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Il Ministro Crosetto in Israele incontra il suo omologo Yoav Gallant

Il Ministro Crosetto in Israele incontra il suo omologo Yoav Gallant

Dal colloquio è emersa la necessità di proteggere l'Unifil e la popolazione civile evitando il loro coinvolgimento negli scontri con Hezbollah; e di rivedere, rendendolo più efficace ed attuale, il mandato dell'Unifil. È stata riaffermata l’importanza, per la sicurezza del rientro degli sfollati, di sostenere le Forze Armate libanesi, ed è stato affrontato il tema del futuro di Gaza e di come costruire le condizioni perché lo stato palestinese possa nascere. Crosetto ha insistito affinché si raggiunga nel più breve tempo possibile un cessate il fuoco che consenta di riavviare le azioni diplomatiche.

Author: Redazione Aurora/Monday, October 28, 2024/Categories: News

Il Ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha incontrato oggi a Gerusalemme il suo omologo israeliano, Yoav Gallant, nell’ambito di un’ampia iniziativa avviata da Crosetto con il G7 della Difesa, e proseguita incontrando i suoi omologhi dell'Arabia Saudita e della Turchia. Durante il colloquio, i due ministri della Difesa hanno analizzato nel dettaglio la situazione a Gaza e nel Sud del Libano, si legge in una nota, sottolineando la necessità di creare le condizioni per una soluzione duratura che garantisca la stabilità dell'intero Medio Oriente. Nel corso dell'incontro, il Ministro Crosetto ha ribadito la necessità di una piena attuazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, per garantire che nel Sud del Libano, tra la Linea Blu e il fiume Litani, solo le Forze Armate Libanesi (LAF) e Unifil siano in possesso delle armi. Entrambi i ministri hanno concordato come debba essere fatto ogni possibile sforzo per proteggere l'Unifil e la popolazione civile ed evitare il loro coinvolgimento negli scontri con Hezbollah, sottolineando la necessità di rivedere e rendere più efficace e attuale il mandato dell'UNIFIL. Crosetto e Gallant hanno auspicato il rapido rilascio degli ostaggi detenuti dai terroristi di Hamas e accolto con favore la capacità di difesa delle forze di autodifesa israeliane, che hanno protetto la popolazione civile dai recenti attacchi iraniani, evitando una pericolosa ulteriore escalation. Il Ministro Crosetto ha insistito affinché si raggiunga nel più breve tempo possibile un cessate il fuoco che consenta di riavviare le azioni diplomatiche. Parallelamente, hanno ribadito l'importanza di sostenere le Forze Armate Libanesi, il cui rafforzamento è cruciale affinché si creino le condizioni di sicurezza necessarie per consentire il ritorno degli sfollati, sia nel Sud del Libano sia nel Nord di Israele. Infine, la discussione ha affrontato la situazione in Siria, la cui stabilità è un fattore determinante per la sicurezza e la stabilità dell'intero Medio Oriente.

“Oggi ho avuto un importante incontro col mio collega della Difesa, Gallant, che segue l'incontro che c'è stato nelle settimane scorse prima del Presidente Meloni e poi del Ministro Tajani, ha dichiarato il Ministro Crosetto. “L'Italia sta cercando di svolgere un ruolo in Medio Oriente per cercare di arrivare velocemente alla pacificazione sia a Gaza che in Libano. Abbiamo affrontato i due temi oggi. Siamo partiti dal Libano dove ho avuto ancora una volta la garanzia che le forze armate israeliane in qualunque modo cercheranno di salvaguardare il contingente Unifil”, ha sottolineato.  “Ultimamente comunque c’è stato uno spostamento verso Nord e quindi di per sé la zona si è allontanata da quella che era il contingente Unifil, ma anche della loro intenzione ad andarsene via appena sarà possibile garantire che da quella zona del Libano non arrivino più attacchi sul suono di Israele. Ricordiamo che nell'ultimo anno sono stati oltre 10.000 i lanci di razzo da parte degli Hezbollah. Dall'altra parte abbiamo parlato del futuro di Gaza, della possibilità e della necessità che la comunità internazionale si faccia carico di portare aiuti umanitari, ma anche di pensare al futuro, a una Gaza libera da Hamas, ma una Gaza dove si possa ritornare ad andare a scuola, riaprire l'ospedale, ad avere una vita normale per i palestinesi. Anche in questo l’Italia si è detta disponibile a giocare un proprio ruolo come ha fatto adesso con gli aiuti da Food for Gaza, agli aiuti medici con la nave prima, con i trasporti aerei negli ospedali italiani poi, a supportare il piano del Re di Giordania per portare aiuto ai palestinesi, ma anche per costruire le condizioni perché il futuro stato palestinese possa nascere. Per questo abbiamo parlato anche della possibilità che i nostri 200 Carabinieri formino le Forze di Polizia palestinesi. Un incontro a 360 gradi nel quale abbiamo ribadito tutti come obiettivo quello di far terminare la guerra e riportare la pace in questo luogo.  Devo dire - conclude Crosetto - un incontro che mi ha lasciato molto soddisfatto. Il futuro della missione Unifil è quello di implementare la 1701. La risoluzione ONU nasce per garantire una fascia di rispetto tra il confine d'Israele, in modo tale che non potessero venire, da quella fascia di rispetto, attacchi alla popolazione israeliana. Non è stato così negli ultimi anni: da quella zona sono arrivati decine di migliaia di missili su Israele. Va, nei prossimi anni, garantito che questa risoluzione sia applicata, quindi che non ci siano insediamenti di Hezbollah in quella zona, che ci siano soltanto le forze dell'ONU e le forze armate libanesi a garantire la pace e il fatto che tra i due Paesi non ci sia la guerra”.


Nella foto: Ministro Guido Crosetto e Ministro israeliano Yoav Gallant.  

Crediti video: Ministero della Difesa.

 

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