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24 Nov 2024

Africa Champion Program: Focus Piano Mattei, il nuovo progetto di Sace per le imprese italiane

Africa Champion Program: Focus Piano Mattei, il nuovo progetto di Sace per le imprese italiane

Il progetto di formazione e business matching, ha l’obiettivo di fornire alle aziende conoscenze e strumenti concreti per poter cogliere le opportunità del mercato africano, tenendo conto che l’interscambio tra Italia e Africa nel 2024 ha raggiunto i 60 miliardi di euro, e che le previsioni di Sace sul 2025 indicano un incremento del 7,7% nel Nord Africa e dell’8,5% nell’Africa Subsahariana, considerando rispettivamente 14 miliardi e 6,5 miliardi di export italiano registrati nel 2023.

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24 Nov 2024

Al via domani il G7 dei Ministri degli Esteri a Fiuggi e i Dialoghi Mediterranei a Roma

Al via domani il G7 dei Ministri degli Esteri a Fiuggi e i Dialoghi Mediterranei a Roma

I lavori della Conferenza MED saranno aperti alla presenza del Presidente Mattarella e del Ministro Tajani.  Alla cerimonia conclusiva interverrà il Presidente del Consiglio Meloni. Al G7, per la prima volta parteciperanno i Paesi dei Balcani Occidentali. In agenda il cessate il fuoco a Gaza e in Libano, e i possibili effetti della decisione della Corte Penale Internazionale. Si discuterà della situazione in Medio Oriente, Mar Rosso, Indo-Pacifico, Haiti e Venezuela, del sostegno all’Ucraina, del partenariato con l’Africa. 

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22 Nov 2024

Tajani alla 41ᵅ Assemblea annuale dell’Anci al Lingotto di Torino: “Tra Farnesina e Comuni d’Italia una alleanza strategica”

Tajani alla 41ᵅ Assemblea annuale dell’Anci al Lingotto di Torino: “Tra Farnesina e Comuni d’Italia una alleanza strategica”

Nell’ambito del progetto “Turismo delle radici”, il MAECI ha selezionato oltre 800 Comuni con popolazione inferiore a 6.000 abitanti che beneficeranno di contributi per la realizzazione di attività culturali e di promozione del territorio.

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22 Nov 2024

Svelato il DNA dei Piceni: un viaggio nell’archeogenetica dell’Italia antica

Svelato il DNA dei Piceni: un viaggio nell’archeogenetica dell’Italia antica

Uno studio condotto da un team internazionale, coordinato da Sapienza Università di Roma e dal Cnr, rivela le origini genetiche dei Piceni e descrive la struttura genetica di una delle civiltà più affascinanti dell’Italia pre-romana. I risultati mostrano che esisteva una piccola ma significativa differenziazione tra i popoli Tirrenici e quelli Adriatici, e aiutano a comprendere meglio le migrazioni, le interazioni e l'evoluzione delle popolazioni nel corso dei millenni.

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22 Nov 2024

Colpito il quartier generale di Unifil in Libano: 4 feriti lievi

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Il Ministro Crosetto: “È intollerabile che ancora una volta una base di UNIFIL sia stata colpita”.

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21 Nov 2024

Regione Toscana e Lipu avviano la collaborazione per le Riserve naturali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla

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Iniziative e progetti comuni per la conservazione e valorizzazione naturalistica nonché per la diffusione della cultura ecologica per i prossimi tre anni, in due tra le più suggestive e importanti aree umide della Toscana, due aree scrigno prezioso di uccelli e biodiversità.

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Inaugurata la mostra “Miti greci per principi dauni” al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Inaugurata la mostra “Miti greci per principi dauni” al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

I venticinque reperti recuperati sono destinati al costituendo Museo di Foggia, che sarà dedicato alle attività di contrasto all’illecita esportazione di beni archeologici.

Author: Redazione Aurora/Thursday, November 21, 2024/Categories: News, Art

“Miti greci per principi dauni”, è il titolo della mostra inaugurata oggi al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, alla presenza del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, con la quale si celebra la restituzione all’Italia di 25 reperti archeologici, tra cui un importante gruppo di vasi apuli e attici a figure rosse, recuperati nell’ambito di una riuscita operazione di diplomazia culturale condotta con i Carabinieri del Comando Tutela del Patrimonio Culturale e finora conservati nelle collezioni di antichità classica dell’Altes Museum di Berlino.

All’inaugurazione sono intervenuti la direttrice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Luana Toniolo; il Direttore generale Musei e curatore della mostra, Massimo Osanna; il Capo Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale e curatore della mostra, Luigi La Rocca; il procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Roma, Giovanni Conzo; il Comandante dei Carabinieri Tpc, Gen. D. Francesco Gargaro; il Capo Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale, Alfonsina Russo; l’Ambasciatore tedesco in Italia, Hans-Dieter Lucas.

Il progetto espositivo, a cura di Luigi La Rocca, Massimo Osanna e Luana Toniolo, nasce, si legge in una nota del MiC, nell'ambito dell'Accordo di cooperazione culturale siglato lo scorso 13 giugno a Berlino tra i Ministeri della Cultura italiano e tedesco, la Fondazione per l’Eredità Culturale della Prussia (SPK) e l’Altes Museum di Berlino.

Grazie a questa intesa, raggiunta a valle di un importante lavoro delle Procure della Repubblica di Roma e Foggia e dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, oltre che degli uffici del Ministero della Cultura, rientra definitivamente in Italia un importante gruppo di vasi, provenienti dalla Puglia settentrionale, area abitata dall’antica popolazione dei Dauni.

In virtù della provenienza daunia, i materiali torneranno poi in Puglia e saranno assegnati definitivamente all’istituendo Museo di Foggia presso Palazzo Filiasi, all’esito dei lavori di restauro e adeguamento funzionale attualmente in corso e finalizzati alla realizzazione di un museo dedicato proprio alle attività di contrasto al fenomeno dello scavo clandestino e della illecita esportazione di beni archeologici.

Tra gli oggetti in mostra un gruppo di straordinari vasi a figure rosse di grandi e medie dimensioni - attribuibili per caratteristiche stilistiche ad alcuni dei ceramografi più noti e prolifici, attivi nella seconda metà del IV secolo a.C., come il Pittore di Dario e il Pittore dell’Oltretomba - e due vasi attici, prodotti nella regione di Atene, e uno lucano appartenenti al rimpatrio da Berlino.

Oggetti di lusso prodotti essenzialmente per essere deposti nelle tombe e decorati con scene mitologiche. Grazie a un allestimento immersivo e accessibile, le opere raccontano la loro storia e quelle degli dei e degli eroi in essi raffigurati.

Il nucleo di reperti compariva nell’elenco di beni trafugati dal noto trafficante d’arte Giacomo Medici, condannato nel 2009 per traffico illecito di beni culturali. In base alle indagini, fu prima acquisito da una famiglia svizzera (collezione Cramer) e poi venduto all’Altes Museum dal commerciante di antichità Christopher Leon, per 3 milioni di marchi nel 1984.

Le opere saranno esposte al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia fino al 16 marzo 2025.

Con l’occasione e in virtù del dialogo virtuoso tra Italia e Germania, è stato avviato un programma di prestiti di opere a lungo termine con lo stesso museo berlinese, grazie alla collaborazione dei Parchi archeologici di Paestum e Velia e del Museo archeologico nazionale di Napoli.

“Questo progetto - dichiara il Direttore generale Musei, Massimo Osanna - è il risultato emblematico di un’operazione culturale di successo, incarnata dall’intesa conclusa con la Fondazione dell’Eredità Culturale Prussiana. Grazie a questo accordo, frutto di un significativo lavoro delle Procure, dei Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale e, naturalmente, degli uffici del Ministero della Cultura, torna in Italia un importante nucleo di vasi apuli e attici a figure rosse, originari dell’area della Puglia settentrionale, storicamente abitata dagli antichi Dauni. Considerata la loro provenienza, dopo l’esposizione a Villa Giulia e il successivo allestimento presso il Castello Svevo di Bari, questi materiali saranno definitivamente destinati al costituendo Museo di Foggia, che sarà dedicato proprio alle attività di contrasto all’illecita esportazione di beni archeologici. Un progetto di ampio respiro dunque, che parla di diplomazia culturale, salvaguardia del patrimonio, pubblica fruizione e promozione della legalità, in un’ottica di rete e collaborazione tra istituzioni”.

“Grazie all’attività di diplomazia culturale del Ministero della cultura - commenta il Capo Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale, Luigi La Rocca - è stato possibile sottoscrivere questo importante Accordo di cooperazione con la Fondazione dell’Eredità Culturale Prussiana che ha consentito la restituzione all’Italia di 25 preziosi reperti archeologici, precedentemente esposti presso l’Altes Museum di Berlino. I pregiati manufatti di produzione apula e attica, tra cui crateri di grandi dimensioni a figure rosse, piatti decorati, una kylix, skyphoi, anfore e un’hydria, possono ora essere ammirati nella suggestiva cornice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia per essere restituiti alla collettività e infine esposti in Puglia, il luogo dal quale furono scavati clandestinamente e successivamente esportati.  Un nuovo successo delle istituzioni italiane deputate alla tutela del patrimonio culturale e al contrasto dei traffici illeciti dei nostri beni archeologici”.

Il Comandante dei Carabinieri Tpc, Gen. D. Francesco Gargaro sottolinea che: “Il patrimonio culturale di una nazione rappresenta la propria identità storica da proteggere e conservare, quale testimonianza incancellabile delle proprie radici e tradizioni. Quando opere d'arte vengono sottratte al loro contesto originario, non solo viene violata la norma a tutela del Paese di provenienza, ma viene cancellata la traccia dell'identità culturale di un popolo. È per questo che con profonda soddisfazione anche oggi, con l’inaugurazione al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia della mostra “Miti greci per principi dauni”, viene celebrato un altro importante recupero di straordinari reperti archeologici costituiti da un corredo di 21 vasi apuli del IV sec. a.C. di inestimabile valore, frutto di scavi clandestini operati in Puglia negli anni ’70-’80. Questo rimpatrio testimonia un’efficace azione sinergica posta in essere tra i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, il Ministero della Cultura, le Autorità giudiziarie di Roma e Foggia e l’istituzione museale di Berlino. Pertanto, l’accordo siglato tra il Ministero della Cultura italiano e l’Altes Museum di Berlino costituisce un vero e proprio modello di cooperazione per tutte le future attività di diplomazia culturale tra lo Stato italiano e le altre nazioni nell’opera di recupero e restituzione di beni d’arte sottratti ai territori e alle comunità di origine”.

Il Capo Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale, Alfonsina Russo ricorda che “Il Museo di Villa Giulia già custode del celebre Cratere di Eufronio dal 2009 al 2015, simbolo del successo delle politiche di diplomazia culturale del nostro Paese, rappresenta il luogo ideale per celebrare il ritorno di questo significativo gruppo di reperti archeologici, finora conservati all’Altes Museum. Questi vasi straordinari, con le loro affascinanti narrazioni mitologiche, saranno ora protagonisti, prima di tornare definitivamente in Puglia, di due importanti mostre che ne potranno esaltare il valore storico e culturale. Con l’occasione e in forza del proficuo dialogo tra Italia e Germania, è stato inoltre avviato un programma di prestiti di opere a lungo termine con lo stesso museo berlinese, grazie alla collaborazione dei Parchi archeologici di Paestum e Velia e del Museo archeologico nazionale di Napoli. Una iniziativa che non solo conferma la qualità dell’impegno dell’Italia per la protezione del patrimonio culturale, ma che dà vita ad un ampio programma di valorizzazione e fruizione integrata”.

Secondo l'Ambasciatore tedesco in Italia, Hans-Dieter Lucas: “La restituzione di questi manufatti è in linea con la posizione di principio dei Musei Berlinesi nei confronti delle antichità e rappresenta un altro bell'esempio per la già esemplare cooperazione tra Germania e Italia nel settore della tutela e della restituzione di beni culturali. Abbiamo un interesse comune a proteggere i beni culturali con valore identitario da saccheggi, scavi illegali, furti e contrabbando. Poiché il furto e il contrabbando di opere d'arte e beni culturali non creano solo ingiustizia e danni materiali, già di per sé gravi, ci privano anche dell'opportunità di conoscere meglio la tradizione, i proprietari e gli ideatori di questi reperti”.

 

 

 

 

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