“La prima
‘Capitale italiana dell’Arte contemporanea’ con la sua candidatura offre al
nostro Paese un progetto organico e solido, consegnando all’Italia di oggi un
esemplare modello di intervento culturale, fondato su valori e azioni che
riconoscono all’arte una funzione sociale e alla cultura lo statuto di bene
comune”. Iniziano così le motivazioni della scelta della giuria che ha
selezionato Gibellina
“Capitale italiana dell'Arte contemporanea" per l'anno 2026. A proclamarla è stato il Ministro della Cultura
Alessandro Giuli nel corso di una cerimonia che si è svolta oggi, 31 ottobre
2024, nella Sala Spadolini del Ministero, alla quale sono intervenuti il
Direttore generale Creatività Contemporanea, Angelo Piero Cappello, e la
Presidente della Giuria, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. All’evento erano
presenti i rappresentanti delle cinque città finaliste: Carrara, Gallarate,
Gibellina, Pescara e Todi.
Nella foto: il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, il Sindaco di Gibellina Salvatore Sutera, il Direttore generale Creatività Contemporanea Angelo Piero Cappello. Crediti: Emanuele Antonio Minerva - Ministero della Cultura.
La città
vincitrice, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, potrà
mettere in mostra, per il periodo di un anno, progetti culturali che prevedono
attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e la
riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte
contemporanea.
Le motivazioni
della scelta della giuria, maturata al termine della procedura di selezione
condotta in piena autonomia dai componenti, prosegue indicando esaustivamente i
vari punti: “Per la sua capacità progettuale nel riattivare il suo
straordinario patrimonio di opere, coniugando nel presente memoria e futuro,
conservazione e valorizzazione, attenzione al locale e ambizione
internazionale; per la sua capacità di coinvolgimento delle nuove generazioni e
della cittadinanza tutta, interpellando il territorio più ampio sulla base di
una comune consapevolezza civica, stringendo alleanze con istituzioni pubbliche
e private, nazionali e transnazionali; per il fatto di essere Città pioniera di
ciò che oggi definiamo rigenerazione urbana, e per la capacità di essere
insieme una città-opera e una città da abitare: per il suo progetto, con il
quale la città diventerà un grande laboratorio dove le pratiche e le energie
dell’arte contemporanea saranno chiamate a condividere pensieri e soluzioni sui
temi dello spazio pubblico, della comunità, del paesaggio, della sostenibilità
e del capiente concetto di eredità. Per tutti questi motivi sopra esposti,
riteniamo di poter individuare, quale città ‘Capitale italiana dell'arte
contemporanea’ 2026 la città di Gibellina”.
Nella foto: il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, il Sindaco di Gibellina Salvatore Sutera, il Direttore generale Creatività Contemporanea Angelo Piero Cappello. Crediti: Agnese Baffi - Ministero della Cultura.
“L’istituzione
del titolo di ‘Capitale italiana dell’Arte contemporanea’ - ha dichiarato il
Ministro Giuli - vuole rendere un nuovo, doveroso tributo alla creatività e al
genio italiani, ed è la conferma dell’impegno fattivo del Governo per
restituire all’Italia, alle sue città, ai suoi territori e ai suoi abitanti, la
consapevolezza di essere l’Italia”.
“Esprimo le mie
più sincere congratulazioni a Gibellina, città insignita del titolo di
‘Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2026’, ha commentato il Sottosegretario
alla Cultura, Lucia Borgonzoni. “Un riconoscimento prestigioso che rappresenta
un’importante opportunità di sviluppo della comunità a partire dalla
valorizzazione delle eccellenze culturali e creative che la caratterizzano,
nonché un’occasione per dare ulteriore slancio al territorio, proiettandolo
sempre più al centro del panorama internazionale. I miei complimenti anche alle
altre città finaliste per le proposte elaborate, tutte di altissima qualità”.
“Portami il
Futuro” è il titolo del progetto vincitore: un progetto ambizioso che si
sviluppa attraverso iniziative legate all’arte e alla creatività contemporanea,
dalla progettazione culturale alla rigenerazione urbana, al restauro e
soprattutto alla costruzione di una visione sul futuro che sappia tener conto
della bellezza come valore condiviso e rigenerante.
Sono state 23
le città italiane che hanno presentato il dossier di candidatura alla Direzione
Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Ad ottobre sono
stati resi noti i nomi delle cinque città finaliste, che la Giuria, presieduta
da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e composta da Sofia Gnoli, Walter
Guadagnini, Renata Cristina Mazzantini e Vincenzo Santoro, ha scelto dopo aver
esaminato le candidature pervenute. Le singole delegazioni hanno
successivamente presentato alla Giuria i progetti elaborati per ciascuna nel
corso di audizioni pubbliche, che si sono svolte il 25 ottobre a Roma, nella
Sala Spadolini del Ministero della Cultura.
La Direzione Generale Creatività Contemporanea del
Ministero della Cultura ha lanciato il 15 aprile 2024 il bando per la
designazione della prima “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” per l’anno
2026. Il nuovo riconoscimento è stato istituito per incoraggiare e sostenere la
capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della
promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea.
Foto in primo piano: Il Ministro
Alessandro Giuli con il Sindaco di Gibellina Salvatore Sutera. Crediti: Emanuele
Antonio Minerva - Ministero della Cultura.
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