Gli incendi
boschivi sono una crescente minaccia in molte regioni globali, tra cui quella
mediterranea. Sempre più frequenti sono incendi di grandi dimensioni, “mega-fire”,
o che si espandono velocemente, “fast-moving fires”, come quello di Los
Angeles, e per questi motivi molto difficili se non impossibili da spegnere
tempestivamente via terra o aerea. Diventa quindi fondamentale, spiega il WWF, lavorare
sulla prevenzione di questo fenomeno che è dovuto ad una complessa
interrelazione di condizioni differenti e che richiede dunque un approccio a
tutto tondo che ne consideri tutti i possibili aspetti, ad esempio non solo
quello ambientale bensì anche sociale.

Crediti foto: WWF Italia.
Il progetto
OFF, avviato nel 2023 dal WWF Italia grazie al co-finanziamento di Fondazione
Cariplo, ha voluto soffermarsi proprio su quest’ultimo aspetto, in particolare
modo sul coinvolgimento di chi vive il territorio al fine di renderlo più
resiliente agli incendi boschivi. Durante alcuni eventi svolti nell’area del
progetto, in provincia di Bergamo, sono stati avviati processi partecipativi ed
organizzate giornate di formazione nelle quali esperti locali e nazionali hanno
trasmesso conoscenze sul tema a decine di portatori di interesse quali pubblica
amministrazione, protezione civile e privati cittadini. Rendere una comunità
consapevole, formata, responsabilizzata e capace di mettere in pratica buone
pratiche sono tutte azioni fondamentali per fornire una maggior consapevolezza
e rendere quindi tutti protagonisti della prevenzione.
Edoardo Nevola,
Responsabile Ufficio Foreste del WWF Italia sottolinea: “Una strategia di
contrasto agli incendi boschivi concentrata sulla gestione dell’emergenza non è
più idonea a fronteggiare efficacemente questo fenomeno in trasformazione,
risulta invece più appropriato gestire e prevenire il rischio. Il progetto è
stata una buona prima opportunità per lavorare non solo tra 'esperti', bensì
coinvolgendo il territorio a 360 gradi e preparando chi lo vive”.

Crediti foto: WWF Italia.
Oltre a tre
giornate di formazione “teorica” sono state dimostrate sul campo alcune buone
pratiche da impiegare nelle cosiddette fasce di interfaccia urbano-natura dove
il rischio d’incendio è maggiore, ad esempio per gestire i residui vegetali in
modo alternativo all’abbruciamento che spesso è causa colpevole d’incendio
boschivo. Sono inoltre stati visitati in Regione Toscana due territori, tra i
primi in Europa, in cui si è approcciata la prevenzione in maniera analoga per
incentivare la replica delle stesse procedure in Regione Lombardia. L’attività
di sensibilizzazione ha inoltre riguardato le scuole per le quali è stato
preparato dell’apposito materiale formativo.

Crediti foto: WWF Italia.
“Abbiamo
aderito con piacere al progetto ‘OFF’, un’ottima occasione per rendere più
consapevoli i portatori di interesse del territorio e coinvolgerli attivamente
nella prevenzione degli incendi boschivi. Il progetto rappresenta un punto di
partenza dal quale continuare a lavorare con l’auspicio che le comunità,
assieme agli enti locali, si facciano parte attiva della prevenzione, adottando
comportamenti responsabili per proteggere il nostro patrimonio naturale”, ha affermato
Dimitri Stabilini, Responsabile del Servizio
Agricoltura-Foreste-Ambiente-Difesa del suolo della Comunità Montana della
Valle Seriana.
Grazie
all’esperienza maturata e alle linee guida redatte, la volontà è quella di
replicare il progetto “OFF” in altri contesti ad alto rischio sul territorio
nazionale ed europeo nei prossimi anni. Il WWF ha di recente aumentato il
proprio lavoro sulla prevenzione degli incendi boschivi anche a livello globale
creando un’apposita Fire Strategy. “Se il momento migliore per prevenire gli
incendi era 20 anni fa - fa sapere il WWF - il secondo miglior momento è oggi”.
Foto in primo piano: Edoardo Nevola (a sx), WWF Italia. Crediti: WWF Italia.
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