con i musulmani, non parlando, come dovrebbero, di islamizzazione del terrorismo, ha alimentato la creazione di gruppi estremistici occidentali, in cerca di vendetta, per le numerose stragi commesse in nome del Corano. Tra questi raggruppamenti, per la verità, non sappiamo se esistano delle logge, ma constatiamo il nascere di lupi solitari, desiderosi di vendetta, appagati e ripagati dal compimento di stragi contro civili innocenti, di religione opposta. Mentre scrivo, un attentato in Olanda è compiuto ed identificato come eseguito da un musulmano. Un calvario a spirale che alimenta rappresaglie da parte di difensori, che ahimè si ergono a paladini dei Cristiani, in realtà, vendicatori che di cristiano non hanno nulla, come del resto i terroristi che si celano dietro il nobile messaggio del Profeta Mohammed*. Tale escalation di violenza e di devastazione si sta spostando all’interno delle Chiese e delle Moschee alimentando ed accelerando uno scontro di religione. La guerra, che è sempre una rovinosa calamità per il genere umano quand’anche combattuta fra militari, mai deve abbattersi sui civili, mai deve invadere l’ambito delle religioni, poiché scese e rivelate per avvicinare Dio agli uomini, ed essi tra loro.
Non nascondo la mia viva preoccupazione per il progressivo aumento di odio e di manifestazioni di intolleranza che ha varcato la soglia del razzismo, e rischia di destabilizzare i rapporti sociali tra comunità. Si commette errore, ponendo democrazia e Islam sullo stesso piano, commisurando una religione con un modello politico di espressione popolare. La democrazia è diversa dall’Islam e nessuna delle due dovrebbe prevaricare sull’altra. Entrambi vanno rispettati e non demonizzati.
In qualità di Presidente della Lega dei Musulmani Europei EML, invito i nostri rappresentanti in Europa ed i nostri Ambasciatori di Pace nel mondo, ad intensificare gli sforzi con i leaders delle altre confessioni, spinti ed animati da un unico reciproco obiettivo: rispetto ed amore nella diversità religiosa.
La sinagoga, la chiesa, la moschea, il tempio sono dei luoghi sacri ed inviolabili e gli assassini che si nascondono dietro libri sacri sono gli effettivi nemici, dai quali, non soltanto tenersi lontano, ma da identificare e bloccare con tutte le forze.
I neozelandesi, visitando le moschee durante le ore di preghiera, hanno risposto in modo esemplare, contro violenza e brutalità, senza rancori, portando fiori, ed un sorriso di speranza. Lo scontro non è fra religioni o religiosi, ma congiuntamente, in opposizione al terrorista ripugnante e folle, privo di una confessione, ma solo animato da sete di disintegrazione e disfacimento.



Nella foto. Il Presidente di EML Alfredo Maiolese con Monsignore Luigi Borzone


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