L’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite ha adottato oggi la decima Risoluzione biennale
per una moratoria universale sulla pena di morte. “L’adozione della Risoluzione
è un grande successo. Questo importante traguardo è frutto del negoziato
promosso dal nostro Paese insieme all’Argentina, a nome di una task force
interregionale composta da oltre quaranta Stati” ha dichiarato in una nota il
Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani. Rispetto al 2022, si è registrato
un significativo aumento dei sostegni. I 130 voti favorevoli, tra cui quello
dell’Italia, rappresentano un primato nel numero dei consensi e un chiaro
segnale della comunità internazionale verso un graduale superamento di questa
pratica ingiusta e disumana.
Nel ringraziare
le strutture ministeriali e la rete diplomatica italiana, a partire dalla
Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite a New York, il Ministro
Tajani ha evidenziato come tale successo sia stato possibile grazie alla
stretta collaborazione con le principali organizzazioni della società civile,
tra cui Amnesty International Italia, la Comunità di Sant’Egidio e Nessuno
Tocchi Caino. La Risoluzione adottata quest’anno introduce inoltre importanti
novità come il riferimento alle “Regole di Bangkok” per la tutela delle donne
detenute e un linguaggio più incisivo sulla necessità di trasparenza nella
pubblicazione dei dati da parte dei Paesi che applicano la pena di morte. L’Italia,
alla luce del preoccupante aumento delle condanne e delle esecuzioni nei Paesi
che ancora applicano la pena capitale, ribadisce con forza la propria ferma e
incondizionata opposizione ad una pratica così crudele e disumana che non solo
si è dimostrata inefficace come deterrente contro il crimine, ma rende
irreparabile ogni errore giudiziario, con conseguenze tragiche e irreversibili.
Copyright 2024 Aurora International
Journal - Aurora The World Wide Interactive Journal. Vietata la riproduzione
anche parziale dei presenti contenuti.