La prima
delegazione italiana di alto livello dopo la caduta del regime di Bashar Al
Assad ha avuto ieri ed oggi a Damasco una serie di incontri con le nuove
Autorità di fatto siriane. Lo comunica in una nota la Farnesina. La delegazione
è composta dal Direttore Mediterraneo e Medio Oriente del Ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Maurizio Greganti, e dal
Direttore per gli Interventi di Cooperazione, Carlo Batori, assistiti dal capo
missione a Damasco, Stefano Ravagnan.
Durante
l’incontro con il Ministro degli Esteri Assaad Hassan Al Shibani, agli inviati
Greganti e Batori è stato comunicato che l’Amministrazione ad interim ha
attivato una “cellula di crisi” per seguire gli eventi nel Paese legati alla
celebrazione del Natale e di altri eventi della comunità cristiana.
Su indicazione
del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio
Tajani, i diplomatici italiani hanno ribadito l’importanza che Roma attribuisce
all’avvio di un nuovo processo politico in Siria, inclusivo e non settario,
rispettoso di tutte le componenti del Paese, incluse quelle religiose. Secondo
Tajani “garantire diritti e libertà fondamentali di tutti i siriani, e
soprattutto delle donne, è una richiesta che l’Italia rivolge alla nuova
dirigenza siriana. Il ruolo dei cristiani in Siria, come cittadini con pienezza
di diritti, va riconosciuto e valorizzato”.
Per il titolare
della Farnesina, “l’Italia ha un atteggiamento di apertura verso il nuovo corso
avviato in Siria. È stata sempre vicina al popolo siriano, soprattutto dal
punto di vista umanitario, come avvenuto in particolare da ultimo in occasione
del tragico terremoto che ha colpito il Paese nel 2023”.
Le prospettive
dei rapporti con le attuali Autorità di fatto, anche ai fini di una
riconsiderazione del regime sanzionatorio sostenuto dall’Unione Europea,
saranno determinate dalle iniziative concrete in cui si tradurranno gli impegni
assunti sul piano interno ed internazionale. L’Italia, inoltre, ritiene
essenziale preservare l’integrità territoriale della Siria, come pure un
atteggiamento costruttivo delle nuove Autorità di fatto verso tutti i Paesi
vicini e sul piano regionale. Da parte italiana si considera fondamentale
salvaguardare la piena indipendenza della nuova Siria, al riparo di ogni
interferenza esterna. In questo contesto, si apprezza l’annunciato impegno
delle nuove Autorità a negare l’utilizzo del territorio nazionale da parte di
organizzazioni terroristiche. La delegazione diplomatica ha indicato che
l’Italia è pronta a contribuire alla ripresa della Siria con importanti
interventi di cooperazione, in particolare valorizzando le Organizzazioni della
Società Civile italiane già presenti sul campo, e a varare un primo pacchetto
di iniziative, che il Ministro Tajani ha chiesto di predisporre, da realizzarsi
anche attraverso una presenza permanente di esperti della Cooperazione Italiana
a Damasco. L’Italia inoltre collaborerà con i meccanismi internazionali
stabiliti per accertare e sanzionare i crimini commessi dal regime di Assad.
Foto: Palazzo
della Farnesina. Crediti: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale.
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