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L’uomo dal fiore in bocca con Simone Migliorini sulla scena del Teatro Romano

L’uomo dal fiore in bocca con Simone Migliorini sulla scena del Teatro Romano

Lo spettacolo in Prima nazionale conclude la diciottesima edizione del Festival Internazionale.

Autore: Redazione Aurora/martedì 11 agosto 2020/Categorie: Attualità, Teatro, Italia, Toscana

Con un’altra Prima nazionale si concluderà il cartellone degli spettacoli dell’Edizione XVIII del Festival Internazionale Teatro Romano Volterra. L’Uomo dal fiore in bocca. Poesie, novelle e altre pazzie, tratto dalle opere di Luigi Pirandello, in scena mercoledì 12 agosto (ore 21:30). Lo spettacolo, prodotto da Festival Internazionale Teatro Romano Volterra e Teatro Persio Flacco, vede protagonisti sulla scena, Simone Migliorini, Francesca Signorini e Domenico Belcari, con musiche originali eseguite dal vivo da David Dainelli, consulenza letteraria di Natalia Di Bartolo e regia di Simone Migliorini.

“In tutto il mio teatro, nelle mie scelte artistiche – dichiara Migliorini - si trova qualcosa che mi appartiene, qualcosa che in quel momento mi sento di dire, di condividere con il pubblico. Non amo fare teatro se non mi riconosco in un’opera o in un personaggio. Riportare in scena questo capolavoro è una grande emozione, è come ritrovare se stessi di trent’anni fa, con i miei amici di ora e di allora emozionati, spensierati, audaci.  Una sensazione e una situazione che oserei definire pirandelliana. Ricercare e ritrovare la motivazione della scelta di questo testo e della data di rappresentazione, 12 agosto, ha, per me, un forte valore simbolico legato proprio a quella scelta.

In questi trent’anni i ‘fiori’ che hanno travolto la vita di altri, parenti, amici, colleghi, conoscenti e indirettamente quella mia e quella di ognuno di noi, sono stati centinaia e tutti loro saranno sul palco con noi quella sera, dentro i nostri cuori, sulla scena di uno dei luoghi più simbolici della città, fatto di pietre e respiri.

Il Festival compie 18 anni proprio in questo anno così difficile ma stimolante, dopotutto. In questa ricorrenza che ne segna la maturità, sua e nostra, la scelta di tornare a Pirandello vuol significare forse un nuovo inizio, ma anche un continuum, un fil rouge  coerente e appassionato che non si è mai interrotto, che non ha mai subito cedimenti pur nelle enormi difficoltà affrontate.

Lo spettacolo è inedito. Con la preziosa consulenza letteraria di Natalia di Bartolo abbiamo creato questa ‘pirandelliana’ che spero incontrerà il favore del pubblico. Un florilegio iniziale che comprende delle poesie giovanili del Nobel di Girgenti, citazioni da Il Berretto a SonagliLa Patente, restituita alla sua forma originaria di Novella, a brani da Il Soffio, da Enrico IV, oltre, naturalmente, a L’uomo dal fiore in bocca che chiuderà la serata.

David Dainelli ha composto ed eseguirà dal vivo le musiche. Domenico Belcari sarà l’Avventore e Chiàrchiaro, lo ‘iettatore’ della famosa novella La Patente, personaggio che, ricorderete, fu anche del grande Totò. Infine molteplici interventi saranno affidati a Francesca Signorini che ritorna finalmente sulle scene dopo otto anni di assenza.

I costumi realizzati per la Sartoria Capricci sono di Gabriella Panza".

 

 

 

 

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