Il Festival Internazionale Teatro Romano Volterra, giunto alla sua diciassettesima edizione con un progetto di grande inclusività e di coinvolgimento delle realtà del territorio, si apre con una significativa novità per i suoi sostenitori che da quest’anno, infatti, potranno beneficiare delle agevolazioni previste dall’Art Bonus. Il ricchissimo programma che tra spettacoli ed eventi - circa quaranta - coinvolge trecento artisti, avrà inizio giovedì 4 luglio e si concluderà domenica 11 agosto.
Volterra, “una delle nostre più belle città, unica in Toscana ed unica in Italia”, “capitale dell’Etruria, fonda le sue radici su più di 2000 anni di storia” ha dichiarato Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale della Toscana, ieri alla presentazione del Festival Internazionale Teatro Romano Volterra. Quelle stesse antichissime radici “oggi si rinnovano – ha proseguito Giani - nella proiezione che il Festival riesce ad assicurare attraverso la musica, la prosa ed eventi di assoluto spessore. È una vetrina della nostra regione, che fa cultura guardando al futuro ma con luoghi evocativi che testimoniano storia ed eccellenza”. Il Presidente ha quindi voluto sottolineare che “quest’anno la nuova amministrazione di Volterra ha un nuovo sprint per la promozione e per la valorizzazione delle attività culturali della città”.
“Siamo molto orgogliosi di ospitare qui, nella sede del Consiglio regionale della Toscana, questo bellissimo Festival che dà lustro ad una città artistica fondamentale per la nostra regione e per il nostro Paese, quale è Volterra – ha dichiarato la Consigliera Alessandra Nardini, insieme al Presidente Giani nella sala Barile di Palazzo del Pegaso, alla presentazione della manifestazione. “È importante per noi, come abbiamo rimarcato più volte in questa legislatura – ha proseguito - perché la cultura resta uno dei pilastri fondamentali all’interno delle politiche regionali. Per questo non ci stanchiamo di ripeterlo e per questo siamo contenti, ogni volta, di poter contribuire alla realizzazione di questi eventi, perché l’arte è uno strumento potente ed immediato per trasmettere messaggi importanti, oggi più che mai. Questo Festival, così ricco di appuntamenti di teatro, musica, danza, ha saputo mettere insieme le realtà diverse che valorizzano il nostro territorio. È la dimostrazione del fatto che quando si riesce a ‘fare rete’, i risultati sono veramente di ottima qualità”.
Alla presentazione del programma della diciassettesima edizione del Festival è intervenuto anche Dario Danti, Assessore alle Culture, Volterra Internazionale, Artigianato del Comune di Volterra, che ha confermato l’importanza del Festival fondato da Simone Migliorini. “È una presenza consolidata sul nostro territorio e ne rappresenta l’identità, valorizzandola anche nel mettere a sistema tante realtà come le fondazioni, gli enti, le associazioni, per un’offerta complessiva di grande qualità e di interesse anche per il turismo culturale. Occorre ‘fare rete’ ancora di più, mettendo insieme proposte, sinergie, pubblico e privato”. Ha concluso proponendo di lavorare fino dal prossimo autunno, per arrivare a promuovere “l’estate volterrana anche in contesti internazionali, come, ad esempio, la Borsa Italiana del turismo”.
Secondo Roberto Pepi, Presidente della Fondazione CR Volterra e del Consiglio di Amministrazione, “questa manifestazione è la più rappresentativa tra quelle culturali per l’Ente, che la sostiene da molti anni e vi ravvisa una potenzialità per la crescita economica demografica e culturale della città”.
Un’ulteriore testimonianza delle forti, nuove sinergie generate dal Festival, più che mai promotore della storia e della cultura volterrane, è quella di Domenico Trombi, dell’Ufficio Marketing CR Volterra S.p.A., che, a nome della Direzione generale e della Presidenza, ha espresso “l’orgoglio” del rapporto con il Festival, esempio dell’attenzione della Banca alle necessità del territorio. Trombi ha sottolineato inoltre l’importanza dell’opportunità data da uno strumento come l’Art Bonus, che potrà essere utilizzato anche per altre iniziative.
Simone Migliorini, Fondatore del Festival Internazionale Teatro Romano Volterra, sottotitolato “il Verso, l’Afflato, il Canto”, dopo aver letto il lungo messaggio trasmesso da Tato Russo, Organizzatore dell’edizione di quest’anno del Festival, trovandosi nell’improvvisa impossibilità di essere presente fisicamente alla presentazione del programma, ha messo in luce le novità e le caratteristiche principali di questa edizione destinata a segnare la svolta del Festival che vanta una storia illustre, costellata di grandi nomi del teatro del calibro di Giorgio Albertazzi e Alan Rickman, che lo hanno sempre sostenuto. Da quest’anno la rassegna che vive e rivive ogni volta in quel gioiello che è il Teatro Romano, diventa infatti “inclusiva di una decina tra le più apprezzate realtà associative di arte performativa di Volterra e del territorio”. Tra gli spettacoli in cartellone spiccano “Lotta di classe” Ispirato a Nemico di Classe di N. Williams (4 luglio); “Clittenestra. Il processo” di Alma Daddario, prima nazionale (5 luglio); il concerto “Equilibrismi” di Petra & Finaz (9 luglio); “La stanza dei giochi”, drammaturgia e regia di Marta Abate e Michelangelo Frola, produzione Scena Madre – Gli Scarti, Premio Scenario Infanzia 2014, Premio Dallorso per il Teatro 2015; “Hespérios, l’Occidentale”, di Fabio Pallotta, prodotto UNICAM-Università di Camerino (11 luglio); Rosso Pasolini - prima nazionale, produzione Compagnia SIC.12 - Festival Internazionale Teatro Romano Volterra (31 luglio - 1 agosto); il concerto de “I Volosi” di Vertigo Music (9 agosto); “Novecento” di Alessandro Baricco con Simone Migliorini e Davide Dainelli, produzione Festival Internazionale Teatro Romano Volterra.
La serata evento dedicata ai Premi ‘Ombra della Sera’ vedrà sfilare sul palco, come sempre, grandi nome dell’arte e della cultura come Stefano Poda, Carlo Simoni, Luciana Savignano, Giuseppe Sabbatini, Furio Bordon, Tommaso Le Pera e Stefano De Lellis.
Alla presentazione del Festival non sono mancati Petra Magoni e Alessandro Finazzo, in arte “Finaz”. Volterrano di nascita, ha rivelato il suo desiderio finalmente realizzato: “vedo coronato il mio sogno, quello di suonare al Teatro Romano con un progetto, realizzato insieme a Petra, del quale vado giustamente orgoglioso. Abbiamo deciso di lavorare con autori e brani estremamente sperimentali. Con un gioco di parole che mi piace molto, possiamo dire che ‘sperimentiamo la sperimentazione’. Calcare un palcoscenico che ha duemila anni di storia, dove, fino da piccolo, desideravo suonare è il sogno che si realizza. Il Festival, da sempre, riempie d’orgoglio la mia città e la cultura italiana”.
Nella foto: da sx Domenico Trombi, Petra Magoni, Alessandro Finazzo, Alessandra Nardini, Simone Migliorini, Dario Danti
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