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Il Premio “Girolamo Bambara” al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023

Il Premio “Girolamo Bambara” al XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023

Nell’ambito di Chimali 2023, dal 29-31 maggio 2023 a Marsala, verrà consegnato il prestigioso riconoscimento istituito per volontà della Prof. Patrizia Bambara figlia dell’illustre ricercatore.

Autore: Rita Sanvincenti/venerdì 12 maggio 2023/Categorie: Attualità, Italia, Sicilia

“In memoria del dottore Girolamo Bambara studioso nel settore vitivinicolo e per lunghi anni direttore della Cantina sperimentale di Milazzo” è stato istituito per volontà della figlia, professoressa Patrizia Bambara, e con il contributo di Scienze 4 life S.r.l, un Premio che verrà assegnato nell’ambito del XIII Congresso Nazionale di Chimica degli Alimenti - Chimali 2023, dal 29 al 31 maggio negli spazi di Villa Favorita a Marsala (TP). Il Premio intitolato a Bambara sarà attribuito alla “migliore comunicazione presentata nel settore vitivinicolo” e al “migliore poster nello stesso settore”. I premi “Girolamo Bambara” consisteranno in una somma in denaro messa a disposizione dalla Prof. Bambara e una medaglia d’argento offerta dalla Società Science4life, della quale il Prof. Giacomo Dugo è Responsabile scientifico, e saranno consegnati dall’Enologo Carlo Ferracane. Nella stessa occasione il Dr. Lucio Monte e il Prof. Giacomo Dugo consegneranno una medaglia ricordo alla Prof. Patrizia Bambara.

Il Dr. Girolamo Bambara nato a Milazzo nel 1927 e scomparso nel 2022, si laureò in chimica presso l'Università di Messina nel 1950. Operò nel settore della ricerca tecnica e scientifica nel settore chimico-agronomico, in collaborazione con importanti centri di ricerca e Istituti Universitari. Erano di suo interesse i beni culturali, etnoantropologici, l’archeologia industriale, la salvaguardia e la tutela ambientale. Fu chimico analista del servizio repressione frodi del MAF (1955-1972) e Direttore della Cantina Sperimentale di Milazzo-Ente della Regione Siciliana per la ricerca e la sperimentazione nel settore vitivinicolo (1972-1992). Partecipò al progetto finalizzato del C.N.R. in collaborazione con l'Istituto di Patologia vegetale dell’Università di Catania per il miglioramento genetico della vite dal 1975 al 1992, mediante selezione clonale - Costitutore, con l'Istituto di Patologia Vegetale dell’Università di Catania, di n°11 cloni di cultivar autoctone siciliane, iscritti al Catalogo nazionale delle varietà. Fu Componente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino e nel 1982 ricevette la Medaglia d'argento di Cangrande della Scala a Verona: “Per aver recato un determinante contributo allo sviluppo della viticoltura ed alla valorizzazione dell'Enologia Italiana". Scrisse e promosse il disciplinare di produzione delle denominazioni di origine controllate “Malvasia delle Lipari" e "Faro", sulla base di notevoli contributi e ricerche antropologiche, economiche, chimico-compositive e tecnologiche pubblicate su riviste nazionali, relative ai territori interessati. Tenne nel 1994 vari corsi di insegnamento presso l’Università degli Studi di Messina nel settore della Chimica degli alimenti e collaborò ad iniziative scientifiche anche con il Prof. Giacomo Dugo, con il quale scrisse un’importante dispensa dal titolo “Elementi di Chimica e Chimica-fisica applicati all’Enologia”.


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