Dopo secoli di
inattività le fontane del Ninfeo di Villa Giulia, capolavoro rinascimentale,
tornano finalmente a vivere. Il Ministero della Cultura, che ne dà notizia in
una nota, restituisce così alla città uno dei suoi capolavori rinascimentali
più straordinari. Il complesso, progettato da Bartolomeo Ammannati, riacquista
la sua funzione originaria di “teatro delle acque”.
La
riattivazione delle fontane è stata possibile grazie a un esempio di
mecenatismo moderno: Sphere Italia, grazie allo strumento dell’Art Bonus, ha
finanziato il restauro e assicurerà anche la manutenzione programmata del
Ninfeo nei prossimi anni.
Il Museo
Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma, ha inoltre inaugurato nuove sale
immersive e accessibili, che narrano il mondo etrusco con proiezioni, elementi
tattili 3D e percorsi multisensoriali, pensati per i più piccoli e le persone
con disabilità.
Inoltre, a
Villa Poniatowski, seconda sede del Museo, procedono i lavori per eliminare le
barriere architettoniche e creare un giardino accessibile, mentre il cantiere
delle ex-Concerie Riganti, finanziato con 7 milioni di euro dal Piano
Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”, fortemente sostenuto dal Ministro
Alessandro Giuli, trasformerà l’area in un nuovo hub culturale con spazi per
mostre e conferenze.
Tutto questo
rende Villa Giulia un luogo di ritrovata bellezza, un esempio di innovazione e
inclusione, dichiara il MiC, ovvero un modello capace di ricordare a tutti
quanto la cura dei luoghi d’arte possa trasformare le città e restituire
meraviglia ai visitatori.
In primo piano: Fontane del Ninfeo di Villa Giulia. Crediti foto: Ministero della Cultura.
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