Sono 16.826 i
terremoti localizzati nel 2024 dalla Rete
Sismica Nazionale (RSN) dell’Istituto
Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV): in media poco più di 46
eventi sismici al giorno (due in più rispetto al 2023), circa due terremoti
all’ora, secondo quanto risulta dai dati resi noti dall’INGV.

Grafico della sismicità in Italia e nelle aree limitrofe dal 2012 al 2024. Nella colonna in blu, tutti gli eventi registrati; nella colonna in rosso, solo quelli di magnitudo maggiore o uguale a 2.0. Crediti foto: INGV.
Una tendenza in
linea con i dati degli anni precedenti: dal 2019, infatti, il numero totale dei
terremoti localizzati nel nostro Paese si mantiene stabile tra i 16.000 e i
17.000 eventi sismici annui, in calo rispetto al triennio 2016-2018 quando
l’Italia centrale venne interessata dalla sequenza sismica iniziata con il
forte terremoto di Accumoli (RI) del 24 agosto 2016. I numeri del 2024 sono
stati rilasciati in queste ore dai sismologi dell’INGV che, come ogni anno,
hanno analizzato H24 i terremoti registrati in Italia e nelle aree limitrofe
dalle Sale di Sorveglianza dell’Istituto a Roma, Napoli e Catania.

La sismicità registrata nel 2024 nell’area della Calabria ionica. Crediti foto: INGV.
L’evento
sismico più forte del 2024 è stato registrato a Pietrapaola (CS), in Calabria,
con magnitudo Mw 5.0, seguito da una delle due sequenze sismiche che hanno
interessato l’area ionica della regione tra maggio e settembre. Sebbene la
maggior parte dei terremoti del 2024 sia stata di piccola intensità, 2.082
eventi sismici hanno avuto magnitudo pari o superiore a 2.0, quindi sono stati
potenzialmente avvertiti dalla popolazione; tra questi, 26 terremoti hanno
fatto registrare una magnitudo compresa tra 4.0 e 4.9 e soltanto uno (quello di
Pietrapaola) ha raggiunto magnitudo 5.0, sul territorio nazionale.

La sismicità nell’area dei Campi Flegrei nel 2024. Sono visualizzati tutti gli eventi di magnitudo superiore o uguale a 1.0. Crediti foto: INGV.
Il nostro
territorio è stato interessato, anche nel 2024, da numerose sequenze sismiche,
anche se generalmente di breve durata e con valori di magnitudo non elevati: le
principali hanno interessato l’Italia centrale, la Calabria ionica, la
provincia di Parma, il Mar Tirreno meridionale e l’area dei Campi Flegrei.
“Il servizio di
sorveglianza sismica che l’INGV svolge assicura la comunicazione dei parametri
degli eventi sismici in tempi brevi alla Protezione Civile e al pubblico”,
commenta Lucia Margheriti, Direttrice dell’Osservatorio Nazionale Terremoti
(ONT) dell’INGV. “Siamo orgogliosi di svolgere questo compito e di fornire alla
comunità scientifica i dati di base per migliorare la comprensione del processo
sismogenetico. Puntiamo a migliorare sempre di più i servizi, i prodotti e la
nostra comunicazione”.
La sismicità
del 2024 è raccolta nella Mappa
interattiva della sismicità 2024 disponibile sul Blog INGVterremoti. Tutti i terremoti
evidenziati sulla mappa possono essere interrogati dall’utente per conoscerne i
relativi parametri: magnitudo, profondità e area epicentrale.
Immagine in
primo piano: Mappa degli epicentri degli oltre 16.000 terremoti localizzati
dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel 2024: Crediti foto: INGV.
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