La Camera dei Deputati ha approvato, in prima lettura, la modifica di diverse norme di
diritto e procedura penale, a partire dal Titolo IX bis del Libro Secondo del
Codice Penale che non si intitolerà più “Dei delitti contro il sentimento
dell’uomo per gli animali” ma correttamente “Dei delitti contro gli animali”.
“Grazie a
questa riforma gli animali saranno direttamente oggetto di tutela, una
rivoluzione rispetto all’attuale sistema normativo ordinario. Si tratta di un
primo importante passo per adeguare la legislazione italiana ai principi
introdotti dalla modifica costituzionale del 2022, con la giurisprudenza che si
è consolidata nel corso degli anni, con le solidissime conoscenze scientifiche
e con i sentimenti ormai diffusi e radicati nei cittadini. Auspichiamo che la
proposta sia presto calendarizzata, discussa e approvata anche dal Senato”.
Questo il commento a caldo delle associazioni ENPA, Legambiente, LEAL, LEIDAA,
LIPU, LNDC Animal Protection, OIPA e WWF Italia, trasmesso in una nota.
La proposta di
legge “Modifiche al Codice Penale, al Codice di Procedura Penale e altre
disposizioni per l’integrazione e l’armonizzazione della disciplina in materia
di reati contro gli animali”, a prima firma dell’On. Michela Vittoria Brambilla
ma sottoscritta da parlamentari di quasi tutti gli schieramenti, prevede
numerose sostanziali misure a tutela degli animali: dal rafforzamento dei
delitti contro uccisione e maltrattamento di animali a quelle per i
combattimenti, gli spettacoli e le competizioni non autorizzate tra animali
attraverso l’inasprimento delle pene e l’introduzione di nuove procedure, anche
in tema di sequestro e confisca. Tra le novità vi è il riconoscimento della
responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle
associazioni anche prive di personalità giuridica, al fine di stabilire le
sanzioni applicabili agli enti coinvolti nella commissione di taluni reati
contro gli animali. Infine, sono previste diverse misure volte a contrastare il
traffico e l’abbandono di animali d’affezione.
“Facciamo
appello ai Senatori - continuano le Associazioni - affinché recuperino e
rafforzino le parti espunte dalla proposta di legge relative alle misure mirate
a tutelare gli animali selvatici, la cui approvazione avrebbe peraltro
consentito di dare attuazione a molte parti della nuova Direttiva europea
2024/1203 sulla tutela penale dell’ambiente che impone sanzioni efficaci
proporzionate e dissuasive per il contrasto dei crimini a danno della fauna
selvatica, a partire dalla previsione di un minimo di 3 anni di reclusione per
bracconieri e trafficanti”.
“È importante –
concludono le associazioni - che il Parlamento sia determinato e coerente con
quanto approvato alla Camera e abbandoni altre proposte attualmente in
discussione che minano, invece, le tutele per gli animali selvatici, a partire
dal DDL governativo sulla promozione della montagna che apre all’uccisione di
lupi e orsi”.
Foto in primo
piano: Lupo, PNALM. Crediti © G.Mancori.
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