Al centro del 78°
Congresso nazionale Assoenologi, Associazione presieduta da Riccardo Cotarella, iniziato
ieri, 26 giugno 2025 ed in corso di svolgimento ad Agrigento dove si concluderà
domenica 29, si è tenuta una delle più attese sessioni del programma, la tavola
rotonda “Vino e stili di vita, tra piacere, salute e sostenibilità”, moderata
dal giornalista Bruno Vespa ed impreziosita dall’intervista a Giacomo Dugo, Professore
Emerito di Chimica degli Alimenti presso l’Università degli Studi di Messina.

Durante
l’incontro, il Prof. Dugo ha rilanciato i contenuti del progetto scientifico e
culturale che ha raccolto un ampio consenso nel corso del convegno “Vino, Olio e Salute”, che si è tenuto a
Marsala il 31 maggio scorso, durante il quale è stato presentato ufficialmente
il “Paniere
dei Prodotti Salutistici Siciliani”, una proposta fortemente innovativa,
che si pone l’encomiabile, lungimirante obiettivo di identificare, valorizzare
e difendere i prodotti agroalimentari della Sicilia contraddistinti da comprovate
proprietà benefiche per la salute. Un progetto strategico che ha ottenuto
l’immediato sostegno delle Istituzioni, delle associazioni di categoria, degli
ordini professionali, di accademici e ricercatori, uniti dalla volontà di
rilanciare “l’agroalimentare siciliano come motore di salute pubblica e di
sviluppo economico”, secondo quanto indicato da Giacomo Dugo.

“Il vino – ha
spiegato il Professore Emerito – emblema identitario
della nostra cultura, se consumato con moderazione e all’interno della
dieta mediterranea, è un alimento benefico. È ricco di polifenoli,
antiossidanti naturali e di altri composti bioattivi che, assunti in quantità
moderate, contribuiscono al benessere dell’organismo. La nostra battaglia è scientifica
e culturale: dobbiamo difendere il vino dagli attacchi di un approccio
normativo che rischia di equipararlo erroneamente a sostanze nocive, senza
distinguere tra l’abuso, che ovviamente è dannoso per la salute, e la corretta assunzione
che invece produce benefici”.
L’intervista di
Bruno Vespa, tra i volti più noti del mondo vitivinicolo italiano, ha permesso
di approfondire la visione del vino come ponte fra territorio, salute e
sostenibilità, e di affrontare anche le tematiche che riguardano le criticità
che emergono dalle nuove normative. Normative che potrebbero essere approvate in
ambito europeo, come ad esempio quelle riguardanti le proposte di etichettatura
sanitaria che penalizzerebbero le eccellenze vitivinicole italiane; o l’ipotesi
di equiparare il vino agli alcolici industriali.
Il progetto del
Paniere Salutistico, sviluppato con il contributo di accademici, medici e
imprese del settore, vuole diventare un modello regionale replicabile a livello
nazionale ed europeo, proponendo una diplomazia agroalimentare fondata su dati
scientifici, cultura alimentare e promozione della salute. “Il vino non è un
rischio da temere, ma un bene da capire e valorizzare”, ha ribadito Dugo.
Il convegno di
Agrigento, che ha ospitato personalità del mondo istituzionale - prima fra
tutte il Ministro dell’Agricoltura,
della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida - scientifico
e culturale – da Sandro Sartor Presidente di Wine in Moderation, a Rosario Di
Lorenzo Presidente dell’Accademia Italiana del Vino e della Vite, oltre a chef,
giornalisti e imprenditori – ha confermato il ruolo strategico del vino “Ambasciatore
della Sicilia nel mondo” in quanto insostituibile elemento della dieta
regionale e mediterranea in cui convergono i valori dell’innovazione, della sostenibilità
e della tradizione culturale enogastronomica.

Il Prof. Giacomo Dugo (a dx) con Carlo Petrini fondatore di Slow Food.


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