È stato
inaugurato oggi, venerdì 4 aprile, il laboratorio di fisica sperimentale della
Sapienza Università di Roma, ARC-ETCRYO dedicato allo sviluppo delle tecnologie
criogeniche innovative per il futuro osservatorio di onde gravitazionali
Einstein Telescope (ET). La cerimonia si è svolta presso l’Aula degli Organi
collegiali del Rettorato.
La
realizzazione del laboratorio è un’iniziativa che rientra nel progetto ETIC,
finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nell’ambito
della Missione 4 del PNRR, di cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
(INFN) è capofila. ETIC è finalizzato a sostenere la candidatura italiana a
ospitare ET in Sardegna, nell’area dell’ex miniera di Sos Enattos, nel Nuorese.
L’evento di
inaugurazione è stato aperto dai saluti istituzionali di Antonio Zoccoli,
presidente dell’INFN, Marco Pallavicini, vice-presidente dell’INFN, Daniele Del
Re, direttore del dipartimento di fisica della Sapienza, Fabio Sciarrino,
prorettore alle politiche per la ricerca internazionale Sapienza, Michele
Mazzola, dirigente del MUR, Monica Lucarelli, assessore alle attività
produttive e pari opportunità di Roma Capitale, e Paolo Valente, direttore
della sezione di Roma dell’INFN. Fulvio Ricci, professore emerito della
Sapienza e già responsabile della collaborazione scientifica dell’esperimento
Virgo, e Michele Punturo, coordinatore scientifico del progetto ETIC e
responsabile internazionale di Einstein Telescope, hanno poi illustrato le
linee generali del campo di ricerca e del progetto ET. Prima del tradizionale
taglio del nastro, è stato il momento degli approfondimenti scientifici, con
gli interventi di Cristiano Palomba e Luca Naticchioni, ricercatori dell’INFN,
ed Ettore Majorana, professore della Sapienza e ricercatore associato all’INFN,
responsabile del laboratorio ARC-ETCRYO.

Il Laboratorio ARC-ETCRYO. Crediti foto: Sapienza Università di Roma.
“La Sapienza ha
sempre posto grande attenzione alla ricerca sperimentale nel campo delle onde
gravitazionali”, ha affermato la Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni.
“In particolare – ha proseguito - grazie ai finanziamenti dei 'Dipartimenti di
eccellenza 2018-2022', il Dipartimento di Fisica ha istituito il Centro
Ricerche Amaldi, un centro interdisciplinare che si dedica alla fisica
gravitazionale e astrofisica, in memoria di Edoardo Amaldi. L’inaugurazione del
laboratorio ARC-ETCRYO rappresenta un ulteriore passo nel rafforzare questa
tradizione di eccellenza, a testimonianza del lavoro straordinario che il
nostro Ateneo continua a svolgere nel campo della ricerca scientifica avanzata,
con un impegno costante per l'innovazione e il progresso della conoscenza.
Desidero rivolgere un sentito ringraziamento alle ricercatrici e ai ricercatori
che, con lavoro e dedizione, competenza e passione, rendono queste strutture
vive, significative e utili”.
“Il nuovo
laboratorio ARC-ETCRYO nasce dalla storica e forte collaborazione tra INFN e il
dipartimento di fisica della Sapienza e rappresenta uno degli investimenti
italiani principali per la realizzazione delle nuove tecnologie per Einstein
Telescope. Il laboratorio sarà dedicato allo sviluppo di tecnologie criogeniche
per gli specchi del futuro rivelatore, che rappresenta una delle sfide più
complesse e ambiziose per raggiungere la sensibilità richiesta
dall'esperimento”, aggiunge Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN. “ARC-ETCRYO
fa parte di una rete di laboratori in tutto il territorio nazionale, finanziati
con fondi PNRR del MUR, per la realizzazione di tecnologie innovative per ET,
che ci permetteranno di giocare un ruolo da protagonisti nella costruzione del
futuro strumento, rinforzare il ruolo italiano in ET e promuovere future
collaborazioni sinergiche con i partner europei".
Una delle
caratteristiche del futuro rivelatore Einstein Telescope saranno proprio le
tecnologie criogeniche indispensabili a raffreddare fino a temperature
estremamente basse gli specchi, al fine di aumentarne la sensibilità. Il lavoro di R&D del nuovo laboratorio si
muoverà proprio in questa direzione, come sottolinea Ettore Majorana: “Il
laboratorio ARC-ETCRYO, che si trova all’interno del campus della Sapienza
nell’Edificio Segrè, insieme ad altri laboratori dell’INFN, ospiterà un
criostato dedicato allo sviluppo di sospensioni a bassa dissipazione meccanica
che permettano il raffreddamento degli specchi di Einstein Telescope.
Sfruttando al massimo la logistica a disposizione, potremo caratterizzare un
sistema di dimensioni vicine (pari al 75%) a quelle previste per ET. L'impiego
di soluzioni tecnologiche criogeniche permetterà a ET di essere estremamente
sensibile nelle basse frequenze, un intervallo di energie di grande interesse
per le osservazioni astrofisiche e cosmologiche”.
In primo piano: Laboratorio ARC-ETCRYO. Crediti foto: Sapienza Università di Roma.
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