“Siamo
orgogliosi del peso rivestito dall’Italia all’interno di ESO. Il MAECI
contribuisce con 25 milioni di Euro all’anno al budget dell’organizzazione e
tanti nostri connazionali lavorano nella struttura, ricoprendo in molti casi
ruoli di prestigio. È un tassello di politica estera di cui siamo tutti
orgogliosi” ha dichiarato il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale, Antonio Tajani, che oggi, in occasione della missione a Monaco
di Baviera, ha visitato, a Garching, l’Osservatorio Europeo Australe (European
Southern Observatory - ESO), principale struttura di ricerca astronomica in
Europa e osservatorio astronomico più produttivo al mondo, per incontrare gli
scienziati italiani presso l’organizzazione e una rappresentanza della Comunità
italiana a Monaco.
Il Ministro Tajani in visita all'ESO. Crediti: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
“Sono numerose le aziende italiane che
collaborano con ESO alla realizzazione di progetti all'avanguardia
dall’altissimo valore tecnologico e scientifico” ha continuato il Vice
Presidente del Consiglio “l’Italia guarda con grande interesse ad un settore
come quello dell’astrofisica che contribuisce in maniera importante
all’innovazione, alla crescita e alla competitività europea” ha concluso il
titolare della Farnesina.
L’ESO,
istituito nel 1962, conta ad oggi 16 Stati membri. Tra le iniziative di punta
dell'Osservatorio rientra anche l’European Extremely Large Telescope (ELT), in
costruzione in Cile, in procinto di diventare il più grande telescopio al mondo
e la cui direzione è affidata all’italiano Roberto Tamai.
Foto in primo piano: il Ministro Tajani in visita all'ESO. Crediti: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
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