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27 Feb 2025

Acciaio, Urso a Parigi: “L’Europa difenda la sua industria”

Acciaio, Urso a Parigi: “L’Europa difenda la sua industria”

Firmato da Italia, Francia, Belgio, Lussemburgo, Romania, Slovacchia e Spagna il non-paper su siderurgia contro concorrenza sleale e per contenimento costi energetici.

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26 Feb 2025

Urso incontra Pinault: focus sul consolidamento della filiera e sulle prospettive del settore

Urso incontra Pinault: focus sul consolidamento della filiera e sulle prospettive del settore

Il Ministro ha ricordato che, per il 2025, il Mimit ha destinato al comparto 250 milioni di euro che accompagneranno la transizione ecologica e digitale e per promuovere la sostenibilità nel settore moda.

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26 Feb 2025

Clean Industrial Deal (CID) europeo: per il WWF è un passo avanti, ma manca una visione chiara per la trasformazione industriale

Clean Industrial Deal (CID) europeo: per il WWF è un passo avanti, ma manca una visione chiara per la trasformazione industriale

La CID, fa rilevare l’Organizzazione ambientalista, manca ancora di una chiara visione a lungo termine per affrontare le principali sfide di decarbonizzazione che le industrie ad alta intensità energetica devono affrontare, oltre a concedere loro un sostegno finanziario pubblico senza alcuna garanzia di decarbonizzazione e di mantenimento o creazione di posti di lavoro nella UE.

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26 Feb 2025

Il Ministro Tajani ha ricevuto il Comandante Supremo Alleato per l’Europa della NATO, Gen. Christopher G. Cavoli

Il Ministro Tajani ha ricevuto il Comandante Supremo Alleato per l’Europa della NATO, Gen. Christopher G. Cavoli

Tra i temi analizzati, oltre ai rapporti con gli Stati Uniti, il ruolo centrale della NATO per l’Europa, la sicurezza euro-atlantica e il conflitto in Ucraina.

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25 Feb 2025

L’inalazione di nanoplastiche riduce le capacità olfattive

 L’inalazione di nanoplastiche riduce le capacità olfattive

Uno studio coordinato dal Cnr ha indagato per la prima volta gli effetti delle inalazioni di nanoplastiche nei mammiferi, rivelando che queste sono in grado di penetrare nel cervello e deteriorare, in particolare, la funzione olfattiva. 

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25 Feb 2025

Ischia nell’VIII secolo a.C. era abitata da una comunità cosmopolita

Ischia nell’VIII secolo a.C. era abitata da una comunità cosmopolita

Grazie all’analisi isotopica di ossa e denti di oltre 50 individui, uno studio guidato dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova rivela che nell’VIII secolo a.C. la comunità dell’isola di Ischia era formata da immigrati greci, fenici e italici, con una presenza importante di donne anch’esse immigrate.

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Conclusi tre Corsi di Formazione in Camerun, Ghana e Niger realizzati dalla Scuola Superiore Sant’Anna Wednesday, May 21, 20250

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Il 23 maggio è la Giornata Mondiale delle Tartarughe Wednesday, May 21, 20250

Il 23 maggio è la Giornata Mondiale delle Tartarughe

In occasione della ricorrenza le aree coinvolte e i partner del progetto LIFE URCA ProEmys faranno conoscere la testuggine palustre Emys ...

SACE, nel primo trimestre 2025 è aumentato il supporto alle imprese con 11 miliardi mobilitati (+40%), impatto di 315 miliardi sul sistema produttivo e oltre 1,7 milioni di posti di lavoro supportati Wednesday, May 21, 20250

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Dopo un 2024 record per SACE, continua la crescita del supporto del gruppo assicurativo-finanziario italiano alle imprese e al Sistema Paese con ...

Colloquio telefonico fra Tajani e il Direttore dell’AIEA, Rafael Grossi Tuesday, May 20, 20250

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Al centro del confronto tra il Ministro e il Direttore dell’Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica sono stati il negoziato con ...

 Firmata l’intesa tra il Ministero della Cultura e l’Agenzia della Difesa USA per il recupero e la restituzione di dispersi americani durante il secondo conflitto mondiale Tuesday, May 20, 20250

Firmata l’intesa tra il Ministero della Cultura e l’Agenzia della Difesa USA per il recupero e la restituzione di dispersi americani durante il secondo conflitto mondiale

 Luigi La Rocca, Capo Dipartimento per la Tutela del Patrimonio e Kelly K. McKeague, Direttore dell’Agenzia della ...

Giovanni Torre è il nuovo Direttore Generale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Tuesday, May 20, 20250

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In INGV è stato Dirigente della Direzione Centrale Affari del Personale e della Direzione Centrale Affari Generali e Bilancio.

Grande successo per l’evento “Aci… terra di lumia” Monday, May 19, 20250

Grande successo per l’evento “Aci… terra di lumia”

A coronamento dell’ampio progetto di sviluppo ed affermazione sui mercati internazionali dei produttori della “Rete del Limone ...

Colloqui telefonici del Ministro Tajani con il Primo Ministro palestinese e il Ministro degli Affari Esteri israeliano Friday, May 9, 20250

Colloqui telefonici del Ministro Tajani con il Primo Ministro palestinese e il Ministro degli Affari Esteri israeliano

Il titolare della Farnesina ha invitato le parti ad un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi israeliani. 

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31 Oct 2024

Giornata mondiale vegan 2024: quasi il 60% degli italiani sta riducendo il proprio consumo di carne

Giornata mondiale vegan 2024: quasi il 60% degli italiani sta riducendo il proprio consumo di carne

Author: Redazione Aurora / Thursday, October 31, 2024 / Categories: News / Rate this article:
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In occasione della Giornata Mondiale dei vegani, domani 1 novembre, il WWF ricorda che la scienza è ormai concorde nel dimostrare come, riducendo drasticamente o completamente il consumo di proteine animali dalla dieta (sia carne, sia derivati), si possa effettivamente guadagnare in salute e con la sua campagna Our Future, sottolinea anche che la salute umana non può prescindere da quella del Pianeta. Una dieta vegana può arrivare a consumare circa la metà dell'acqua dolce, produrre un quarto delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento idrico, sfruttare un quarto del suolo e avere un impatto sulla biodiversità di un terzo rispetto ad una dieta onnivora (con 100 g di carne al giorno).

Oggi la dieta vegana è oggetto di una grande attenzione, come testimonia il recente boom di prodotti e alternative vegetali presenti non solo nei ristoranti, ma in ogni ambito commerciale (dall’abbigliamento, ai prodotti di pulizia della casa) andando oltre la sola dieta, fino a diventare uno stile di vita. Da uno studio europeo emerge come, sebbene la maggioranza dei consumatori europei si dichiari ancora onnivoro, sia in atto un importante cambiamento: il 51% dei consumatori di carne dichiara di stare attivamente riducendone il consumo. In questa ricerca l’Italia è risultata al primo posto in UE, insieme alla Germania, per la percentuale di persone (59%) che dichiara di mangiare meno carne. L’Italia è ai primi posti nell’Unione Europea anche per consumo e accettazione di proteine vegetali. Sempre secondo lo studio, la motivazione principale che spinge le persone a questa riduzione è la salute (47%), ma anche il benessere degli animali (29%) e l'ambiente (26%) hanno un ruolo importante.

Oggi, quasi il 10% della popolazione italiana si definisce veg, con un 7% di vegetariani e un 2% che ha scelto una dieta completamente vegana. Numeri che si riflettono anche nei dati del mercato italiano degli alimenti a base vegetale, in crescita costante, nonostante l'aumento dei prezzi: le vendite al dettaglio di alimenti a base vegetale hanno raggiunto 641 milioni di euro nel 2023, con un aumento del 16% dal 2021.

“Dal Living Planet Report 2024 del WWF si evince un’analisi drammatica degli effetti del sistema alimentare globale sul Pianeta. L'impatto ambientale degli alimenti di origine animale è generalmente più elevato rispetto a quello degli alimenti di origine vegetale, a causa sia di processi direttamente correlati alla gestione degli animali, come ad esempio la produzione di metano da parte dei ruminanti, ma anche ammoniaca e polveri sottili, sia di processi indiretti, dovuti all’impiego di ben 2/3 dei terreni agricoli per la sola produzione dei mangimi per l’alimentazione animale, come la soia, uno dei principali responsabili della deforestazione delle zone più preziose del mondo, e l’abuso di risorse come l’acqua dolce, risorsa sempre più scarsa in molte zone del mondo.” Afferma Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del WWF Italia. “Per questo motivo, in un Pianeta in cui la popolazione è in crescita verticale, è indispensabile che il sistema alimentare globale sia sostenibile e per fare questo, i Paesi ad alto reddito devono ridurre drasticamente produzione (anche esternalizzata) e consumo di alimenti di origine animale. Anche questa è transizione giusta”.

Una dieta vegana bilanciata può offrire diversi benefici anche per la salute umana: tra questi una riduzione del rischio di malattie croniche come diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari. Questi vantaggi sembrano derivare da una maggiore assunzione di fibre, antiossidanti e fitonutrienti, oltre a una ridotta presenza di grassi saturi, tipicamente più elevati nelle diete onnivore e un miglioramento del microbiota intestinale.

“Per ottimizzare questi benefici è, però, fondamentale: seguire la stagionalità degli alimenti (frutta e verdura di stagione hanno un profilo nutrizionale più ricco); scegliere metodi di coltivazione sostenibili, come il biologico (per ridurre l’esposizione cronica a residui di pesticidi); avere un apporto adeguato di nutrienti critici, come la vitamina B12, il ferro e gli acidi grassi omega-3 (spesso meno presenti negli alimenti vegetali)" afferma Domenicantonio Galatà, biologo nutrizionista e Presidente AINC (Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina). “Inoltre anche chi non segue una dieta vegana in modo permanente può attuare un programma che incoraggia l’uso di alimenti vegetali per una settimana al mese, praticando una sorta di ‘dieta vegana a intermittenza’. Una modalità di adesione alla dieta vegana accessibile anche a chi, per salute, stagionalità o religione, si trova già ad alternare periodi di astensione da certi alimenti”.

Proprio nell’ottica di una dieta vegana a intermittenza, il WWF tiene a porre l’accento sull’importanza di incentivare forme sostenibili di allevamento del bestiame. Queste attività possono infatti consentire di ripristinare la fertilità dei terreni e conservare la biodiversità. Per un’agricoltura sostenibile è necessario riportare l’allevamento degli animali in un processo di economia circolare all’interno delle aziende agricole, dove gli animali siano cresciuti nel rispetto del loro benessere e dell’ambiente circostante. Pratiche come quella della zootecnia biologica in un’azienda agricola sono fondamentali perché permettono di ‘chiudere’ il ciclo ecologico dell’azienda.

Il veganismo non riguarda solo l’alimentazione, ma include anche le scelte legate all'abbigliamento e ai prodotti di uso quotidiano. L’industria cosmetica, per esempio, fa ampio uso di prodotti di origine animale nelle sue formulazioni: cheratina, collagene, acido ialuronico, acido stearico, placenta, grassi animali sono solo alcune delle sostanze animali presenti nelle soluzioni cosmetiche. Il problema, in realtà, è che molti di questi ingredienti possono essere anche di origine vegetale o sintetica, ma non sempre le etichette fanno chiarezza su questo punto. Gelatina e colla di pesce, ricavate entrambe dalla lavorazione di tessuti connettivi animali, sono adoperate anche dall’industria farmaceutica per la produzione di medicine in capsule e altro. Molte sono le certificazioni vegan sul pack, rilasciate da organizzazioni e agenzie specializzate, che possono aiutare i consumatori a identificare e scegliere prodotti interamente plant-based. Pelle, lana, seta e piume presenti nell’abbigliamento, calzature e accessori, oltre a comportare spesso lo sfruttamento di animali, possono avere un elevato impatto ambientale. Il 20% della pelle al mondo viene acquistata dall'industria automobilistica per produrre sedili e interni di veicoli, il che rappresenta il più grande utilizzo di pelle brasiliana al mondo. La pelle è un sottoprodotto dell'allevamento del bestiame, uno dei principali responsabili della deforestazione e conversione di ecosistemi prioritari.

 

Crediti foto: WWF.

 

 

 

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