Il Ministro
della Cultura, Alessandro Giuli, è stato oggi in visita a Catania. Accompagnato
dal Sindaco Enrico Trantino, ha visitato il popoloso rione Librino, dove ha
apprezzato l'opera la 'Porta delle farfalle', dell’artista e mecenate Antonio
Presti: un muro di cemento armato di oltre un chilometro, trasformato dalla
creatività collettiva di oltre 5mila studenti di 16 licei artistici siciliani,
circa 10mila bambini delle nove scuole di Librino e più di 50 tra artisti e
architetti selezionati dalla Fondazione ‘Fiumara d'Arte’. Insieme all’artista,
il Ministro Giuli, si legge in una nota, ha voluto percorrere il muro dell'Asse
dei Servizi, oggi "un luogo sacro in cui la bellezza diventa la cura
dell'anima. Quello che si farà è dare il giusto rilievo a un posto del genere,
dove la periferia diventa davvero la Grande Madre che si cura delle persone che
ci abitano", ha dichiarato il Ministro al termine della visita. Un impegno per questi luoghi che non si
concretizza soltanto con la presenza odierna del Ministro, ma che il MiC ha
assicurato, negli ultimi 4 anni, con un finanziamento allo spettacolo dal vivo
nelle periferie catanesi di oltre 2,6 milioni di euro. Il Ministro
Giuli, prosegue la nota, si è poi recato alla Biblioteca Ursino Recupero, dove
ha potuto ammirare, oltre alla mostra permanente sulle opere su Sant'Agata
patrona di Catania, alcuni nuovi allestimenti: tra questi, quello legato alla
moda dell'Ottocento e quello degli anni Venti fino agli anni Sessanta.
Successivamente, ha visitato l’Archivio di Stato, per cui il MiC ha stanziato 1
milione di euro per il rifacimento della facciata, in aggiunta al finanziamento
per il rifacimento del chiostro e per la riqualificazione dell’accessibilità.
Infine è stato al Teatro ‘Massimo Vincenzo Bellini’, a cui il ministero ha
indirizzato 3,5 milioni di euro per il rifacimento della facciata. Nel pomeriggio,
il Ministro Giuli ha inaugurato la mostra
“TOLKIEN.
Uomo, Professore, Autore”,
che giunge a Catania dopo i successi ottenuti a Roma, Napoli e Torino, con
quasi 300 mila visitatori. La rassegna resterà aperta fino al 31 luglio al
Palazzo della Cultura di Catania, con il suo patrimonio di documenti e
testimonianze sulla vita, sull’opera letteraria e sul lavoro accademico del
grande scrittore britannico. “Tolkien è la
possibilità - per arieggiare una sua frase famosa – di immaginare un’anima sana
e pulita da coltivare”, ha dichiarato Giuli. “Perché è questo il messaggio che
Tolkien ci lascia, con la sua grande inventiva, la sua grande creatività, il
suo grande amore per la vita e per gli esseri umani. Al di là di ogni
strumentalizzazione politica, presente, passata e futura: oltre 300mila visitatori,
una mostra che ha avuto un successo strepitoso a Roma, ha continuato a mietere
successi a Torino, a Napoli, ora a Catania, con degli allestimenti sempre
nuovi, sempre densi di significati ulteriori, e il trionfo conclusivo a
Trieste. È oggettivamente la stagione di Tolkien.”
In primo piano: “TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore”. Crediti:
Emanuele Antonio Minerva © Ministero della Cultura.
Copyright 2025 Aurora International
Journal. Vietata la riproduzione anche parziale dei presenti contenuti.