“È motivo di
grande soddisfazione – ha dichiarato la Rettrice della Sapienza, Antonella
Polimeni – che una nostra ricercatrice sia parte del team guidato dal professor
Omar Yaghi, insignito del Nobel per la Chimica 2025, in un progetto di
altissimo valore scientifico che affronta in modo concreto una delle sfide più
urgenti per il futuro del pianeta. L’eccellenza della ricerca Sapienza si
conferma nella qualità, nell’impatto e nella dimensione internazionale della
sua produzione scientifica, riconosciuta anche attraverso i finanziamenti
competitivi ottenuti. Tra questi, il grant europeo Marie Curie che permetterà ad
un giovane studioso del nostro Ateneo di proseguire la propria attività di
ricerca in California, nel laboratorio del professor Yaghi”.
Il progetto Aquaframe
- Advancing QUASIperiodic metal-organic FRAMEworks for atmospheric water
harvesting - che ha l’obiettivo di catturare l’acqua dall’aria in modo
efficiente, è stato messo a punto da un team di ricerca internazionale di cui
fa parte Paola D’Angelo, professore ordinario di Chimica fisica alla Sapienza, Senior
Fellow della Scuola Superiore di Studi Avanzati (SSAS) e presidente della SILS
(Società Italiana Luce di Sincrotrone), insieme professore dell’Università di
Berkeley in California Omar Yaghi, Nobel per la Chimica 2025 e ha ricevuto un
finanziamento europeo Marie Curie di 420.000 euro nell’ambito della call
HORIZON-MSCA-2024-PF-01 MSCA Postdoctoral Fellowships.
La cattura
distribuita dell'acqua dall'atmosfera attraverso materiali sostenibili è un
approccio innovativo che promette grandi risultati per affrontare e risolvere
l’emergenza idrica che la terra sta affrontando negli ultimi decenni, spiega in
una nota la Sapienza. Questo processo si avvale di materiali metallo-organici
(MOFs), cioè materiali cristallini ad elevatissima porosità: sono costituiti da
atomi metallici collegati tra loro attraverso molecole organiche che presentano
capacità di assorbire notevoli quantità di molecole gassose come l’acqua o
l’anidride carbonica, che possono essere successivamente rilasciate in maniera
controllata. I MOF, con la loro porosità senza precedenti e la loro
adattabilità chimica, si sono recentemente dimostrati candidati ideali per la
raccolta di acqua atmosferica in condizioni reali; tuttavia, i sistemi di
raccolta di acqua fin qui elaborati presentano alcuni svantaggi, tra cui un
elevato consumo energetico e una bassa produttività idrica in climi non
temperati.
In questo
contesto, l’intento di Aquaframe è quello di sviluppare e caratterizzare MOF
innovativi e con caratteristiche ottimali per la cattura di acqua
dall’atmosfera, avvalendosi di esperimenti presso infrastrutture di sincrotrone
e di metodi di intelligenza artificiale: attraverso acceleratori di particelle
in grado di generare raggi X di elevatissima intensità, sarà infatti possibile
acquisire informazioni a livello molecolare sui modi in cui il disordine
influenza l'assorbimento idrico dei MOF, e aprire la strada alla progettazione
di sistemi di raccolta dell'acqua di nuova generazione che superino gli attuali
record prestazionali.
Il Progetto, di
cui Sapienza è Host e la docente Paola D’Angelo Supervisor, comprende anche il
finanziamento dell’attività di un ricercatore, Francesco Tavani, per due anni
presso il centro di ricerca The Regents of the University of California a
Berkley nel laboratorio del Professor Omar Yaghi. Tavani è stato allievo SSAS
nella classe di Scienze e Tecnologie dal 2014 al 2019. Ha conseguito nel 2023
un dottorato di ricerca in Scienze Chimiche alla Sapienza sotto la supervisione
della Prof. Paola D’Angelo; attualmente assegnista di ricerca della Sapienza,
sta svolgendo un periodo di ricerca sotto la supervisione congiunta del Prof.
Omar Yaghi e della Prof.ssa Paola D’Angelo presso il centro di ricerca The
Regents of the University of California a Berkley.
In primo piano: Sapienza, Rettorato. Crediti foto: Antonio Catino.
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